
Il berlusconismo è alle corde non solo per le sconfitte elettorali, ma perché queste dimostrano la comparsa alle porte della storia di un racconto di un’Italia che sembrava dimenticata nelle falde del ciarpame visto nei palazzi in questi grigi anni.

E’ l’Italia più bella, quella dei giovani tornati alla politica, delle donne e degli uomini che hanno visto in Giuliano Pisapia, Luigi De Magistris, Massimo Zedda, per citarne alcuni, i simboli di una liberazione collettiva e partecipata da una classe dirigente incapace e prepotente.

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