Un finimondo. Il primo a mettere le carte in tavola è stato Giorgio Airaudo, ex sindacalista Fiom candidato con Sel. “Se avremo i voti per governare dovremo stringere un accordo con Fiat come accaduto in Russia, Serbia, Brasile e Usa”. Marchionne è avvisato.
E poi "su Cassino non si sa nulla e l'Irisbus e Termini Imerese vengono chiusi"
Commenta Maurizio Landini, segretario della FIOM:
" Ieri a Pomigliano la Fiat ha fatto firmare un accordo in cui si dice che chi è in cassa integrazione non potrà tornare a lavorare per eccedenza di organico. Oggi siamo in presenza di un annuncio di cassa integrazione straordinaria senza dire che ne sarà tra due anni. Siamo di fronte a un ridimensionamento occupazionale con la testa sempre più spostata verso gli Stati Uniti. Non ci dicono che fine farà la Punto, ma si annunciano nuovi modelli di cui non si conosce la portata del mercato. Siamo preoccupati perché leggiamo i fatti. Monti a Melfi ha dato la benedizione alla riduzione della presenza della Fiat nel nostro Paese."
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