lunedì 12 aprile 2010
La basilica di san Pancrazio: nota storica
Fondata dal pontefice Simmaco (498) sul sepolcro del martire Pancrazio, fu ricostruita da Onorio I (divenuto papa nel 625) e restaurata dal Cardinal Ludovico De Torres nel 1609. Saccheggiata dai soldati francesi nel 1798, fu danneggiata dai combattimenti del 1848 per la difesa della Repubblica Romana. Un portale barocco con lo stemma De Torres introduce al viale d'ingresso, segnato da una colonna appartenuta alla basilica paleocristiana. La facciata della chiesa conserva parti medioevali, lo stemma di Innocenzo VIII e, ai lati del portale centrale, due antiche colonne. L'interno, a tre navate divise da pilastri rettangolari; il soffitto di legno è del 1627.
Le catacombe sotto la chiesa.
Una rete di interminabili gallerie su più piani forma una grande necropoli sotterranea, con improvvise deviazioni e dislivelli, cunicoli laterali; sui muri graffiti, tracce antiche di pitture e un'infinità di loculi di ogni grandezza.
L’area sepolcrale risale all'inizio del II secolo, ma vi si seppellì con continuità fino al VI secolo.
Le catacombe sotto la chiesa.
Una rete di interminabili gallerie su più piani forma una grande necropoli sotterranea, con improvvise deviazioni e dislivelli, cunicoli laterali; sui muri graffiti, tracce antiche di pitture e un'infinità di loculi di ogni grandezza.
L’area sepolcrale risale all'inizio del II secolo, ma vi si seppellì con continuità fino al VI secolo.
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