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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

sabato 31 marzo 2012

Manifestazione contro l'ecomostro di via Innocenzo X

C'è un ufficio vendite, ma nessuno sa cosa si costruisce
Il  31 Marzo 2012   un gruppo di cittadini residenti nel quartiere di Monteverde si è dato appuntamento a Via Innocenzo X, angolo Via Fonteiana, per un'azione di sensibilizzazione di opinione pubblica e istituzioni.

Nonni, mamme e bambini hanno dato vita a un Flash Mob esponendo cartelli di protesta contro il progetto denominato “Verde Pamphili” : un vero e proprio ecomostro la cui realizzazione è prevista all’interno del complesso ex Fleming, in ViaInnocenzo X°, 21. 
Negli ultimi otto mesi il Comitato Innocenzo X –Pamphili ha sottoposto alle autorità competenti numerose raccolte firme. Dopo molti incontri e proteste il sito Verde Pamphili (che pubblicizzava la costruzione di un edificio a ferro di cavallo di ben 7 piani) fu oscurato verso dicembre e la soprintendenza al comune di Roma espresse parere contrario,richiamandosi alla carta della qualità urbana, sulla possibilità di demolire e ricostruire il palazzo in questione. Seguì a breve una nota con tanto di timbro e firma dell’Assessore all’Urbanistica Corsini, nella quale si prendeva atto della reiezione operata dalla Soprintendenza.
Ciò nonostante, nell'ultima settimana sono iniziati massicci lavori di demolizione, anche se, dalle ultime notizie, la Dia presentata dalla ditta è stata rigettata ben due volte. 


Ancora oggi è presente un ufficio vendite, anche se non è dato sapere cosa la ditta intenda costruire.

 Il cantiere oggi è chiuso, ma i cittadini sonopreoccupati che l'abuso sia portato avanti.Oggi centinaia di cittadini si sono uniti al gruppo di dimostranti, che sonostati raggiunti anche dal Presidente del Municipio Roma XVI Fabio Bellini edall'Assessore ai lavori pubblici del Municipio XVI Roberto Baldetti.
Ricordiamo che il Comitato Innocenzo X – Pamphili non si è mai battuto per la non costruzione di questo complesso residenziale, bensì per il  rispetto delle regole e per l’eventuale realizzazioni delle varianti che avessero come obiettivo la tutela dei vincoli paesaggistici e dell’impatto ambientale che una grande costruzione come questa andrebbe inevitabilmente su tutto il quadrante di zona.

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