http://selroma12.blogspot.it/
Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

lunedì 31 gennaio 2011

Con il popolo egiziano

Siamo con gli egiziani che si battono per la libertà e i diritti fondamentali, la fine delle azioni repressive e del blocco di internet e per un'immediata riforma democratica.
Le manifestazioni in Egitto potrebbero mettere fine a tre decenni di repressione e portare finalmente alla libertà e alla democrazia in Egitto. Il regime sta tentando di disinnescare le proteste utilizzando due fonti cruciali per il potere: l'informazione e la solidarietà. Ma nonostante la chiusura di internet, le radio e le tv satellitari egiziane possono ancora ricevere trasmissioni da oltre confine.

Firma la dichiarazione di solidarietà e passa parola di questa campagna!

venerdì 28 gennaio 2011

Medio Oriente in rivolta

Nessuno si aspettava il crollo del regime di Ben Ali. Ma la scintilla tunisina rischia ormai di incendiare l'intera regione e nessuna autocrazia araba si sente al sicuro. A cominciare dall’Egitto, uno Stato autoritario con ottanta milioni di abitanti di cui un terzo analfabeti e moltissimi giovani senza futuro, ostaggio del trentennale regime di Mubarak. Ovunque nella regione gli automatismi dinastici sono sotto scacco. Persino in Arabia Saudita l'onda d'urto potrebbe scuotere l'antica monarchia.
vai allo Speciale di Limes su egitto, tunisia e le rivolte in medio oriente

Cassino, sciopero FIOM

Grande, splendida manifestazione. Una risposta fortissima a Marchionne. Noi siamo con la FIOM!

Migliaia di lavoratori metalmeccanici, in oltre 20 manifestazioni, sono scesi nelle piazze italiane per dire no agli accordi sugli stabilimenti Fiat di Pomigliano e di Mirafiori e in difesa del contratto nazionale contro gli attacchi di Confindustria e di Federmeccanica. Dalle piazze, come avvenuto ieri a Bologna, i lavoratori sono tornati a chiedere alla Cgil la proclamazione dello sciopero generale di tutte le categorie. Il segretario della Fiom, Maurizio Landini, che ha aperto il corteo di Milano e ha poi parlato dal palco, ha invocato lo sciopero generale. "Abbiamo bisogno - ha detto nella conclusione del suo discorso - che si metta in campo lo sciopero generale. So perfettamente che non è facile da costruire e che non è sufficiente. Ma se vogliamo riunificare i lavoratori non c'è che la Fiom per farlo".

giovedì 27 gennaio 2011

lunedì 24 gennaio 2011

Dopo il Referendum capestro a Mirafiori la partita non è chiusa!

giovedì 27 gennaio h. 18 - 21
Libreria Gocce d'inchiostro- Via A. Bertani 11 (Piazza San Cosimato)
Con la Fiom in difesa dei diritti dei lavoratori "senza se e senza ma" perchè un lavoro senza diritti non è un lavoro.
- con Canio Calitri Segretario Regionale FIOM Lazio
- Gennaro Migliore SEL

Roma Futura all' Alpheus 26 gennaio h. 17.30

All’ALPHEUS, in via del Commercio 36.
Opposizione e nuova idea di città. Costruiamo l’alternativa al Governo Alemanno
Con Gianluca Peciola, consigliere SEL Provincia di Roma
Intervengono:
Gemma Azuni, consigliere di SEL del Comune di Roma
Paolo Berdini, urbanista e docente universitario
Cecilia D’Elia, assessore alla Cultura Provincia di Roma
Marco Miccoli, segretario romano del Pd
Maurizio Pallante, saggista

mercoledì 19 gennaio 2011

Sabato 22 gennaio: Museo contadino del borgo antico di Castel di Guido.


Presentazione di un filmato ed un opuscolo sulla storia delle braccianti della tenuta nel dopoguerra. Sono stati invitati associazioni, rappresentanti istituzionali, amministratori, realtà produttive.
- h. 10: presentazione del filmato e dell'opuscolo;
- h. 11: interventi dei partecipanti;

Sit in al Campidoglio giovedì 20 gennaio h. 15,30

Il consiglio comunale si terrà giovedì 20 gennaio alle ore 15.30. Alla stessa ora al Campidoglio comincerà un SIT IN di SEL contro la nuova giunta e consegneremo al Sindaco una INTIMAZIONE DI SFRATTO SOCIALE.
Alemanno scioglie la giunta per manifesta incapacità e ne costituisce una peggiore della prima. La nuova Giunta è un’operazione di facciata per mascherare la mancanza di progetto politico del centrodestra.

lunedì 17 gennaio 2011

Rosarno un anno dopo, giovedì 20 h. 18 al cinema Farnese


Gli africani nel 2011 in gran parte non sono tornati, si vedono in giro solo all’alba e in gruppi divisi per nazionalità: guineani, malesi, ghanesi, pochissimi nigeriani, molti burkinabé e ivoriani. Sono molto meno della metà dei 2500, presenti al momento della rivolta, quando la chiusura delle fabbriche del Nord li spinse verso i campi del Meridione.
«Abbiamo registrato 800 presenze di migranti», conta Peppe Pugliese dell’Osservatorio Migranti CalAfrica, mentre porta in giro un pastore della chiesa Evangelica, a distribuire coperte.
«Conviene raccogliere le clementine, i mandarini, almeno rendono 20 centesimi, qui si deve affrontare una universale crisi del lavoro nell’agroalimentare meridionale, delle condizioni di lavoro e dei flussi di manodopera: a questi prezzi non conviene assumere, forse nemmeno produrre», allarga le braccia Antonino Calogero della Cgil locale. Per i braccianti la paga continua ad essere da 20 o 25 euro a giornata. Si comincia alle 5 sulla statale poi alle 8, finita la contrattazione col padroncino che può lucrare sulla tua schiena 10 euro, ti ritrovi nel “giardino”. Alle 5 è buio, tutti a casa. Quale casa? Dormono in casolari di campagna. Hanno paura della caccia. «Da ottobre in bande girano per i casolari a controllare quanti siano gli africani», spiega sconsolato un parroco.

sabato 15 gennaio 2011

«Solidarietà con le proteste popolari in Tunisia. Stop alla complicità dell'Italia con il regime di Ben Ali»: dietro questo striscione più di un centinaio di tunisini ha manifestato sabato pomeriggio davanti all'ambasciata della Tunisia a Roma in via Asmara a Roma per protestare contro Bel Ali, il presidente della Repubblica tunisina che venerdì ha lasciato il Paese dopo 23 anni di dittatura. All'iniziativa hanno partecipato Luigi Nieri, Gianluca Peciola e altri compagni di Sinistra, Ecologia, Libertà. Tra gli slogan : Assassini, Viva la democrazia , Tunisia Libera. Molti i cartelloni esposti con le scritte: «No alle figure del vecchio regime», «Insieme per completare la rivoluzione» e «Viva la libertà».

Il coraggio di dire no. Dagli operai di Mirafiori una lezione per la sinistra


MOBILITAZIONE a sostegno dello sciopero generale del 28 gennaio
Clicca qui per vedere il filmato

Le percentuali del referendum dimostrano quanto da giorni era già chiaro davanti ai cancelli di Mirafiori: il voto non si esprimeva in un quadro di libertà vera. Un ricatto che ha voluto rimettere in discussione diritti indisponibili dei lavoratori.
Per i no è tutt’altro che una sconfitta. La Fiom passa dal 22 per cento dei consensi al 46. E pensare che da una parte persiste un blocco filo-padronale imperioso: Confindustria, Berlusconi, Terzo polo, molti esponenti di primo piano del Pd, Cisl e Uil, magari con spiegazioni e sfumature diverse, si erano tutti schierati per il sì.

lunedì 10 gennaio 2011

Alemanno azzera la giunta comunale !

La scelta di Alemanno di azzerrare la Giunta e i consiglieri delegati è una ammissione di fallimento di questi anni di gestione della città. La situazione già era evidente da tempo, la mancanza di una regia unica tra gli assessori e il profondo contrasto tra le correnti ha paralizzato il Consiglio per mesi.
L’attribuzione di deleghe, conferite non in base alle competenze ma ad elargizioni per accontentare ora una ora l’altra corrente, ha appagato logiche di “basso” interesse che sono sotto gli occhi di tutti.
La vicenda delle assunzioni facili nelle aziende capitoline è uno dei capitoli più vergognosi che ha messo a nudo il re e tutta la sua corte.
Roma è una città mal governata senza una politica di sviluppo, attanagliata dal traffico; una città ferma, sporca, con le principali aziende a partecipazione pubblica gravate da bilanci in rosso e assunzioni clientelari. Fino ad ora il governo Alemanno si è nascosto dietro la foglia di fico del debito ereditato dalla Giunta precedente. Questa è la realta delle parole, ,quella dei fatti vuole invece che Alemanno e i suoi uomini non si sono dimostrati all’altezza del mandato conferito loro dai cittadini. I romani sono stati manipolati e poi traditi. Roma Capitale non merita e non può permettersi questo.
Gemma Azuni, consigliere comunale di SEL

sabato 1 gennaio 2011

2011: stiamo con la Fiom

Il 28 gennaio in corteo con la FIOM e Maurizio Landini
Il 2011 ha tutte le caratteristiche per essere un anno peggiore del 2010 in termini di aumento della disoccupazione, di diminuzione del potere di acquisto dei salari, di tensioni sociali. Ma c’è anche il lato positivo di tutta questa situazione che risiede nella possibilità, della quale già oggi si intravedono alcuni germogli – il referendum sull’acqua pubblica, la combattività del mondo studentesco e di parte del sindacato, così come l’acuita sensibilità ai fenomeni di corruzione e di malaffare – di restituire dignità e vigore ad un popolo che da decenni era stato disperso e reso imbelle. Questo popolo continua a ritenere possibile la partecipazione nella politica e nei luoghi di lavoro, vuole contribuire alla stesura delle leggi dell’economia e non solo subirle, crede che la cultura e la ricerca possano migliorare anche le condizioni pratiche di vita della collettività, si è già fatto sentire e si farà sentire nuovamente con tutta la sua forza di nuovo il 28 gennaio.
Giuliano Garavini

Stiamo dalla parte dell’unico soggetto che dà ancora segnali di non voler accettare lo stato generale delle cose: la Fiom. Oggi solo questo sindacato dimostra di poter svolgere un ruolo di contropotere nei confronti del pensiero unico di questi anni, al servizio di un mastodontico trasferimento di ricchezza dall’area centrale della società ai piani elevati.