domenica 29 gennaio 2012
Il debito pubblico italiano
Una copertina dell'Economist sul debito italiano
Il debito pubblico italiano è di circa 1.900 miliardi di euro. E’ opinione diffusa che a creare questo debito enorme siano stati i Governi succedutisi durante la Prima Repubblica, con una gestione scellerata dei conti e l’utilizzo della Pubblica Amministrazione come ammortizzatore sociale.
In effetti solo il 43,5% di quel debito si è formato prima di “Tangentopoli” ed il restante 56,5% si è, invece, accumulato nel corso della cosiddetta Seconda Repubblica.
Negli anni della “seconda repubblica” la crescita del debito pubblico è stata più consistente: i governi presieduti da Berlusconi hanno contribuito all’accumulo di debito pubblico per il 27,41%, mentre è più staccato Prodi, i cui due Governi hanno prodotto l’8,81% del totale.
La spesa pubblica è tornata a crescere ed è esposa del 16,95% nel quinquennio che va dall’11 giugno 2006 al 17 maggio 2011.
La pressione fiscale dal 1992 ad oggi è oscillata dal 40,6% al 42,6%, raggiunto con l’ultimo Governo Berlusconi .
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