http://selroma12.blogspot.it/
Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

sabato 30 aprile 2011

1° maggio in via Ardeatina 524

Siete invitati a partecipare, a mangiare, bere e a fare la danza .... del sole.
domenica 1 maggio alla Casa delle Autonomie Via Ardeatina 524 - Podere Lazio h. 12.30 – 21
Festa dei lavoratori (precari), dei (cassa) integrati e degli studenti (disabili).
Festa della campagna per la istituzione della più grande fattoria sociale italiana CASA DELLE AUTONOMIE

Così racconta Erri De Luca su eutorto.eu:
Roma, via Ardeatina 524, si passa sotto un arco di pietra rossa e la città smette di colpo. E’ subito campagna, il grugnito dei motori si perde in pochi metri. Il viale porta a un istituto agrario, oltre ancora a un maneggio, in ultimo a un podere. Qui hanno trovato sede un gruppo di persone coinvolte dallo stesso affanno, di essere genitori di figli autistici. Non si sono rassegnati all’isolamento, alla clandestinità civile. Maurizio si fa loro portavoce: si sono messi insieme a lavorare un campo, insieme ai figli, secondo le possibilità di ognuno. Producono e vendono sul posto il frutto della loro comunità di tenaci. Si sono tolti la divisa del lazzaretto, hanno fondato una comunità aperta......

martedì 26 aprile 2011

Libia, lo storico Del Boca: torniamo a svolgere una funzione neocolonialista

Lo storico Angelo Del Boca è quasi incredulo davanti alle ultime notizie sulla disponibilità dell'Italia a bombardare Tripoli. Secondo Del Boca il dibattito parlamentare sulle decisioni del governo in Libia è necessario e «ci vorrebbe una discussione ampia per analizzare tutti gli aspetti. Sui raid l'opposizione dovrebbe dire un 'no' assoluto come ha fatto la Lega e almeno discuterne in sede parlamentare». Lo storico sottolinea anche che «il problema è che torniamo a svolgere una funzione neocolonialista che, da storico del colonialismo italiano, non mi sarei mai aspettato».

«Speravo che questa decisione non sarebbe stata presa: essendo la Libia una nostra ex colonia con la quale abbiamo sottoscritto trattati di pace e di amicizia potevamo uscire dal conflitto e defilarci ancor più della Germania. Sul piano interno infine, quella della Lega mi sembra una dichiarazione di guerra e dunque abbiamo un governo fragile per il quale non escludo una rottura totale».
Inoltre, secondo Del Boca, in Libia «stiamo arrivando a una situazione di stallo che potrebbe durare settimane se non mesi e dunque si continuerà una guerra infausta: un pantano da cui sembra difficile emergere». Del Boca poi evidenzia come l'Italia abbia deciso per i raid non su pressione francese ma su pressione americana: «pressione pesante da parte di un Paese che fa fare le guerre agli altri: una decisione grave per chi ha ricevuto un Nobel per la pace».

domenica 24 aprile 2011

Ospedale San Camillo: gravi difficoltà per il servizio DH 194

Voglio richiamare la vostra attenzione sulle difficoltà quotidiane che dobbiamo gestire per un corretto svolgimento del servizio nel DH 194 dell'Ospedale S. Camillo.
Il servizio è altamente efficiente e produttivo per l'Azienda Ospedaliera, da mesi siamo sprovvisti di personale tecnico ed amministrativo, tutto ciò incrementa lo stress degli operatori rimasti in servizio, poiché il carico di lavoro è aumentato, anche in considerazione della chiusura di molti reparti di ginecologia in vari ASL della regione.

Questa è l'unica struttura della Regione Lazio a svolgere aborto farmacologico con la RU486 come previsto dalla legge Regionale, numerose sono le richieste delle utenti che arrivano da varie ASL della Regione.
Inoltre, il consiglio regionale non ha ancora autorizzato l'adesione dell' ASP della Regione Lazio al Progetto di ricerca sull'Aborto già finanziato, con capofila la Regione Toscana, penalizzando la nostra attività in quanto ci esclude dall'accesso a ricerche scientifiche nazionali che possono migliorare la qualità dei nostri servizi.
Considerato quanto sopra, in qualità di Responsabile del DH 194 AO S. Camillo Forlanini, per mancanza di risorse umane adeguate, mi troverò costretta a diminuire l'accesso al servizio del 70% dei pazienti.
Giovanna Scassellati - Medico Responsabile UOS DH legge 194
AO S. Camillo Forlanini

sabato 23 aprile 2011

25 aprile, Porta San Paolo h. 10

L'ANPI di Roma incontra i cittadini a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza romana.
Per celebrare la Liberazione, testimoniare la fedeltà alle libertà democratiche costituzionali, rinnovare l’impegno per la pace, la solidarietà, la giustizia sociale.

Municipio Roma 16: appuntamento alle 9.30 alla lapide di Via Donna Olimpia e alle 10.30 al monumento ai Caduti di Via Bravetta (incrocio con via della Pisana).

domenica 17 aprile 2011

Manifestazione antinucleare di SEL a Borgo Sabotino

Nella foto Filiberto Zaratti e Roberto Valenti.
17 aprile, domenica: duemila persone circondano la ex centrale di Borgo Sabotino con una grande catena umana per affermare l’insostenibilità del nucleare e rilanciare le energie pulite.

Borgo Sabotino, comune di Latina: in funzione dal 1964, chiusa nel dicembre 1987,ha un reattore da 153 MW di potenza elettrica ed è stata la prima centrale nucleare ad entrare in funzione in Italia.
Dall'aprile del 1991 (dopo il referendum) è in fase di smantellamento; la fine dei lavori è prevista per il 2030.

venerdì 15 aprile 2011

Gaza: ucciso Vittorio "Utopia" Arrigoni, il volontario italiano


Giorgia Capitani
a Vittorio,penso a lui...alla sua bellezza,alla sua forza,al suo coraggio e a quanto sia difficile restare umani in questi momenti! ma non spegni il sole se gli spari addosso. Ciao Vittorio
Angela Bernardini
Vik Utopia.... Non uno di noi. Uno migliore di noi. Il mondo pronto ad intervenire dove sono in gioco gli interessi economici e abbandona un popolo al suo destino ha la responsabilità di questo omicidio.
MAI, MAI TI DIMENTICHEREMO. ANCHE SE RESTARE UMANI IN QUESTO MONDO DISUMANO E' SEMPRE PIU' DIFFICILE

martedì 12 aprile 2011

Le case dell’Enasarco: noi, loro, gli altri (1)

di Angela Bernardini
Ho una casa in affitto. E' un seminterrato a Monteverde Vecchio, in un palazzo che fa schifo, ma sto a due passi dal Gianicolo e ho come vicino di casa il senatore Castelli. Il mio padrone di casa si chiama Fondazione Enasarco: è l'ente di previdenza integrativa obbligatoria degli agenti di commercio, ex ente pubblico e privatizzatosi poi grazie alla possibilità concessa nel 1996 dal Governo agli enti previdenziali e alle casse dei professionisti, e amabilmente avallata dai partiti della cosiddetta sinistra. Durante gli anni di amministrazione pubblica, l'Enasarco ha investito (così come previsto dalle norme legislative) una cospicua parte del suo patrimonio in immobili, cosa che gli ha consentito di diventare il proprietario di un impressionante numero di appartamenti e di locali commerciali, in prevalenza a Roma. Per anni, ha usufruito quindi di benefici ed agevolazioni fiscali, in ragione del suo ruolo "sociale" in campo abitativo: affitti ragionevoli, quota riservata agli sfrattati, tutele per le fasce deboli.   Poi, dopo la privatizzazione, è cambiata la gestione e quindi sono cambiate le forme di investimento. Basta mattone, e via libera alle novità del mercato dei titoli, compresi i "tossici", con approdi alle Cayman..
Nel frattempo i palazzi dell'Enasarco seguitano ad andare in malora ( manutenzione è una parola ormai sconosciuta da tempo all'Amministrazione) e si continuano ad assegnare appartamenti secondo criteri che di "sociale" non conservano nemmeno il più pallido ricordo, viene annunciato con squilli di tromba e rulli di tamburo l'avvio del Progetto Mercurio, per la dismissione di tutto il patrimonio immobiliare.

Le case dell’Enasarco: noi, loro, gli altri (2)

Ci scusiamo con l'autrice, Angela Bernardini, ma l'articolo è molto lungo e ne pubblichiamo solo due stralci.
........gli inquilini dell'Enasarco faranno, comprandosi la casa, l'affare della loro vita: diritto di prelazione, sconto del 30% sul prezzo di mercato, più un ulteriore sconto del 10% in caso di acquisto da parte del 70% della totalità degli inquilini di un palazzo (con conferimento di mandato collettivo, guarda un po', ai sindacati firmatari), mutui a condizioni vantaggiosissime (durata fino a 40 anni senza limiti di età, tassi iperscontati, convenzioni con notai, caffè e cornetto), ampie tutele per chi non potrà comprare. A questo punto, un buon numero di inquilini, che non hanno l'anello al naso e non sono molto convinti  che si stia prospettando l'affare della loro vita, decidono di vederci più chiaro. Si costituiscono in Comitati, e iniziano a fare le pulci su queste magnifiche condizioni di vendita. Scoprono che il 30% di sconto viene concesso a chiunque compra un appartamento occupato, che il limite massimo di età per avere il mutuo di 40 anni è 38 anni (i mutui sono infatti concedibili dalla BNL per 40 anni se la somma dell'età anagrafica e quella degli anni di durata non supera 78),

chi non potrà comprare rischia di trovarsi sotto sfratto o, nella migliore delle ipotesi, ad avere una tantum un contratto di affitto di 5 anni + 3, a canoni sicuramente aumentati dai nuovi padroni (una SGR di cui Enasarco detiene quote consistenti), sempre che non superino i 33mila euro di reddito familiare annuo, in rapporto ai numeri dei membri della famiglia.  Il prezzo non potrà superare il valore medio stabilito dall'Agenzia del Territorio, cosa di cui i sindacati vanno orgogliosi, dimenticandosi che è un parametro che non esiste ed è comunque più alto dei prezzi medi del mercato immobiliare. L'Enasarco poi stabilirà se e come tenere in considerazione le condizioni degli stabili e degli appartamenti, a suo insindacabile giudizio. Nel frattempo, la Fondazione procede a rinnovare i contratti scaduti, ma, poichè non sono proprio aggiornati con il lavoro,  chiedono agli inquilini  aumenti che sfiorano a volte l'80% del vecchio canone, con botte paurose di migliaia di euro di arretrati.

domenica 10 aprile 2011

Stazione Quattro Venti (P.za Federico Caffè) Piazze per la sostenibilità e la pace

Foto di Anna Maria Riccardi
da sinistra: Angela, Massimino, Giorgia ed Anna Maria che per tutto il giorno hanno collaborato negli stand del Comitato per l'acqua pubblica e dello SPI- Cgil.
Alessandro De Sanctis ha presentato la sua proposta "Cambia i residence di Bravetta" che puoi trovare su questo blog in un post del 3 aprile.

sabato 9 aprile 2011

Una doverosa risposta a una speculazione politica

La redazione del blog Ambiente Roma 16 condivide il comunicato di Maurizio Melandri ed esprime solidarietà a Massimiliano Ortu.

"Mi vedo, mio malgrado, costretto ad intervenire come Presidente dell’Osservatorio Ambientale Partecipato della Valle Galeria sulla questione sollevata dal Consigliere del XVI Municipio della Lista Civica 5 Stelle, Marco Giustini.
Il Consigliere Giustini ricorda sempre, forse giustamente, che l’Osservatorio è nato da una delibera da lui presentata nel 2008; devo a questo punto rilevare che, almeno a giudicare dalle innumerevoli discussioni che ho avuto con lui, questo organismo è, evidentemente e fortunatamente, molto diverso da come il Consigliere Marco Giustini lo aveva immaginato.
E’ quindi il caso di riconoscere anche paternità diverse dalla proposta iniziale e soprattutto che l’attività dell’Osservatorio, pur tra difficoltà e mancanze di supporti adeguati, propone anche dei contenuti culturali e intellettuali che prescindono e vanno oltre i meriti della proposta introduttiva, e che vive ormai di vita propria e autorevole.
Nel caso in oggetto, voglio chiarire che il documento presentato è stato totalmente voluto ed elaborato dalle Associazioni e Comitati dell’Osservatorio, anche come proposta unificante da presentare al Consiglio congiunto dei Municipi XV e XVI nella seduta del 22 marzo 2011.
Nelle intenzioni, un documento che superasse le possibili, o prevedibili, diversificazioni politiche anche su un argomento, i problemi della Valle Galeria, che dovrebbe veder posizioni comuni fra le varie forze politiche.
In questa ottica, il documento è stato inviato, tramite me, ai Presidenti e a TUTTI i Consiglieri dei due Municipi, chiedendo che venisse acquisito, ovviamente se se ne condividevano i contenuti.
E’ quello che hanno fatto TUTTI i componenti dei Municipi, sia i Presidenti che i Consiglieri, evidentemente approvandone il contenuto.

TUTTI meno uno, il Consigliere della Lista Civica 5 Stelle Marco Giustini, che mi ha contattato con una indelicata quanto inopportuna telefonata notturna, quasi a mezzanotte del giorno precedente il Consiglio congiunto, dove mi chiedeva se potesse usare il contenuto del documento; domanda alla quale ho risposto che questo era a disposizione di tutti indistintamente – e che l’ora era tarda! -.

Il Consigliere Giustini ha quindi pensato bene di fare un copia-incolla di quanto elaborato dalle Associazioni e Comitati, farlo proprio, e a quanto pare, pretendere una votazione da parte di tutti gli altri Consiglieri, su un documento “acquisito” alla sua parte politica, mettendo in tal modo il suo “cappello” sul lavoro di organismi che, tra le varie peculiarità che li contraddistinguono, hanno quella di una apartiticità dichiarata e praticata; utilizzando, in sostanza, un documento pensato nell’intento di superare divisioni, come un mezzo invece per dividere; il tutto a proprio, illusorio, vantaggio personale.
Con buona pace degli interessi dei cittadini. Ma al Consigliere della Lista Civica 5 Stelle Marco Giustini questa scorrettezza, sulla quale avevamo taciuto per carità di patria, non è bastata e a distanza di 15 giorni, a freddo e ingiustificatamente, si è prodotto in
un attacco denigratorio verso il Consigliere Massimiliano Ortu.
Un Consigliere che è stato in tutti questi anni, ed è tuttora, accanto alle posizioni, alle istanze e alle iniziative dei Comitati di cittadini, di Malagrotta e di tutto il Municipio, senza peraltro mai pretendere, al contrario del Consigliere della Lista Civica 5 Stelle Marco Giustini, riconoscimenti o primogeniture per la sua costante disponibilità; e che avendo evidentemente interpretato perfettamente le finalità del documento dei Comitati e delle Associazioni dell’Osservatorio Ambientale, ha preferito evitare di dover denunciare pubblicamente la bassa speculazione messa in atto da Giustini, uscendo dal Consiglio congiunto al momento di quel voto.
Ritengo che definire questo, un comportamento da “bassa politica” sia addirittura un complimento e mi astengo dal darne la definizione che riterrei più opportuna.

Sorprende tra l’altro che un atteggiamento simile venga da un rappresentante di una lista che vuole caratterizzarsi con una condanna di un certo modo di far politica “da politicante”, intendendo anche forme di strumentalizzazioni e protagonismi fini a se stessi.
Sarebbe lecito ora, ma sicuramente illusorio, aspettarsi delle scuse da parte del Consigliere della Lista Civica 5 Stelle Marco Giustini, per questo maldestro e deplorevole tentativo di appropriarsi di un’inesistente rappresentanza dei Comitati e/o dell’Osservatorio. Scuse perlomeno, in primis, verso un incolpevole Consigliere Massimiliano Ortu, del quale si è servito come strumento per questa biasimevole manovra; ma soprattutto con gli aderenti, sostenitori e simpatizzanti della Lista Civica 5 Stelle, per il grave danno di immagine che il Consigliere Marco Giustini ha arrecato a questa formazione politica.

Maurizio Melandri, Presidente dell'Osservatorio Ambientale Partecipato della Valle Galeria

giovedì 7 aprile 2011

Il nostro tempo è adesso !


Il 9 aprile sarà una grande giornata di mobilitazione in cui finalmente noi precari, disoccupati, lavoratori autonomi, studenti, noi giovani senza diritti scenderemo in piazza per manifestare, uniti, la nostra esistenza, per rivendicare i diritti che oggi ci sono negati, per far sentire la nostra voce e raccontare chi siamo, perché vogliamo un altro paese, un paese che investa sulla ricerca e sulle giovani generazioni invece di relegarle ai margini del sistema produttivo, mortificandone le competenze e cancellando ogni possibilità di realizzazione personale.

Per fare questo dovremo essere in tanti e dovremo essere ovunque.
Non una sola grande manifestazione a Roma, ma centinaia di piazze in tutta Italia da cui gridare la nostra esistenza e il nostro desiderio non più rinviabile di vivere la vita. Appuntamento a ROMA Piazza Repubblica ore 15:00 street parade fino al Colosseo

La strage delle donne al “Ponte di Ferro”

Il 7 aprile 1944 i nazifascisti fucilarono 10 donne che avevano manifestato per il pane davanti al forno Tesei; i loro corpi furono esposti sul ponte in via del Porto Fluviale per scoraggiare altre rivolte popolari. Il merito di aver ricostruito questa pagina di storia va al compianto Cesare De Simone, storico e giornalista; la sua ricerca convinse il Comune di Roma negli anni ’90 a ricordarle con una stele in bronzo, opera dello scultore Michele Crocco.
Per il 67° anniversario, il Presidente Andrea Catarci e l’Assessora alle Politiche Culturali e della Memoria, Carla Di Veroli del Municipio XI e tanti altri compagne/i hanno deposto fiori ai piedi del piccolo monumento.

domenica 3 aprile 2011

Cambia i residence di Bravetta

Una proposta di Alessandro De Sanctis
Il Residence Bravetta, simbolo dell’emergenza abitativa capitolina, è stato sgomberato completamente nell’agosto 2007. Gli ultimi ad abbandonare i residence sono stati 180 senegalesi, 7 marocchini, 5 mauritani, 250 rom in prevalenza romeni e 9 famiglie italiane.
Poi gli edifici della società Mezzaroma, proprietaria dello stabile, sono stati non demoliti, ma resi inabitabili per paura di ulteriori occupazioni e da allora i loro tetri scheletri incombono sul quartiere.
«Nell’area - annunciò l’allora sindaco Veltroni - nascerà un quartiere con edilizia residenziale e asili nido secondo un programma concordato con il presidente del Municipio». Stiamo ancora aspettando.




Ecco i file per il fantomatico concorso gioco per i residences di bravetta,,,,, la foto base l'ho scaricata da internet senza autorizzazione dell'autore ma non credo che ci fucilerà,,, poi vediamo dove pubblicare le varie (magari) idee CHE ARRIVERANNO,,

BASTA FARE UN FOTOMONTAGGIO; AL COMPUTER OPPURE CON MATITE E PENNARELLI COLORI MATITE A SECONDA DELLE CONOSCENZE E PREFERENZE, POI SI SCANSIONA E S'INVIA,,,,, CHE NE DITE?


“Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta"

(R. Buckminster Fuller)