
Avanza sempre di più la suggestione di sostituire la democrazia con la tecnocrazia, viste le prove pessime di tanta parte delle classi dirigenti. E poi, l’antipolitica non è un’alternativa, è un illusione, una scorciatoia.
Bisogna evitare che la politica continui a rincorrere formule magiche e a fare discorsi moralistici. Dobbiamo andare alla radice e capire che siamo dentro gli effetti di una frantumazione della vita pubblica, abitata com’è solo da piccoli interessi parziali. Credo che abbiamo bisogno di darci nuove indicazioni e nuove regole............
In un Paese che è stato per decenni fortemente politicizzato, dotato di grandi partiti di massa che erano anche straordinari educatori, oggi c’è l’esodo dalla politica. E’ questo il vulnus: la democrazia dei partiti non è stata soltanto tangenti e corruzione, questa è una visione caricaturale ed è una menzogna pericolosa. I partiti di massa hanno costruito un processo di incivilimento della società, hanno innervato le classi sociali di riferimenti culturali e hanno socializzato le cassette degli attrezzi con cui analizzare il mondo. Ora, improvvisamente, quei luoghi collettivi stanno sparendo.
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