
Un programma prudente quello di Monti: fedeltà ai vincoli europei, continuità con le manovre fatte da Tremonti nel 2011, tassazione della proprietà (e reintroduzione dell’ICI).
Nessuna parola su: ambiente,impoverimento del paese, crescenti diseguaglianze; parole ambigue su pensioni e mercato del lavoro; un programma liberista ed anche vago.
Rigore nella spesa pubblica. A questo punto si potrebbe fare qualche osservazione: come mai di ridurre la spesa militare e quella per le grandi opere non c’è traccia nel suo discorso? Spendere 15 miliardi per 131 caccia bombardieri non è proprio una scelta coerente.
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