http://selroma12.blogspot.it/
Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

domenica 31 marzo 2013

Porcellum per decreto, di Gad Lerner


Ottima idea, il governo abolisca il Porcellum per decreto

Ottima idea, il governo abolisca il Porcellum per decreto

Ottima l’idea riproposta oggi sul “Corriere della Sera” dal costituzionalista Michele Ainis (nella foto): il governo Monti, visto che Napolitano dà ragione a Grillo e lo conferma nella pienezza dei suoi poteri, abolisca per decreto-legge il Porcellum, ripristinando le regole elettorali precedenti (Mattarellum). Lo abbiamo chiesto invano con 1 milione e 200 mila firme per referendum nel 2011; lo ha chiesto di nuovo Beppe Grillo nei giorni scorsi, garantendo così il voto favorevole dei suoi M5S in Parlamento a un simile decreto. Voglio proprio vedere se adesso il Pd di Bersani (e di Renzi) si tirerebbe indietro come purtroppo ha fatto in passato, quando glielo chiedevano con insistenza Arturo Parisi e tanti altri fra noi.
Credo pochissimo nell’utilità delle Commissioni di Saggi istituite da Napolitano e formate solo da “maschi ultracinquantenni”, come ricorda oggi “L’Amaca” di Michele Serra. Al loro interno si distingue la coppia Violante & Quagliariello che aveva già fatto di tutto per evitare il ritorno al Mattarellum per via referendaria. Se dunque il governo Monti ha ancora il potere di agire per decreto, faccia oggi quel che avrebbe dovuto fare ieri: ci restituisca la legge elettorale di prima.


venerdì 29 marzo 2013

Forte Bravetta: documento dei giovani del centrosinistra del Municipio XVI

Il Forte Bravetta rappresenta una realtà storica per troppo tempo sottovalutata nella città di Roma. Costruito dopo la conquista di Roma da parte dei Savoia insieme ad altri 12 forti per proteggere la città dal ritorno dei Francesi, il Forte è tristemente noto soprattutto per i fatti accaduti durante il nazifascismo. Fra l’11 ottobre 1943 e il 3 giugno 1944 fu teatro delle esecuzioni ordinate dal Tribunale militare di Guerra germanico. Almeno 77 patrioti sono stati uccisi (tanti ne riporta la lapide da poco restaurata all’ingresso).
Il Forte, passato dal Demanio al Comune nel 2009, ancora non ha la rivalutazione che merita. Il Comitato Forte Bravetta, con il supporto del Municipio XVI, tra il 2009 e il 2011 ha portato avanti una battaglia per l’apertura del Parco. Ad oggi circa dieci ettari sono a disposizione della cittadinanza tutto il giorno. E’ una prima grande vittoria, ma il Forte merita molto di più.
Un’esigenza sentita soprattutto dai ragazzi del quartiere, che necessitano di spazi culturali e di aggregazione.
L’impegno dovrà essere di creare un progetto articolato per la graduale riqualificazione dell’area e dell’apertura del monumento.
- Sfruttare da subito gli spazi all’aperto (come la suggestiva Piazza d’Armi dove venivano fucilati i partigiani) per iniziative culturali tipo cinema all’aperto e letture
- Graduale riqualificazione dei caseggiati dei militari esterni al monumento aprendoli alle associazioni con sale convegni e una biblioteca. Ideale sarebbe creare una biblioteca di quartiere in cui poter raccogliere libri anche da parte del pubblico, per creare un vero luogo di aggregazione ed interscambio
- Iniziare a progettare da subito l’apertura di un Museo sulla Resistenza romana e contro la pena di morte all’interno del Forte.
Per noi il Forte rappresenta non solo uno spazio da rivalutare, ma una vera e propria sfida culturale: ridare identità ad un quartiere e ad una periferia che mancano di spazi di aggregazione e soprattutto consegnare una casa per il ricordo dei sacrifici di chi ci ha donato la libertà.
giovani pd e sel municipio xvi

giovedì 28 marzo 2013

Il sostegno di SEL ad Ignazio Marino

L'Assemblea provinciale di Roma di Sinistra Ecologia e Libertà ha deciso, a larghissima maggioranza, il sostegno a Ignazio Marino alle primarie per il Sindaco di Roma. Un ragionamento pienamente coerente con la linea politica che stiamo perseguendo da tempo, volto alla costruzione di un centro-sinistra di governo alternativo alle destre e al blocco di interessi che ha contraddistinto il modello di sviluppo degli ultimi venti anni di questo territorio.
Una scelta che ha trovato prima il punto di caduta su Zingaretti in Regione e ora su Marino per Roma. Una candidatura forte in grado di unire la coalizione intorno ai temi cari alla sinistra: questione etica, sobrietà e merito, diritti civili, innovazione tecnologica, consumo di suolo zero e conversione ecologica dell’economia.”
“Un ringraziamento va a Luigi Nieri per la decisione lungimirante di ritirarsi dalla competizione. Nieri ha saputo cogliere il punto politico che porta oggi Sel a convergere sulla candidatura di Marino.
L'assemblea ha voluto altresì rivolgere a Gemma Azuni l'invito a riconsiderare la sua candidatura alle primarie e scegliere di dare il suo contributo per rendere la candidatura di Marino ancora più forte e praticabili le istanze di cambiamento che caratterizzano l'iniziativa di Sel, contro ogni minoritarismo.

domenica 24 marzo 2013

Primarie: appello di Vendola a SEL di Roma

"Da questa difficile situazione sociale e politica si uscirà solo se riusciremo a fare tutti un passo in avanti. A chi ha sempre fatto politica con onestà, anteponendo l'interesse dei cittadini al proprio, come Nichi Vendola e Luigi Nieri, viene naturale cercare la soluzione giusta per provare a costruire un futuro diverso alle nostre città e al nostro Paese. Ora mettiamocela tutta!" Ileana Piazzoni
“Anche se la vita politica italiana è concentrata sulle fibrillazioni successive alle politiche, penso che si debba porre l’attenzione al più presto alle elezioni amministrative a Roma. Cinque anni fa la vittoria di Alemanno arrivò a sorpresa e mostrò l’inconsistenza del progetto di centrosinistra di allora. Oggi come allora, le elezioni a Roma sono decisive sia per il futuro di una città abbandonata dal suo Sindaco uscente, sia per un centrosinistra che deve dimostrare, in ogni sede, di essere l’unica forza in grado di governare con competenza, responsabilità e libertà da condizionamenti di gruppi di interesse economico”.
“Sel – prosegue Vendola – ha messo in campo dall’inizio figure ben rappresentative di queste istanze, mi riferisco in particolare a Luigi Nieri. In seguito è entrato nel dibattito politico delle Primarie Ignazio Marino, di cui ho seguito, questa mattina, con grande attenzione la presentazione del progetto per Roma. Ne ho apprezzato, in particolare, alcuni passaggi che ritengo coincidano con le idee che Sel ha per Roma.
Penso ai riferimenti alla trasparenza, alla partecipazione, alla semplificazione, alle periferie, al cemento zero, al Parco archeologico dei Fori imperiali, agli asili nido. Ha parlato di una città per i bambini e i giovani, ha illustrato il suo impegno in tema di diritti civili. Un progetto che delinea finalmente una città diversa da quella che, in questi anni, ha amministrato Alemanno. Credo che anche questo progetto rappresenti al meglio lo spirito della coalizione Italia Bene Comune: uno spirito costruttivo di collaborazione che guarda al bene comune di una città troppo importante per essere teatro di schermaglie politiciste.
La coalizione di centrosinistra deve agire nell’interesse delle cittadine e dei cittadini di Roma ed è per questo che io credo ci siano tutti gli spazi perché SEL possa appoggiare Ignazio Marino nella difficile sfida per riportare Roma dove merita. Con questo spirito – conclude Vendola – chiedo a Sel di Roma e a Luigi Nieri di mettersi a disposizione di un progetto più largo ed inclusivo capace di rappresentare al meglio la sostanza di Italia bene comune. Roma è troppo importante per disperdere energie preziose per la sua rinascita. Dobbiamo vincere a Roma e dobbiamo farlo insieme”.

giovedì 21 marzo 2013

Boldrini e Grasso si dimezzano lo stipendio

Pietro Grasso prenderà 9.300 euro netti,invece di 18.600 euro netti mensili, il 50%. Alcune voci, ritenute «irrinunciabili» dagli uffici parlamentari, non sono state abolite, ma altre voci sono state cancellate: via la diaria di soggiorno, 3.500 euro, via il rimborso forfettario delle spese generali, 1650 euro e le spese per l’esercizio di mandato, 4.180. Tutte cifre nette. Grasso rinuncia anche all’appartamento a Palazzo Giustiniani e a tre autisti. E ha dimezzato anche il budget per lo staff, da 1 milione e 500mila euro a 750mila annui. A Palazzo Madama il presidente Grasso eliminerà i rimborsi spese a forfait: saranno possibili solo quelli con ricevute giustificabili come spese istituzionali.
LE CIFRE PARLANO CHIARO
Anche Laura Boldrini in totale un importo netto mensile di 12.500 euro, cinquemila in meno (il 30%) dei precedenti 17.760 per l’indennità parlamentare (indicata per legge) e per la diaria di soggiorno (voce «irrinunciabile»). Il taglio sarà già del 50% sul rimborso spese per l’esercizio del mandato parlamentare: 1.845 euro rispetto a 3.690; altro taglio della metà all’indennità alla carica di presidente: 1.900 anziché 3.800.
Non solo, azzerate le spese di viaggio, niente rimborso delle spese telefoniche e rinuncia dell’alloggio di servizio a Montecitorio. Per lo staff e i collaboratori la cifra è scesa a 1 milione di euro lordi, da 1 milione 400mila euro. Già asciugata la «mazzetta» dei giornali: sul tavolo della neo presidente ogni mattina solo quattro quotidiani tutti stranieri, il resto è on line. Pranzo nel self service di Montecitorio anziché al ristorante.

martedì 19 marzo 2013

Luigi Nieri candidato a sindaco di Roma

Carissime, carissimi,
mercoledì 20 marzo, alle ore 11.30, presenterò alla stampa la mia candidatura alle Primarie del centrosinistra per il Sindaco di Roma ed illustrerò in quell'occasione le nostre proposte per Roma.
Oggi, infatti, abbiamo regolarmente consegnato le firme a sostengo della mia candidatura, superando abbondantemente la soglia richiesta dal regolamento delle Primarie. Vi ringrazio di cuore per gli sforzi profusi in queste settimane di raccolta.
Adesso viene il bello, entriamo nel vivo della sfida!
Per ragionare insieme del lavoro da fare nelle prossime settimane, vi aspetto nel pomeriggio di mercoledì 20, a partire dalle ore 17.30, alla Casa Comune, che si trova sul Lungotevere Ripa, 6. Con l'occasione distribuiremo anche un po' di materiali informativi sul programma che abbiamo costruito insieme per Roma.
A presto, Luigi Nieri

sabato 16 marzo 2013

Laura Boldrini presidente della Camera dei deputati

Laura Boldrini, deputata di SEL, presidente della Camera. Non si è mai sentito un discorso come il suo nel Parlamento italiano. Forse solo i costituenti hanno raggiunto questa sensibilità e concretezza. Una donna di un altro pianeta rispetto ad una Irene Pivetti.
IL MESSAGGIO DI PIETRO INGRAO
Cara Presidente,
in un momento di cosi' grave incertezza per il nostro Paese la tua elezione è un segnale di speranza, per l’Italia e per il suo ruolo nel mondo. Condivido il senso profondo delle tue parole, il richiamo ai valori fondanti della Repubblica nata dall’antifascismo, la difesa dei diritti di cittadinanza, l’impegno dalla parte degli ultimi.
L’Italia è attesa a grandi sfide per le quali c’è bisogno della passione, della moralità e dell’intelligenza di persone come te.
Nata a Macerata, 51 anni, una figlia, laureata in giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma. Nel 1989 ho cominciato la mia carriera all'Onu, lavorando per quattro anni alla FAO, dove mi sono occupata della produzione video e radio. Dal 1993 al '98 ho lavorato presso il Programma Alimentare Mondiale (WFP) come portavoce per l'Italia.
Dal 1998 al 2013 sono stata Portavoce dell'Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) per l'Europa Meridionale. In questi ultimi venti anni, lavorando per conto delle agenzie delle Nazioni Unite, ho svolto diverse missioni in luoghi di crisi, tra cui Ex-Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda.
Ho ricevuto alcuni riconoscimenti, tra i quali: la Medaglia Ufficiale della Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2004), il Premio Consorte del Presidente delle Repubblica (2006), il Premio giornalistico alla carriera Addetto Stampa dell'Anno del Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti (2009), il Premio Renato Benedetto Fabrizi dell'ANPI (2011). Nell'aprile del 2010 ho pubblicato per Rizzoli "Tutti Indietro". Scrivo per diverse testate e tengo un blog su Repubblica.it e su Huffington Post. Con Nichi Vendola durante la campagna elettorale.

giovedì 14 marzo 2013

Nichi Vendola: il rischio di una drammatica deriva del nostro Paese.

Qui trovi il link per leggere l'intero intervento.
Lunedì 11 marzo- Presidenza nazionale di SEL- Conclusioni di Nichi Vendola
Il rischio di una drammatica deriva del nostro Paese.
Non credo che potremo trovare un sentiero utile alla nostra ricerca guardandoci l’ombelico, come una parte grande di questa discussione ha fatto. Credo che tra le cose buone della cultura politica della sinistra che ci dovremo portare anche nel futuro, c’è la critica ai limiti del soggettivismo, l’incapacità di connettere le vicende di un soggetto di dimensioni assai modeste, di connettere le sue propensioni, le sue scelte, i suoi successi o insuccessi ad un contesto più generale. E non credo che faremo bene se isolassimo la nostra discussione da quello che ora dopo ora sta accadendo in Italia.

mercoledì 13 marzo 2013

Luigi Nieri sulla riduzione del numero dei Municipi

Luigi Nieri,  candidato alle primarie del centrosinistra per il Sindaco di Roma, sulla riduzione del numero dei Municipi:
«Riforma dannosa, centrodestra mosso solo da profitto politico»
L'unico criterio che sembra aver guidato il centrodestra di Alemanno  nel progetto di riforma dei Municipi è il tentativo di trarre dalla riorganizzazione il maggior profitto politico possibile . Non ci sono ragioni logiche per arrecare un danno così grande ai cittadini. Che servizi e tempi di risposta avranno, ad esempio, i cittadini di Municipi popolosissimi accorpati, come il IX e il X, ad esempio? 
Razionalizzare le risorse e ridurre gli sprechi è necessario, specie in un momento di crisi come quello attuale. Ma con la creazione di maxi Municipi come questo, si allontanano le istituzioni dalle persone e si moltiplicano i problemi e le inefficienze. Così com'è, questa riforma, dunque, si muove più nel solco dei tagli lineari a spesa e servizi che verso il miglioramento dell'efficienza. Per fortuna, l'epoca Alemanno volge al termine».   

martedì 12 marzo 2013

Rileggere Trilussa

Trilussa in tv ha un merito, rileggere Trilussa.
- Conterò poco, è vero:
- diceva l’Uno ar Zero -
ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
Sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento?
Centomila.
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso.

domenica 10 marzo 2013

L'economia secondo Grillo


Grillo si vanta  che al suo programma   hanno collaborato i più grandi economisti. Ma ecco cosa pensano di lui quelli che   cita  dai palchi di tutta Italia:
«Apprendo con sorpresa dai giornali italiani che starei lavorando sul programma di Beppe Grillo. Ma quando mai? Non lo conosco, non l'ho mai incontrato e non sarò mai il suo consigliere. Per quanto mi riguarda, il suo movimento è espressione di una forma di regressione democratica» (Jean Paul Fitoussi, 6 marzo 2013).

«Gli osservatori stranieri sono terrificati dalle elezioni italiane, e giustamente: anche se l'incubo del ritorno di Berlusconi non si è materializzato,­ lo stesso Berlusconi, Grillo o i due insieme potrebbero destabilizzare non solo l'Italia, ma l'intera Europa. Il M5S? Ha una piattaforma economica incoerente» (Paul Krugman, 7 marzo).

«Stiglitz non sta fornendo nessuna consulenza economica a Beppe Grillo» (Eamon Kircher-Allen, Collaboratore di Joseph Stiglitz alla Columbia University, 9/3/2013 ). 
In realtà al programma ci starebbe lavorando Mauro Gallegati, professore all'università della Marche, e le sue ricette stranamente coincidono con quelle di  Ichino e    della Fornero.

mercoledì 6 marzo 2013

Hasta siempre, presidente Chavez!

GIANNI MINÁ: "Hugo Chávez ha lasciato questo mondo.
Credo che, indipendentemente da qualunque considerazione ideologica, bisogna dare atto a questo uomo di avere preso per mano il Venezuela facendolo diventare uno dei Paesi protagonisti del riscatto e del rinascimento in corso nel continente latinoamericano. Ha riscattato il Venezuela dall'analfabetismo, dalla mancanza di assistenza sanitaria, dall'abbandono a cui questo Paese era stato condannato dai governanti che lo avevano preceduto.
E nessuno, se è in buona fede, può negare che ha rispettato la democrazia. Ora speriamo che il vicepresidente Maduro e tutta la nazione bolivariana, sappiano condurre il Venezuela nel solco tracciato da Hugo Chávez." La demonizzazione di Chávez - di Eduardo Galeano
Hugo Chávez è un demonio. Perché? Perché ha alfabetizzato due milioni di venezuelani che non sapevano né leggere né scrivere pur vivendo in un paese che possiede la ricchezza naturale più importante del mondo che è il petrolio. Io ho vissuto in quel paese per qualche anno e so molto bene come era. Lo chiamavano “Venezuela Saudita” a causa del petrolio. C’erano due milioni di bambini che non potevano andare a scuola perchè non avevano i documenti. Poi è arrivato un governo, questo governo diabolico, demoniaco, che fa cose elementari come dire: “I bambini devono essere ammessi a scuola con o senza documenti”.
Era la fine del mondo: ecco una prova del fatto che Chávez è un cattivo, un cattivissimo. Visto che possiede questa ricchezza, e che grazie al fatto che a causa della guerra in Iraq il petrolio è carissimo, lui vuole approfittarne a fini di solidarietà.
Vuole aiutare i paesi sudamericani, specialmente Cuba: Cuba gli manda i medici, lui paga con il petrolio. Ma anche quei medici sono stati una fonte di scandalo. Dicono che i medici venezuelani erano furiosi per la presenza di quegli intrusi che lavoravano nei quartieri poveri. Al tempo in cui io vivevo là come corrispondente di Prensa Latina, non ho mai visto un medico.
Adesso invece i medici ci sono. La presenza dei medici cubani è un’altra prova del fatto che Chávez sta sulla Terra di passaggio, perché appartiene all’inferno. Per questo, quando si leggono le notizie bisogna tradurre tutto. Il demonismo ha quest’origine: giustificare la macchina diabolica della morte.
Eduardo Galeano
(Tratto da Latinoamerica n. 121)

martedì 5 marzo 2013

Corbellerie sul fascismo

"Chiediamo al Movimento 5 stelle di risparmiarci ulteriori corbellerie e stupidaggini storiche", è il tono perentorio della Fiom-Cgil di Bologna su Facebook.
"I lavoratori - prosegue la nota - certamente sono stanchi, delusi e frustrati da tanti anni di malgoverno, ma non c'è affatto bisogno di sfinirli ulteriormente insultando la loro intelligenza con simili amenità".
Alla neodeputata, si legge nel post, "ricordiamo che il fascismo salì al potere grazie al finanziamento di grossi potentati economici e, non ultimo, bruciando e devastando innumerevoli Camere del lavoro e picchiando i lavoratori. Ricordiamo a Lombardi che il fascismo (di cui si decanta proprio l'"altissimo senso dello Stato"), salì al potere esattamente con un colpo di Stato (si legga la storia della marcia su Roma) e che poco dopo assassinò Giacomo Matteotti".
"Nel primo semestre del 1921, le squadre d'azione fasciste assaltarono 17 tipografie, 59 case del popolo, 119 camere del lavoro, 107 cooperative, 83 leghe contadine, 141 sezioni e circoli socialisti, 100 circoli di cultura e 53 circoli operai. Le vittime degli scontri, nel solo 1921, sono stimate in circa 500 morti e migliaia di feriti. (da Wikipedia)

Per un governo nuovo, giovane e di sinistra.

lunedì 4 marzo 2013

Il programma proposto da Bersani

Nichi Vendola: "Dobbiamo convivere col terremoto politico.
Ma invece di vederne solo le macerie, io propongo di coglierne anche le novità e le possibilità" ha concluso il presidente della Regione Puglia e se l'intesa Pd-grillini fallisse l'ipotesi di un 'governo del presidente' "non esiste. E non solo perché, tatticamente, toglie forza all'ipotesi A". La crisi come occasione per un avanzamento sociale e civile.
- Una legge contro la corruzione e contro la mafia;
- Una sul conflitto d'interessi;
- Misure per una politica più sobria e meno cara;
- Riforma dei partiti;
- Interventi immediati su urgenza sociale ed economia;
- Interventi sui diritti, come quello di cittadinanza per gli immigrati e quelli per le coppie gay;
- Interventi su scuola e il diritto allo studio.

sabato 2 marzo 2013

Vendola a Bersani: non acconciamoci a sopravvivere

«Proponi una squadra di governo di altissimo profilo. Sarebbe sbagliato acconciarsi a vivere questo passaggio secondo una logica di sopravvivenza, come se volessimo aggrapparci per resistere». 
È il messaggio che Nichi vendola manda all'alleato Pier Luigi Bersani durante l'intervista rilasciata a Riccardo Iacona che andrà in onda domani nel corso di Presadiretta. «Questo è un passaggio importante», ha aggiunto Vendola, «è un punto di cesura netto rispetto alla storia che abbiamo conosciuto. E ci sono dei rischi gravi: ma c'è un potenziale straordinario in questo passaggio. Si vedrà la composizione di una Parlamento pieno di giovani e con tante ragazze, con tante, tante, tante donne. l'Italia delle storielle di Berlusconi diventerà immediatamente un dagherrotipo ingiallito». 

L'errore del centro sinistra in campagna elettorale è stato «quello di avere il torcicollo. Di aver guardato a Monti invece di guardare sotto ai propri piedi, dove stava montando un terremoto», ha detto Vendola durante l'intervista. «E nella società c'era una rabbia che era stata tutta indirizzata verso Monti», ha aggiunto Vendola, «perché Berlusconi era stato veramente un grande furbo, si era tolto di scena: il caimano è andato nei fondali della palude, ha messo sul palcoscenico Monti e la responsabilità del disastro che aveva provocato lui l'ha attribuita tutta a Monti. Il PD - conclude il leader di Sel - ha pagato per intero questo prezzo, regalando 3 milioni e mezzo di voti a una domanda di cambiamento, non di galleggiamento, di cambiamento».
Dall'Unità del 2 febbraio

Le virtù del buon politico, di Massimo Gramellini


Anticipando il probabile duello finale dei prossimi mesi, Grillo ha attaccato Renzi dandogli della «faccia come il c.» (in comproprietà con Bersani) e del «politico di professione». Per lui e per una parte dei suoi elettori le due definizioni sono sinonimi. Tralascio ogni giudizio sull’uso del turpiloquio, uno dei tanti lasciti di questo ventennio che ancora prima delle tasche ci ha immiserito i cuori, portandoci a considerare normale e persino simpatico che un leader politico si esprima come un energumeno. Ma vorrei sommessamente segnalare che essere professionisti della politica non è una vergogna né una colpa.
 E’ 
colpevole, e vergognoso, essere dei professionisti della politica ladri e incapaci.  In questi ultimi decenni ne abbiamo avuti un’infinità e la stampa porta il merito ma anche la responsabilità di averli resi popolari, preferendo esibire i fenomeni acchiappa audience piuttosto che il lavoro serio ma noioso di tanti membri delle commissioni parlamentari.
 

Dando agli elettori la percezione che tutti i politici fossero uguali a Fiorito o a Scilipoti e che chiunque potesse fare meglio di loro. Non è così. Il «chiunquismo» è una malattia anche peggiore del qualunquismo e porta le società all’autodistruzione. Questa idea che tutti possono fare politica, scrivere articoli di giornale, gestire un’azienda o allenare una squadra di calcio è una battuta da bar che purtroppo è uscita dai bar per invaderci la vita e devastarcela.  

venerdì 1 marzo 2013

8 punti per l'Italia


Basta con le ipotesi raccapriccianti di un governissimo Pd-Pdl. Io mi sono assunto la responsabilità di rompere un tabù: è con Grillo che bisogna parlare. Se presentiamo un'ipotesi di governo che faccia camminare l'Italia verso una radicale svolta economica, sociale, etica, sarà lui a dover spiegare perché lo impedisce. E se questa proposta non funziona, si dica al M5S di provarci. Nichi Vendola



  • Giovedì 21 marzo  in Parlamento e nelle piazze

  • Andare a rivotare senza aver fatto 10 riforme possibili sarebbe un delitto contro l'intero popolo italiano.
    Senza inciuci e senza furbizie, ora in parlamento c'è una maggioranza riformatrice che su alcune cose è già d'accordo.
    Un esempio su tutti:
    Il dimezzamento dei parlamentari, il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari, il tetto alle pensioni d'oro e anche d'argento, il reddito di cittadinanza.

    Il sostegno all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili, lo sviluppo della ricerca e delle opportunità per i giovani, i diritti dei Gay e le Unioni Civili, i referendum consultivi alla svizzera, il contrasto alla corruzione e ai conflitti di interesse e...........quanto potrà emergere dal basso in un confronto costruttivo per ridare un futuro di onestà e pulizia all'Italia.
     Jacopo Fo e Fabio Roggiolani