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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

sabato 31 marzo 2012

Quale legge elettorale ? dal Porcellum alla "vaccata" ?

 "Cambiare il Porcellum è prioritario, ma questo non vuol dire acconsentire a qualsiasi legge elettorale, cancellare una cosa cattiva per accettarne una pessima". Così Rosy Bindi, presidente dell'assemblea del Pd, commenta le bozze di riforma della legge elettorale che circolano dopo l'incontro di martedì tra Alfano, Casini e Bersani. "Questo accordo se resta così espropria i cittadini - prosegue Bindi - che non sceglieranno i parlamentari e non voteranno per la coalizione: è la tomba del bipolarismo e non darà stabilità al Governo del Paese". 
«Non vorrei che puntando a Berlino ci ritrovassimo a Weimar» ovvero «alla ingovernabilità», ha avvertito Rosy Bindi, che da tempo attacca   quella parte del PD  che tifa per il sistema tedesco. Questa ipotesi di riforma - ha denunciato  Bindi - chiede all'elettore di votare il partito non la coalizione: si torna ai partiti con mani libere in un momento di crisi enorme della vita dei partiti  e  si mette a rischio il bipolarismo, perché non essendoci da noi grandissimi partiti,   il bipolarismo o è di coalizione o non è». Con la Bindi si schiera  Arturo Parisi che parla di  tradimento  della linea del Pd, e per il quale la bozza Violante «espropria i cittadini che non sceglieranno i parlamentari, non voteranno per la coalizione: è la tomba del bipolarismo e non darà stabilità al governo del Paese».
Vendola: E' la difesa del trasformismo - La riforma elettorale rischia di mettere in crisi anche i rapporti del Pd con gli alleati della sinistra. Cosa che per alcuni nel partito non è necessariamente un danno. Da un lato infatti c'è Antonio Di Pietro che definisce l'intesa una «vaccata» e minaccia già il referendum abrogativo. Dall'altro Nichi Vendola denuncia che «chi scrive questo mescolamento di sistema tedesco e spagnolo sembra abbia a cuore solo la salvaguardia del diritto al trasformismo di una classe dirigente».

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