http://selroma12.blogspot.it/
Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

domenica 28 febbraio 2010

Monteverde, 1 marzo h. 19: presidio antifascista



Molta gente al presidio antifascista ed alla fiaccolata, anche se con qualche incongruenza istituzionale. Folta la presenza di cittadini e del comitato antirazzista di Monteverde.

Profanati i sampietrini della memoria

L'artista tedesco Gunter Demnig con uno dei sampietrini preparati per ricordare la famiglia Terracina.
Profanati i sampietrini della memoria di fronte alla casa di Monteverde in cui abitavano i Terracina in piazza Rosolino Pilo 17. Nella notte, le sette "pietre d’inciampo” collocate un mese fa, nel giorno della memoria, sono state imbrattate con una bomboletta spray dai soliti noti, che godono di molta comprensione anche nel vicino commissariato. Possiamo dire che sono i degni eredi dei delatori che hanno spianato la strada alla deportazione del 16 ottobre nel Ghetto di Roma. Lo scempio è stato scoperto a da Piero Terracina, unico scampato allo sterminio di Auschwitz in cui è stata cancellata tutta la sua famiglia. - «Io non ho una tomba della mia famiglia, ho solo questi sette sampietrini – ha detto con commozione Piero Terracina -. Questa è la tomba della mia famiglia. E con questo insulto vogliono negare l’esistenza stessa dei miei poveri congiunti sterminati dal nazifascismo…». Lunedì pomeriggio alle ore 19 presidio di solidarietà e ripulitura dei sampietrini.

giovedì 25 febbraio 2010

Domenica 28 febbraio al Teatro Vittoria di Testaccio


Piazza di Santa Maria Liberatrice, 11
Nichi Vendola, portavoce nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, ed Emma Bonino, candidata alla presidenza della regione Lazio, parteciperanno ad un'iniziativa pubblica di Sinistra Ecologia Libertà in vista delle elezioni regionali di marzo.

Cinema a Massimina - Giovedi 25 febbraio ore 21: Una montagna di balle

Dal 2003 al 2009, un gruppo di videomakers, ha documentato la cosidetta "emergenza rifiuti Campana" per svelarne gli ingranaggi, individuare responsabilità e attori di quindici anni di "gestione straordinaria". Uno spettacolo costato miliardi di euro e decine di processi in corso. Ma dove finiscono i rifiuti campani? Quali sono le ferite di una terra bruciata e i danni alla salute di milioni di persone? Il più grande disastro ecologico dell'Europa occidentale raccontato dalle voci delle comunità in lotta. L'assalto ai fondi pubblici, le zone d'ombra della democrazia, il boicottaggio della "differenziata", le collusioni con le ecomafie e le proposte di chi si interroga seriamente sulle alternative. E se "vivere in emergenza",fosse solo una strategia per accumulare profitti!?

martedì 23 febbraio 2010

A Malagrotta è tornato in pieno il fetore osceno degli anni passati


Lettera di Sergio Apollonio del Comitato Malagrotta alla COMMISSIONE EUROPEA -DIREZIONE GENERALE AMBIENTE
Siamo esasperati. La situazione della discarica di Malagrotta è fuori controllo. Il cosiddetto "piano di assetto o adeguamento" della discarica è una colossale presa in giro nei confronti dei cittadini e della legge. La discarica di Roma rimane quello che è sempre stata: un'orrenda discarica di rifiuti tal quali o indifferenziati nella capitale di uno stato membro dell' Unione Europea, che non rispetta e non applica le direttive dell'Unione Europea - nel caso specifico la direttiva sulle discariche di rifiuti.
Ora anche l'elementare operazione della ricopertura quotidiana dei rifiuti è "saltata" (v. foto).
L'Ordinanza di base su Malagrotta, vale a dire l' Ordinanza del Sindaco del 6 agosto 1992 ingiunge infatti allla società COLARI di "provvedere tassativamente alla copertura totale giornaliera dei rifiuti con uno strato di materiale protettivo inerte di almeno 20 cm".
La foto allegata prova che l'Ordinanza del Sindaco è trattata dal COLARI come se non esistesse.

domenica 21 febbraio 2010

Valle dei Casali: potature di fine inverno nel giardino della Casa del Parco.

La Casa del Parco della Valle dei Casali, in via del Casaletto 400, comprende un grande casale del ‘600, circa mq. 500 su due livelli, ed un giardino di circa 10.000 mq, in cui sono state piantate da alcuni anni piante tipiche della flora mediterranea: in primo luogo ulivi, agrumi, pruni, fichi, ciliegi ma anche lentisco, mirto, corbezzolo, lavanda, ligustro e tante altre.
Clicca sulle foto per ingrandirle
Domenica 21 febbraio un gruppo di volenterosi guidato da Rossana Lama si è messo al lavoro per le potature: queste sono tra le attività più importanti che contribuiscono a rinnovare il giardino e devono essere effettuate a fine inverno. Vanno ridimensionati le piante e gli arbusti che si sono allargati troppo, ringiovaniti quelli con le ramificazioni troppo contorte, lasciando ramificazioni ben posizionate e distanziate che produrranno la nuova vegetazione.
La potatura è difficile da padroneggiare e presuppone una buona conoscenza delle piante.
Le operazioni si sono concluse con una robusta bruschetta a base di pane fatto in casa condito con il "Nostrolio" prodotto con le olive raccolte nel giardino.
Le iniziative ambientali continueranno nelle prossime settimane e sono organizzate dal Centro Studi sul Paesaggio, con l'adesione del Comitato Ambiente Roma 16 e di Unidiversità di Bravetta.
Guarda le foto su Facebook

Gli anni di piombo e la storia di Piero Bruno

Lunedi’ 22 febbraio ore 10 Liceo Morgagni, via Fonteiana, 125
La storia di Piero Bruno, un ragazzo degli anni ‘70

Uno spettacolo teatrale di Massimiliano Coccia sugli anni di piombo.
Il 22 novembre del 1975 a Roma una manifestazione in sostegno del popolo angolano finisce in tragedia. Mentre il corteo si snoda per le vie di Roma, un gruppo di manifestanti si stacca per una protesta dimostrativa davanti all'ambasciata dello Zaire. I manifestanti, una volta accortisi della presenza massiccia di forze dell'ordine, si danno subito alla fuga, ma contro di loro polizia e carabinieri cominciano un vero e proprio tiro al bersaglio, alle spalle. Tre ragazzi vengono colpiti; due di loro riescono a fuggire, mentre Piero Bruno crolla sull'asfalto. Verso di lui, già a terra, e verso un suo compagno che prova a soccorrerlo, un agente in borghese apre nuovamente il fuoco, colpendoli entrambi. Piero Bruno morirà il giorno successivo, piantonato in ospedale.
L'inchiesta della Magistratura arriverà ad individuare alcuni degli agenti che quel giorno aprirono il fuoco, fra cui i due che colpirono Piero. Ma nel 1976 il giudice istruttore archiviò il caso, ritenendo in sostanza che gli agenti avessero avuto una reazione "commisurata all'offesa", e quindi non giudicandoli perseguibili.

Congresso dello Spi-Cgil del Municipio 16

Dopo molte assemblee di quartiere, giovedì 18/2 si è tenuto nella bocciofila della stazione 4 Venti il congresso del Sindacato Pensionati dello SPI- CGIL del Municipio 16. Lo Spi si occupa della condizione degli anziani in stretto rapporto con le categorie dei lavoratori e richiede interventi immediati per il lavoro, fisco più giusto per dipendenti e pensionati, difesa dei lavoratori stranieri sfruttati e rispetto dei diritti umani. Molti i delegati e i dirigenti della CGIL presenti; Massimo Celani ha presentato la relazione introduttiva del Congresso, i cui temi centrali sono "Protagonisti per l'uguaglianza. Diritti Libertà Dignità".
Numerosi gli interventi, tutti molto qualificati, tra cui anche quello di Fabio Bellini, Presidente del Municipio.

martedì 16 febbraio 2010

I "Nuvola Rossa" su Fabrizio De Andrè

Venerdì 19 febbraio, ore 21,15 presso PLANETARIETA’, via Paola FALCONIERI 84, Monteverde

“De Andrè e di altri poeti" coi NUVOLA ROSSA, reading tra musica e poesia.
Il tentativo originale ed un po’ ardito di accomunare i testi di Fabrizio De André ai versi di alcuni fra i poeti più rappresentativi della nostra letteratura. Fra reading e musica all’insegna dell’amore per la poesia.
Con Francesca Baj, Serena Ceccon, Franco Barbero, Andrea Barbetti, Sandro Di Giacomo, Filippo Labate, Giancarlo Serpietri, Salvo Magri, Paolo Belocchi.

domenica 14 febbraio 2010

La Sinistra che vogliamo


Martedi 16 febbraio ore 18, a Massimina, in via Ildebrando della Giovanna 63 a, incontro con Luigi Nieri, candidato alla Regione per Emma Bonino Presidente. Un pubblico delle grandi occasioni: la sede dell'Associazione "Vivi Massimina" era strapiena di cittadine/i e compagne/i che hanno animato un vivace dibattito; tra i temi trattati, ovviamente la discarica e l'inceneritore di Malagrotta, ma anche la valutazione del lavoro della sinistra nelle istituzioni.

Da oltre 20 anni Luigi Nieri è un punto di riferimento della sinistra romana: consigliere comunale nel 1989 e nella seconda giunta Rutelli; nel 2001 Assessore alle Periferie della prima Giunta Veltroni. Dal 2005 come Assessore al Bilancio della Regione Lazio, ha lavorato all'estinzione del debito da 10 miliardi di euro nella sanità, ereditato dalla Giunta Storace. Pur tra mille difficoltà, ha portato avanti esperienze innovative, come l’introduzione nel sistema regionale della centrale unica per gli acquisti delle aziende sanitarie, la fatturazione elettronica e l’imponente operazione dei crediti sanitari; ha promosso la finanza etica e iniziative riguardanti la green economy.

Sul caso di Giulia Rodano transitata nel partito di Di Pietro:
Luigi Nieri è "amareggiato". "L'amica Giulia Rodano, con cui abbiamo condiviso cinque anni di governo regionale, afferma che non si è realizzato il sogno di una nuova sinistra. Un sogno che non vedrà certo realizzato grazie al partito di Di Pietro, la cui collocazione a sinistra è assolutamente casuale. La sinistra si costruisce insieme e con fatica. La legalità e la trasparenza - spiega Nieri - non possono essere i contenuti esclusivi di un progetto politico: essi devono essere i presupposti dell'azione politica di chiunque stia nelle istituzioni, sia di destra o di sinistra. I temi della sinistra sono: il lavoro, il welfare, l'ambiente, i diritti umani, la pace. E sono ancora tutti attuali''.

sabato 6 febbraio 2010

Roma XVI dichiara l'acqua un bene pubblico inalienabile


Il Consiglio del Municipio Roma XVI, ha approvato a maggioranza assoluta una Delibera, la prima a Roma, che impegna il Comune ad esprimersi sulla modifica del proprio Statuto, al fine di “dichiarare l'acqua un bene pubblico inalienabile".
Il PDL e l'UDC si sono invece espressi a favore di un servizio idrico che abbia le caratteristiche di rilevanza economica e quindi gestito da interessi privati, attraverso S.p.A.
La frase discriminante era la seguente: "riconoscere che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli artt. 31 e 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000;"
E' evidente che una Società S.p.A. deve prima di tutto tutelare gli interessi degli azionisti e quindi deve fare profitto; questo come ben sappiamo significa diminuire i costi (personale, manutenzione), aumentare i prezzi, e aumentare la produzione (paradossalmente questo significherebbe un incentivo all'aumento di consumo di acqua, quando invece bisogna procedere nel senso opposto del risparmio).
Dovremo, nel prossimo futuro continuare a sostenere questa delibera nei confronti del Comune di Roma, perche' non c'è garanzia che il Comune voglia prenderla in considerazione. (di Claudio Giambelli)

lunedì 1 febbraio 2010

Le canapiglie del laghetto di Villa Pamphili

Maschio e femmina di canapiglia
Da alcuni anni ogni inverno arriva nel laghetto di Villa Pamphili un piccolo stormo (6-10 coppie) di canapiglie (Anas strepera); si possono confondere con i germani reali, ma sono un po’ più piccole ed hanno i colori più sfumati, tra il grigio ed il marrone chiaro. In Europa questa specie è in uno stato di conservazione sfavorevole: come per molti altri anatidi le principali minacce sono la distruzione e la frammentazione degli habitat di nidificazione ed alimentazione, la caccia troppo prolungata ed il bracconaggio.
Hanno un comportamento timido e schivo, vanno alla ricerca di cibo soprattutto di notte: nel laghetto sono completamente a loro agio e si possono vedere a tutte le ore del giorno mentre becchettano sulle rive del lago, a pochi metri dai frequentatori del Parco.
Si cibano principalmente di sostanze vegetali (germogli, radici, semi di piante acquatiche, riso) e in parte animali (insetti, molluschi, vermi, girini, piccoli pesci).
In Italia le canapiglie sono migratrici regolari e la popolazione è stimata tra 6000 e 8000 individui: arrivano dall’Europa centro-orientale tra settembre e metà dicembre e ripartono tra febbraio e aprile. Meno di un centinaio le coppie che nidificano nel nostro paese. No alla caccia selvaggia. Salviamo i migratori