nella foto: gli ex occupanti del Regina Elena in piazza del Campidoglio
Il demanio pubblico appartiene a tutti noi cittadini italiani, è stato formato con le tasse che noi, e i nostri padri e nonni, abbiamo pagato allo Stato. Una parte è costituita dagli immobili (terreno ed edifici) che appartenevano alla proprietà feudale degli stati preunitari, e quindi costituisce il patrimonio pubblico di base della nostra nazione. Il resto l’abbiamo proprio pagato noi, direttamente, con le nostre tasse.
Vi sembra giusto che questo patrimonio di tutti sia privatizzato? A me no. Così come non mi sembra giusto che sia venduto a privati il patrimonio degli Istituti delle case popolari, anziché essere dato in affitto alle famiglie più bisognose. La disponibilità di un patrimonio edilizio pubblico è essenziale. Ogni paese civile ne dispone in percentuale molto più elevate che in Italia: 34 % del totale delle abitazioni in Olanda, 20 % in Svezia, 15 % in Francia, meno del 5 % in Italia.
Il dato è ancora più preoccupante in quanto in Italia è molto più bassa che negli altri paesi europei la percentuale di alloggi in affitto. Non riescono a trovare un’abitazione in affitto a prezzi decenti non solo quanti sono poveri (e i poveri, si sa, in Italia stanno aumentando), ma anche chi ha un normale reddito di lavoro e deve spostarsi dalla casa dei suoi genitori per trovare un’occupazione.
Edoardo Salzano, urbanista, dirige il sito www.eddyburg.it
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