sabato 6 febbraio 2010
Roma XVI dichiara l'acqua un bene pubblico inalienabile
Il Consiglio del Municipio Roma XVI, ha approvato a maggioranza assoluta una Delibera, la prima a Roma, che impegna il Comune ad esprimersi sulla modifica del proprio Statuto, al fine di “dichiarare l'acqua un bene pubblico inalienabile".
Il PDL e l'UDC si sono invece espressi a favore di un servizio idrico che abbia le caratteristiche di rilevanza economica e quindi gestito da interessi privati, attraverso S.p.A.
La frase discriminante era la seguente: "riconoscere che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli artt. 31 e 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000;"
E' evidente che una Società S.p.A. deve prima di tutto tutelare gli interessi degli azionisti e quindi deve fare profitto; questo come ben sappiamo significa diminuire i costi (personale, manutenzione), aumentare i prezzi, e aumentare la produzione (paradossalmente questo significherebbe un incentivo all'aumento di consumo di acqua, quando invece bisogna procedere nel senso opposto del risparmio).
Dovremo, nel prossimo futuro continuare a sostenere questa delibera nei confronti del Comune di Roma, perche' non c'è garanzia che il Comune voglia prenderla in considerazione. (di Claudio Giambelli)
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