giovedì 16 settembre 2010
Nubi nere per l'economia italiana: persi 480mila posti di lavoro
Nuove stime dell'Ocse indicano una crescita zero per l'Italia nel secondo semestre 2010. Le previsioni possono anche essere sbagliate, ma rimane il fatto che durante la crisi il Prodotto interno lordo trimestrale del nostro paese è sceso da 323 a 301 miliardi di euro, per poi risalire a 304 dopo un anno di "ripresa". Di questo passo, ci vorranno cinque anni per ritornare ai livelli precedenti alla crisi.
Il 2010 si chiuderà con 480 mila occupati in meno rispetto al 2008. Bisognerà aspettare il 2013 per vedere l'economia tornare a correre come nel 2007, prima della crisi. E perché questo accada servono riforme (altrimenti si corre il rischio che la disoccupazione aumenti). Oggi l'Italia è più povera, in assoluto e ancor più in rapporto agli altri Paesi avanzati .
L’economia sommersa – in nero- "è bruscamente accelerata nel 2009" superando il 27% del Pil e al Sud è il doppio. Un dato che porta l'evasione fiscale "su valori molto superiori ai 125 miliardi" stimati lo scorso giugno.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento