sabato 20 aprile 2013
Rodotà e Vendola sull'elezione del Capo dello stato
Video - intervista a Vendola
Ho letto che ci sono vertici del Pd irritati nei miei confronti perché non avrei mai detto che la mia candidatura non era di parte. Ma se c'è stato qualcosa cui hanno tenuto molto i parlamentari del M5S in questi giorni, è proprio dire che la mia non era una scelta interna, che non apparteneva alla loro parte politica. E' aperta a tutti, lo hanno spiegato più volte e molto bene. Per questo non l'ho sottolineato.
Leggendo queste cose che trasudano un po' ipocrisia la mia reazione è questa: ma come? Io sono un signore che loro conoscono molto bene da alcuni anni. Esistono molti strumenti oggi per tenersi in contatto: telefono, sms, e-mail. Se volevano un chiarimento, perché non li hanno usati?
In questi giorni non mi ha telefonato nessuno dal Pd. Perciò mi sono irritato. Perché vedo in questa vicenda una grande ipocrisia. Io ho lavorato tanti anni con quelle persone. Quando ha fatto loro comodo, il telefono è stato molto utilizzato. Stefano Rodotà
Mi auguro che non si trascini anche il capo dello Stato in questo marasma. Noi ci aspettiamo una conferma da Napolitano del suo diniego a farsi trascinare in questo teatrino. Ci hanno fatto del male, ci hanno scorticati vivi, ora scelgano e lascino stare Napolitano. Riconfermare lui non vuol dire risolvere la crisi, ma trascinare anche lui nel marasma.
Se il Pd non converge su Rodotà Presidente della Repubblica, andrà incontro a un suicidio perfetto. Nichi Vendola
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