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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

giovedì 21 giugno 2012

Primarie a Roma, di Luigi Nieri


Oramai ci siamo. E’ il momento di decidere cosa fare a Roma. Un colpevole ritardo sarebbe grave e imperdonabile. Alemanno ha governato male. Ha messo in piedi un progetto politico che ha mixato incapacità, chiacchiere e post-fascismo. Si è circondato di amici e commilitoni incompetenti.
Detto questo, ora tocca alla sinistra e tocca a Sel essere il motore del cambiamento.


Con il Pd a Roma si sono realizzate imprese importanti, ma su molte questioni ci siamo trovati addirittura su fronti contrapposti: penso a molte scelte sull’urbanistica, sui diritti civili, sul lavoro.
Almeno quattro sono le grandi questioni su cui è necessaria una svolta radicale a sinistra: nuove regole della mobilità che rimettano al centro la persona e non l’automobile; protezione e promozione di una politica di tutela dei beni pubblici, contro ogni forma di privatizzazione, a partire dall’acqua; nuovo welfare inclusivo e universale che non abbia paura della immigrazione e dell’orientamento sessuale ma anzi li valorizzi e che ridefinisca la sicurezza come un ambito di coesione sociale e non di ordine pubblico; lotta senza fine agli abusi edilizi, alla cementificazione, all’inquinamento.
Per fare queste cose a Cagliari con Zedda, a Milano con Pisapia, a Rieti con Petrangeli, a Genova con Doria e prima di tutti in Puglia con Nichi non ci siamo affidati mani e piedi al Pd, ma abbiamo messo al centro sin dalle primarie nostre candidature. Abbiamo scelto nostri autorevoli candidati e abbiamo vinto le primarie.
Siamo andati a pescare dentro l’elettorato del Partito democratico e siamo risultati vincitori. Dove non l’abbiamo fatto e ci siamo affidati al Pd abbiamo perso e male (vedi Napoli e Palermo). Sel si è finora caratterizzata come forza politica capace di esprimere una classe dirigente affidabile e di qualità. Non c’è quindi ragione per non chiedere ad alta voce le primarie per scegliere il candidato sindaco a Roma.
Non c’è ragione perché si rinunci a presentare o appoggiare una candidatura che venga dal mondo largo della sinistra, dalle organizzazioni sociali, dai movimenti e non dal Pd. Non c’è ragione logica perché Sel sostenga alle primarie il candidato del Pd. In ogni caso, se lo farà sarà difficile poi spiegare ai cittadini e alle cittadine romane in cosa sia diversa Sel dal Pd quando dovranno esprimersi nel chiuso dell’urna elettorale.

 L’intervento  di Luigi Nieri interpreta  lo stato d’animo di tanti iscritti a SEL,  di donne e uomini di movimenti, di associazioni, di professioni che si assumono a diverso titolo responsabilità nella città.  Aver subito l’amministrazione di destra non ci ha fatto dimenticare  i peccati e le carenze  del centro sinistra che Luigi ha citato. Ricominciamo di là e non rinunciamo ad esprimere un  candidato ed  un   programma su ambiente, edilizia, mobilità, servizi.
Si tratta di difendere  la nostra identità e di dare un contributo di valore  ad un’eventuale alleanza    con il PD.

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