sabato 26 novembre 2011
Strumenti per capire la crisi economica
Come salvare il bilancio dello Stato e perché farlo il prima possibile
Nel corso dell’ultimo anno, il debito pubblico italiano ha toccato il suo picco storico, e così ha fatto la montagna di interessi che lo Stato deve agli investitori internazionali. Una situazione insostenibile, che oggi più che mai mette in pericolo la tenuta stessa del sistema economico nazionale -a rischio default-, e con questo il benessere di tutti i cittadini.
Questo libro -breve ed esaustivo- spiega che tuttavia è possibile riportare il debito pubblico a un livello “sostenibile”, come impongono il buon senso e gli accordi internazionali. L’autore analizza le possibili soluzioni: servono lotta all’evasione, una riforma del fisco che garantisca giustizia per tutti i cittadini e una decisa opposizione alla speculazione finanziaria.
Ma soprattutto un modo nuovo di pensare la politica e il sistema economico, non per ragioni “elettorali” -delle quali il debito pubblico è stato più volte strumento- ma per guardare al futuro con fiducia.
Alessandro Volpi è docente di Storia contemporanea e di Geografia politica ed economica della Facoltà di Scienze politiche dell’università di Pisa. Dal 2008 è assessore al Bilancio, alle Finanze e al Patrimonio del Comune di Massa. Per Altreconomia ha pubblicato “Mappamondo postglobale” (2006).
Edizioni AltrEconomia pag. 120 - 13 euro
Nel corso dell’ultimo anno, il debito pubblico italiano ha toccato il suo picco storico, e così ha fatto la montagna di interessi che lo Stato deve agli investitori internazionali. Una situazione insostenibile, che oggi più che mai mette in pericolo la tenuta stessa del sistema economico nazionale -a rischio default-, e con questo il benessere di tutti i cittadini.
Questo libro -breve ed esaustivo- spiega che tuttavia è possibile riportare il debito pubblico a un livello “sostenibile”, come impongono il buon senso e gli accordi internazionali. L’autore analizza le possibili soluzioni: servono lotta all’evasione, una riforma del fisco che garantisca giustizia per tutti i cittadini e una decisa opposizione alla speculazione finanziaria.
Ma soprattutto un modo nuovo di pensare la politica e il sistema economico, non per ragioni “elettorali” -delle quali il debito pubblico è stato più volte strumento- ma per guardare al futuro con fiducia.
Alessandro Volpi è docente di Storia contemporanea e di Geografia politica ed economica della Facoltà di Scienze politiche dell’università di Pisa. Dal 2008 è assessore al Bilancio, alle Finanze e al Patrimonio del Comune di Massa. Per Altreconomia ha pubblicato “Mappamondo postglobale” (2006).
Edizioni AltrEconomia pag. 120 - 13 euro
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