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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

lunedì 26 novembre 2012

Risultati delle primarie del centro sinistra

Bersani al 44,9 per cento con 1.393.990 voti, Renzi al 35,5 per cento con 1.103.790 voti, Nichi Vendola è al 15,6 per cento con 485.158, seguito da Laura Puppato con il 2,6 e 80.600 voti. Infine, Bruno Tabacci con l'1,4% e 44.030 voti.
I votanti sono stati 3.107.658: un ottimo risultato anche se non sono i quattro milioni auspicati da qualcuno. Bersani guarda ai voti di Vendola, preziosi per il segretario. «Abbiamo lavorato con Vendola per parecchio tempo per costruire la carta Italia Bene comune che fissa i paletti programmatici. Non stiamo aprendo tavoli e tavolini, non stiamo facendo bilancini», ha detto Bersani alla conferenza stampa del giorno dopo le primarie. «Ci sono degli evidenti punti di assonanza e convergenza con Vendola, per esempio su scuola, centralità del lavoro, tema della precarietà e della diversità di genere. Sono cose precise su cui c'è convergenza. Si parla di politica, non stiamo facendo bilancini o Cencelli».
L'analisi di Vendola. Per il leader di Sel, il risultato raggiunto ieri è buono. Poco meno del 16%, ma nelle grandi città supera il 20. La lettera "virtuale" indirizzata a Bersani viene affidata ai giornalisti, "più veloci delle Poste", e contiene precisi paletti. Per convincere gli elettori che ieri hanno votato per lui, Vendola vuole da Bersani risposte chiare su diritti, "sull'austerità che sta strangolando l'Europa", chiede che venga data voce "al mondo del lavoro che sta crepando e ai giovani che sono intrappolati nella gabbia della precarietà, vuole risposte sui diritti civili e cittadinanza. Nessun "mercato", quindi, ma aspettative di risposte che "diano profumo di sinistra". Con l'avvertimento che "se la carta d'intenti che io rispetto diventasse carta straccia, allora liberi tutti".
Un giorno storico
«E' un giorno storico, il centrosinistra ritrova il suo popolo - ha commentato il governatore della Puglia - Il dato della partecipazione dice che non c'è rifiuto della politica, bensì c'è richiesta di farla incontrare con la vita, il lavoro, la crisi. Il centrosinistra ha il dovere di rimettere in piedi una speranza per questo Paese. Faccio i complimenti a Bersani e a Renzi. Sono andato a mani nude contro due giganti. Ma era una partita utile combattere e giocare».
«Abbiamo introdotto dentro questa contesa temi che fannno bene al centrosinistra e che spero vengano portati avanti. Sel darà indicazione ai suoi elettori di votare al ballottaggio per le primarie solo se il leader del Pd si impegnerà a rispettare l'agenda e i programmi del centrosinistra. Se invece gli impegni sottoscritti per le primarie diventano carta straccia, saremmo liberi tutti».

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