
Lentamente, ma inesorabilmente, sta emergendo, anche a livello giudiziario, la verità su quelle giornate di «macelleria cilena» nelle quali sono stati massacrati, nel luglio 2001, non solo corpi, ma anche anime, speranze e utopie. Giornate che non si possono, e non si debbono dimenticare, finché, su quanto accaduto in quelle giornate buie per la nostra democrazia, non sarà fatta verità e giustizia. Quella verità che il centrodestra (e purtroppo non solo il centrodestra) ha voluto negare, anche impedendo quella Commissione Parlamentare d’inchiesta che avrebbe potuto accertare le responsabilità, anche politiche, di chi aveva dolosamente gestito l’ordine pubblico contro il movimento e contro chi manifestava per un mondo migliore, senza guerre, senza povertà, senza discriminazioni. Leggi l'articolo sul Manifesto del 18 giugno
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