http://selroma12.blogspot.it/
Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

venerdì 27 aprile 2012

 "Da parte del presidente Monti c'è la ripetizione, come in una litania, delle medesime ricette che non stanno offrendo alcun sollievo al Paese. Si ha come l'impressione che prevalga l'elemento dell'ossessione ideologica. Monti un liberista che dice con grande onestà che è contrario alle ricette keynesiane, cioè a tutto ciò che spinge per affrontare la crisi economica dando ossigeno ai ceti medio-popolari: il contrario di quello che si fa  in Italia e in tanta parte dell'Europa. Aumenta la pressione fiscale sui ceti medio-popolari: c'è proprio qualcosa che assomiglia ad un accanimento nei confronti di chi oggi comincia a sentire i morsi della povertà. Colpire quei ceti soggetti fondamentali del mondo del lavoro, in un Paese in cui metà dei pensionati sono sotto i mille euro al mese, significa avere una ricetta sbagliata fra l'altro le ricette del governo Monti anche dal punto di vista del contenimento dello spread rischiano di apparire soltanto un giochino di societa'.
 Noi siamo giorno dopo giorno alla visione chiara del fallimento delle politiche liberiste in tutta Europa. Bisognerebbe forse dire ai finti medici che con le loro ricette non rappresentano un percorso di cura ma rappresentano l'espasione della malattia''.
 Nichi Vendola

giovedì 26 aprile 2012

Cuba al Morgagni

Ore 21  presso Auditorium del Liceo   "Morgagni" di via Fonteiana 
MORGAGNI ORE 21 E ANAIC CIRCOLO DI ROMA
presentano    CLAVE DE SON

"RITMI E DANZE FOLCLORICHE E POPOLARI DI CUBA"

Spettacolo dei maestri di folclore cubano Irma Castillo e Ulises Mora

Chiude l'ambulatorio di via Pascarella

La protesta  indetta dalla Fp Cgil di Roma ovest, è l’ultimo atto per salvare un presidio sanitario molto frequentato nel territorio Portuense-Monteverde, dove ogni giorno giungono circa 300 cittadini per sottoporsi a prelievi o visite specialistiche. Verrà trasferito in una struttura privata,  da S. IANNÒ da Paese Sera on line
In 200 per dire no alla chiusura del poliambulatorio di via Cesare Pascarella e per difendere la sanità pubblica. Il presidio di stamane, indetto dalla Fp Cgil di Roma ovest, è l’ultimo atto per salvare un presidio sanitario molto frequentato nel territorio Portuense-Monteverde, dove ogni giorno giungono circa 300 cittadini per sottoporsi a prelievi o visite specialistiche. La struttura di via Pascarella è stata dichiarata inadeguata due anni fa dai vigili del fuoco; l’Asl, dopo aver speso 200mila euro per interventi di ristrutturazione, ha deciso di trasferire i servizi nella clinica privata Di Liegro.
QUAL È IL PIANO AZIENDALE? - A quattro giorni dalla chiusura, prevista per il prossimo 30 aprile, nessuno, né i medici né gli utenti, conoscono qual è il piano aziendale: quali servizi saranno trasferiti e soprattutto dove. “La cosa più assurda – spiega Enrico Gregorini, della Cgil Roma ovest – è che si vuole mettere a disposizione dei residenti un pulmino che trasferisca l’utenza da via Pascarella alle strutture del Di Liegro. Privando il territorio, sia del XV che del XVI municipio, di un presidio sanitario che funziona”. Il rischio, denunciato dal sindacato ... è che così si rischia di gonfiare ancora una volta le tasche dei privati. “Ma c’è un’altra cosa inspiegabile: l’Asl Rm D pagherebbe la convenzione con la clinica privata, mantenendo gli uffici in via Pascarella, dove spende 650 mila euro l’anno di affitto.
SPOSTARE LA STRUTTURA AL FORLANINI - La richiesta del sindacato e degli operatori è semplice: spostare di qualche metro la struttura e portarla nel complesso che prima ospitava il Forlanini, oggi confluito nel San Camillo. “Quegli spazi - continua Gregorini – sono già predisposti per ospitare strutture ospedaliere. In più l’Asl potrebbe puntare sul Forlanini, risparmiando i 2 milioni di euro che annualmente è costretta a pagare per gli affitti della struttura privata. Soldi da reinvestire nel nuovo edificio”. L’obiettivo è quello di evitare che un territorio perda il suo punto di riferimento sanitario, mantenendo l’unicità degli interventi. Mentre scriviamo, i sindacati e i lavoratori sono stati ricevuti dall’Asl per presentare le loro proposte.......  Il prossimo appuntamento in difesa del poliambulatorio è per venerdì  al Municipio XVI, dove il consiglio sarà tutto incentrato sul trasferimento dei locali alla clinica Di Liegro.    

martedì 24 aprile 2012

25 aprile Anniversario Liberazione: tutti al corteo

Partecipiamo al corteo e iscriviamoci all'Anpi.
Il 25 Aprire SEL sarà presente al corteo organizzato dall’ANPI, l’appuntamento per tutti/e è alle ore 9.30 al Colossero sotto l’arco di Costantino.
L’Anpi di Roma fa appello a tutte le forze democratiche e antifasciste, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni, al movimento della città e della provincia affinché si dia forza ad una manifestazione capace di dare una risposta, chiara e visibile.
Mercoledì 25 Aprile ore 9.30 concentramento al Colosseo.
La manifestazione si concluderà a P.ta San Paolo (lato lapidi) con interventi dal palco di partigiani, rappresentanti del Coordinamento Antifascista Romano, degli studenti, dei lavoratori, della società civile. Al termine eventi musicali.
Il pomeriggio al Liceo Montale di via di Bravetta: Omaggio alla memoria

lunedì 23 aprile 2012

Due interessanti iniziative a Monteverde

 Mercoledì 18 aprile presso Planetarietà con i circoli di SEL Roma 16 "Fabrizio Giovenale" e Roma 16° Municipio, abbiamo discusso con Adriano  Labucci e Luigi Nieri di "Un'altra idea di città", anche in previsione delle prossime elezioni comunali del 2013. Buona la partecipazione all'incontro; circa 70 persone,  tra cui Sara Graziani, assessore di RM 16 ed  un gruppo di giovani compagni.  Tra i numerosi interventi quello di  Enzo Guido, consigliere del Municipio 16  e di alcuni comitati del 16° municipio. Gradita  la presenza di Alfredo Toppi ed Alessio Conti, consiglieri del Municipio 15, con cui intendiamo collaborare a tre sui temi della sanità e dei rifiuti solidi urbani. 
 Seguiranno altre iniziative  dei due circoli, tra cui  giovedì 10 maggio (data da confermare) un incontro di lavoro su "Crisi economica e   pareggio di bilancio" con  Sandro De Toni, economista. 

Lunedì 16 aprile abbiamo aderito all'iniziativa della Libreria 360 gradi Sud di discutere di Siria e M.O.; oltre ai relatori "ufficiali" tra cui un diplomatico, una senatrice del PD e Marco Pasquini della libreria, ci sono stati gli interventi di/ compagni/e:  Alessandra Mulas, Patrizia Bonelli, Adolfo la Rocca e Giuseppe Panuccio. Abbiamo soprattutto sottolineato la necessità che la società civile internazionale giochi un ruolo più importante in Siria e in tutta l'area mediorientale, coinvolgendo le associazioni dei vari paesi in  progetti culturali e sociali  bilaterali o multilaterali.  Ampia la partecipazione e buffet finale.
Abbiamo sempre la speranza che   la sinistra del Municipio 16  si faccia viva anche su questi temi.



giovedì 19 aprile 2012

Monteverde Vecchio, abbattuta la chiesetta per far spazio all’ecomostro


ecomostro fleming

La chiesetta era nel giardino dell’ex scuola privata ‘Fleming’, che una società immobiliare vorrebbe abbattere e sostituire con un grande palazzo di sette piani. I vincoli della Soprintendenza e la mobilitazione dei cittadini hanno fatto respingere la richiesta, ma i lavori di demolizione erano partiti lo stesso. Solidarietà bipartisan al comitato anti-ecomostro che presenta un esposto in Procura  di A. TESTA.

E’ stata una Quaresima amara per i cittadini di via Innocenzo X, a Monteverde Vecchio, che hanno visto improvvisamente aprirsi sotto i loro occhi il cantiere per la demolizione dell’ex scuola ‘Fleming’ e la sua sostituzione con un grande palazzo di sette piani a ferro di cavallo, per oltre 90 appartamenti di pregio complessivi. Iniziati il 23 marzo, i lavori sono andati avanti con molta lena per una settimana, finché il Municipio XVI ed il XVI gruppo della polizia di Roma Capitale non hanno provveduto a sospenderli per mancanza delle autorizzazioni necessarie.Nel frattempo però erano stati abbattuti una vecchia chiesetta, un edificio a torre adiacente al corpo di fabbrica principale e molti alberi, tanto che il giardino, prima molto verde, ora è quasi spoglio.
ABBATTIMENTI A TEMPO DI RECORD – “Si è trattato di un vero e proprio blitz – racconta a Paese SeraFrancesca Thiery, portavoce del comitato di cittadini che si oppongono all’opera – dovuto probabilmente al fatto che il progetto è già stato respinto in autunno dalla Soprintendenza e dall’assessore comunale all’Urbanistica Marco Corsini perché Monteverde Vecchio è classificato ‘città storica’, e dunque i suoi edifici sono tutelati. Per lo stesso motivo sembra che nelle scorse settimane sia stata respinta anche la sola richiesta di demolizione, almeno riguardo all’edificio principale, tanto che poi alla fine i lavori sono stati fermati, ma quando erano già stati fatti molti danni irreversibili, di cui abbiamo informato anche la Procura della Repubblica”.
CONTROLLI INSUFFICIENTI – “Su questo progetto fino ad ora c’è stata come minimo molta superficialità da parte di chi dovrebbe controllare – prosegue l’esponente del comitato – Questi signori non hanno i permessi necessari a demolire e tanto meno a costruire un complesso di queste dimensioni; espongono cartelli obbligatori per legge scritti col pennarello e cambiano dicitura a lavori iniziati; hanno addirittura fornito un numero di Dichiarazione inizio lavori (D.I.A.) che poi è risultato inesistente, senza contare la sospetta vendita a terzi di un intero filare di bellissimi cipressi, scomparsi in una notte. Tutto era cominciato quasi un anno fa in maniera altrettanto insolita, con un sito web che pubblicizzava l’intervento e raccoglieva prenotazioni di acquisto decisamente frettolose: ben presto è stato oscurato, ma ora nel giardino è comparso il classico prefabbricato che fa da ‘ufficio vendite’, non si capisce bene di cosa”.
 Alessandro Testa dal sito www.paesesera.it

lunedì 16 aprile 2012

Mercoledì 18 assemblea di SEL

 Proposte e considerazioni in vista delle  elezioni  del 2013.

 Mercoledì 18 aprile h. 17,30,
nella sala di Planetarietà in via Paola Falconieri 84  
 assemblea di Sinistra Ecologia Libertà del Municipio 16 

con Adriano Labbucci e Luigi Nieri, capogruppo di SEL alla Regione Lazio.
Esiste un’altra idea di città che investe: sulla tutela del paesaggio e del territorio e non sull’espansione edilizia che produce traffico e inquinamento; sulla qualità dei servizi pubblici e non sulla loro privatizzazione per gli affari di cricche e amici; sulla bellezza del suo straordinario patrimonio e non sul saccheggio e il degrado per l’ignoranza di chi amministra. Questa è la ricchezza di Roma. Facciamola vivere.

sabato 14 aprile 2012

Vendola e le vendette delle mele marce


Legge elettorale: Parisi, Di Pietro e Vendola sul bipartitismo

No al Porcellum e no alla proposta dei partiti di maggioranza.
Esordisce Parisi: ”Siamo al punto di partenza, come temevamo noi promotori del referendum che avrebbe dovuto abolire il porcellum e che e’ stato bocciato dalla Consulta. Il rischio è che si vada a votare con il vecchio meccanismo. In ogni caso la soluzione non è quella a cui stanno lavorando i segretari di partito che sembrerebbe voler tornare indietro a quando i cittadini non eleggevano anche la coalizione di governo”.
Per Vendola, ”questo rischia di essere il tempo della furbizia e non del coraggio politico, si rischia che a prevalere sia il trasformismo: l’esito finale può essere un taglia e cuci gattopardesco che non indica la coalizione che  si candida a governare”. In questo modo – insiste il leader di Sel – ”si sterilizzano le differenze sociali tra coalizioni diverse e con ipocrisia si vuole sterzare verso il bipartismo abbandonando il bipolarismo”. Se andasse in porto la riforma a cui lavorano Pdl, Pd e Terzo polo, scomparirebbero le coalizioni ma anche il metodo delle primarie di coalizione a cui tiene Vendola.
”E’ antidemocratico andare alle prossime elezioni con il porcellum. Noi contestiamo anche il metodo e il merito con cui la pseudomaggioranza discute di riforma elettorale: lo fa fuori dal Parlamento, senza partire dalle proposte già depositate, tra cui c’e’ il disegno di legge di iniziativa popolare che ricalca il nostro referendum che aveva avuto un milione e duecentomila firme”, dice polemico Di Pietro, ricordando che sul merito la bozza di Pdl, Pd e Udc ”non assicura la governabilità mentre a qualcuno piacerebbe stare in mezzo”.  

 

mercoledì 11 aprile 2012

Primavera araba: un’altra narrazione è possibile?

16 aprile h. 17:30
Libreria 360° sud, via Antonio Toscani, 11
(Donna Olimpia)

Un interessante opportunità di discutere sulla situazione del Medio Oriente, con particolare su Siria, Libano, Iran e Iraq e sull’impatto nel Mediterraneo
Interventi di:
• Marco Carnelos – diplomatico
• Francesca Marinaro – senatrice del Pd
• Marco Pasquini – direttore di Armadilla

sabato 7 aprile 2012

FINE DI UN TROGLODITA - di Piergiorgio Odifreddi


Finalmente esce di scena, travolto dagli scandali, uno dei tribuni del popolo più rozzi e imbarazzanti che abbia mai avuto il nostro paese, che pure ci ha fatto ripetutamente vergognare per la levatura personale, morale e politica della sua classe dirigente.
Umberto Bossi ha incarnato per venticinque anni l’anima più rudimentale, ignorante e becera dell’italiano medio. E la Lega Nord ha rappresentato gli interessi più provinciali, conservatori e qualunquisti di una piccola (anzi, piccolissima) borghesia, degnamente rappresentata dal suo indegno leader.
Quello che molti indicavano come un “politico finissimo” era ed è, in realtà, soltanto una persona sgradevole e volgare, i cui unici argomenti dialettici non andavano oltre il dito medio continuamente alzato verso l’interlocutore, e il vaffanculo continuamente biascicato come un mantra.
Il cosidetto “programma politico” della Lega, d’altronde, era all’altezza di questa bassezza, e si limitava al protezionismo nei confronti dei piccoli commercianti e dei piccoli coltivatori e allevatori diretti, condito da anacronistici proclami per la secessione e l’indipendenza di una fantomatica Padania.
Le patetiche cerimonie a Pontida, e le ridicole simbologie solari o guerriere, rimarranno nella storia del kitsch, a perenne ricordo delle camicie verdi: versione di fine secolo delle camicie nere o brune della prima metà del Novecento, e ad esse accomunate dall’ottuso odio razziale e xenofobo.......

....negli ultimi tempi Bossi aveva lanciato e imposto in politica il proprio figlio degenere. E’ un degno contrappasso, il fatto che proprio le malefatte del rampollo abbiano contribuito alla caduta del genitore. E, speriamo, anche del suo movimento.
Padre e figlio possono ringraziare la fortuna che li ha fatti nascere in Italia, e non in Iraq o in Libia, anche se entrambi hanno contribuito a far regredire il nostro paese al livello di quelli. Non li vedremo dunque trascinati nella polvere, e giustiziati sommariamente: ci acconteremo, o accontenteremmo, di vederli sparire con ignominia dalla politica e dalle nostre vite. Anche se le grida di “tieni duro” da parte dei loro sostenitori ci fanno temere parecchio al riguardo.

venerdì 6 aprile 2012

7-4-1944: la strage delle donne al Ponte di Ferro

Il 7 aprile 1944 i nazifascisti fucilarono 10 donne che avevano manifestato per il pane davanti al forno Tesei; i loro corpi furono esposti sul ponte in via del Porto Fluviale per scoraggiare altre rivolte popolari. Il merito di aver ricostruito questa pagina di storia va al compianto Cesare De Simone, storico e giornalista; la sua ricerca convinse il Comune di Roma negli anni ’90 a ricordarle con una stele in bronzo, opera dello scultore Michele Crocco.
La foto è dell'anno scorso, ma non dimenticate di portare un fiore anche per il 68° anniversario.