http://selroma12.blogspot.it/
Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

domenica 31 agosto 2008

LA “FINE” DEI RIFIUTI, Domenico Villani intervista Maurizio Melandri, del Comitato Malagrotta

Qual è oggi il tipo di rapporto tra il cittadino medio ed i rifiuti e qual è il suo grado di conoscenza del problema dello smaltimento? Volendo sintetizzare, si potrebbe distinguere il tipo di rapporto in due categorie:

- la prima è quella a cui appartengono le persone che si preoccupano solo quando i mass media mostrano immagini come quelle di Napoli dell’ultimo inverno: finito il tam-tam mediatico, termina anche la sensibilizzazione nei confronti di questo problema; prova ne è il fatto che in quel periodo a Roma, ad esempio, i cassonetti predisposti per la raccolta differenziata di vetro e carta erano strapieni (v foto);
a distanza di pochi mesi, i cassonetti della differenziata sono meno utilizzati, tanto che si riesce a disfarsi di vetro e carta senza dover fare tanti chilometri per trovare un cassonetto vuoto. Risulta evidente che la conoscenza del problema rifiuti è in questo caso solo mediatica, quindi puramente virtuale. La seconda invece è quella a cui appartengono coloro che si preoccupano del futuro, e quindi sono sensibili ai problemi ambientali; tra questi ci sono anche coloro che devono convivere con il problema, in quanto vivono nelle zone che ospitano impianti che “trattano” i rifiuti; La sensibilizzazione nei confronti dello smaltimento dei rifiuti dovrebbe invece partire prima che esso diventi un’emergenza.

Proviamo a parlarne con Maurizio Melandri che, tra l’altro, vivendo proprio in una di queste zone a rischio e componente del Comitato Malagrotta, conosce bene i problemi legati allo smaltimento, e si è sempre battuto e continua a battersi quotidianamente affinché questo processo avvenga secondo modalità ecosostenibili.

L'intervista completa sul sito
www.mediterranei.eu

martedì 26 agosto 2008

Ponte Galeria: due olandesi aggrediti, picchiati, derubati, lei stuprata


Il casale abbandonato dove è avvenuta l'aggressione

Il sindaco Alemanno, che ha basato la sua campagna elettorale sulla “emergenza sicurezza” si trova in grande difficoltà e promette "la verifica delle misure di sicurezza nei territori agricoli limitrofi agli insediamenti urbani e le modalità di reclutamento e di controllo della manodopera agricola di origine non italiana".

In effetti le periferie delle città italiane sono lacerate da un gran numero di problemi non contingenti ma legati al venir meno dei compiti di protezione da parte dello stato sociale, all’immigrazione, alla precarizzazione del mercato del lavoro. Sono processi che agiscono soprattutto nelle zone degradate e producono situazioni acute.

A Ponte Galeria e nei dintorni la presenza di immigrati è molto forte. Qualsiasi rudere, anfratto o baracca, come in tutta la campagna romana, è abitato da diseredati al limite delle condizioni umane: Le campagne intorno a Roma sono piene di stranieri assoldati dagli agricoltori e naturalmente dai costruttori edili senza l'ombra di un contratto né di una tutela sulla sicurezza. Sono lavoratori in nero sfruttati dai padroni italiani per pochi euro – 15 € al giorno la paga dei pastori- slavi e romeni - che vivono come bestie, soprattutto se non hanno il permesso di soggiorno, peggio dello schiavismo.


Le misure di militarizzazione hanno solo un valore propagandistico, non servono a rendere più vivibile la città: città sicura non significa militarizzata: questi quartieri hanno bisogno di una maggiore presenza delle istituzioni, delle forze politiche e del volontariato per creare una socialità positiva.

Ma la campagna romana non è solo degrado: Ponte Galeria si trova a poca distanza dalla Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi, un’area protetta delle 11 che circondano il centro cittadino. La campagna che circonda Roma, ha un prezioso sistema archeologico, svolge una importante funzione termo - regolatrice a vantaggio di chi vive in città, è ricca di biodiversità ed ha un patrimonio straordinario di vegetazione.
Comunque il pericolo
più grave che minaccia il verde superstite attorno a Roma non è rappresentato certo da questa massa di poveri diseredati che lo popola: i proprietari, spesso ex feudatatari o enti religiosi, come fanno da secoli, tengono i loro terreni in stato di abbandono, affittati a pecorai senza scrupoli, in attesa che giunga il loro turno di grandi profitti nella cementificazione a macchia d’olio della città.

Un scorcio della Tenuta dei Massimi

Polveri sottili, record alla Pisana


Nel 2008 nelle principali città italiane il tasso di Polveri sottili è superiore alla soglia consentita dalla legge con situazioni particolarmente critiche a Roma.

Le ricerche di Salvatore Damante, il ricercatore ambientale che vive e lavora nel quartiere, dicono che su via della Pisana le polveri sottili, il famigerato PM 10, durante i giorni feriali fanno riscontrare valori molto alti, fino a mille microgrammi per metro cubo, dovuti soprattutto al traffico dei mezzi pesanti. E’ un inquinamento che si aggiunge a quello causato dalla raffineria, dalla discarica, dall’inceneritore di rifiuti ospedalieri (per ora), alle cave alle piccole industrie.

Questa zona del 16° Municipio sembra quindi essere la più inquinata della capitale.

giovedì 21 agosto 2008

Pappagalli dai Tropici a Villa Pamphili

Un parrocchetto dal collare su una pianta di ligustro; foto di Manuela Rosellini
La presenza di una folta colonia di pappagalli verdi a Villa Pamphili non è una novità: il loro numero cresce di anno in anno e, oltre che sfrecciare in formazione nel cielo del quartiere, si possono anche avvistare a Monteverde Vecchio mentre saccheggiano la frutta di qualche albero. La colonia proviene dai giardini vaticani, dove era già numerosa una dozzina di anni fa e ha colonizzato anche il parco dell’Appia Antica e forse Villa Ada. Il parrocchetto dal collare, (ha un collare rosa-nero, più evidente nel maschio) nome scientifico Psittacula krameri è diffuso in Africa Centrale, Medio Oriente e Asia. La sua diffusione a Roma è un risultato del global warming, l’aumento globale della temperatura del pianeta. Comunque il nostro parrocchetto è stato capace di insediarsi a Villa Pamphili, contrastando l’espansione delle cornacchie che fanno strage di uova e di nidiacei dei piccoli canori.

Malagrotta: attivato l’inceneritore

Il 4 agosto, in un incontro con i comitati cittadini, il capo dipartimento Ambiente del Comune di Roma, Togni, ha mostrato le scorie prodotte dal gassificatore di Malagrotta, attivato senza comunicazione sui controlli a garanzia della salute per monitorare le emissioni. Non sono neanche resi noti i risultati dei rilevamenti della centralina dell’ARPA (sigla dell’Azienda regionale protezione ambiente, più o meno) della zona.

Segnalazione e foto dal blog
http://pisana64.splinder.com/

Proseguono i test del gassificatore di Roma-Malagrotta. Nella foto allegata è evidentissima la fumata bianca in provenienza dall' impianto all' interno della discarica.
Chi controlla quello che sta succedendo ? in base alla normativa europea e quella nazionale l'altezza del cammino è adeguata?

Direttiva 2001/80/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2001 concernente la limitazione delle emissioni dell’atmosfera di taluni inquinanti originati dai grandi impianti di combustione

Articolo 9
Gli scarichi gassosi degli impianti di combustione devono essere smaltiti in modo controllato attraverso un camino. L'autorizzazione di cui all'articolo 4, e le autorizzazioni per gli impianti di combustione di cui all'articolo 10, stabiliscono le condizioni per lo smaltimento. La competente autorità in particolare garantisce che l' altezza del camino (?) sia calcolata in modo da salvaguardare la salute e l'ambiente.

mercoledì 6 agosto 2008

I cigni di Villa Pamphili

I tre cigni sopravvisuti dei cinque della nidiata di Villa Pamphili sono diventati robusti e sotto lo sguardo vigile della madre - il padre si è rifiutato di partecipare alla foto di gruppo- si avviano a diventare indipendenti. Come tutti sanno, questa è la prima volta, dopo anni di tentativi, che i cigni riescono a portare avanti con successo la loro covata. I genitori sono stati senz'altro molto bravi, ma il loro successo riproduttivo è dovuto anche alla solidarietà di tanti frequentatori del parco, che li hanno difesi e li hanno nutriti con rifornimenti quotidiani di insalata.

martedì 5 agosto 2008

Le cassette nido dei gheppi a Malagrotta


Dal 1998 si utilizzano i tralicci elettrici per collocarvi nidi per accogliere uccelli, con 200 cassette nido installate in provincia di Roma, occupate principalmente dal gheppio, la cui riproduzione era limitata dalla disponibilità di siti. Dal 1999 ad oggi sono stati inanellati più di 3.000 gheppi, un centinaio di allocchi e falchi pellegrini. Nel 2008 la stagione riproduttiva si è conclusa con successo, ma a fine estate qualcosa va storto in una cassetta nido a Malagrotta e un piccolo gheppio viene trovato in fin di vita. I soccorritori raccontano che il pulcino era pieno di formiche e che lo hanno pulito e dissetato in attesa dei soccorsi.

Una volontaria dell’Associazione Recupero Fauna parte alla volta di Malagrotta e recupera un piccolo gheppio terrorizzato con un anello identificativo ad una zampa. E’ una piccola gheppietta irrequieta che si è involata prima del tempo, ma la sua storia si concluderà bene con il ritorno a mamma e papà gheppio. Margi - questo nome è stato dato al piccolo rapace- era nata il 6 giugno (Falco tinnunculus) in una cassetta nido sistemata su un traliccio elettrico a Roma, in zona Malagrotta.