lunedì 7 novembre 2011
Libia, la “guerra giusta” della Nato
La guerra in Libia, dapprima motivata con la tutela dei civili e poi in sostegno ai ribelli, ha avuto come conclusione gli scempi compiuti su Gheddafi ed i suoi figli.
L’intervento internazionale ha usato in modo strumentale la protezione dei civili per legittimare la guerra; le forze armate italiane hanno agito al di fuori del mandato delle Nazioni Unite ed al di fuori della Costituzione.
Adesso si apre per la Libia un capitolo pieno di rischi e la possibilità di un conflitto tra le varie tribù è elevato. L’annuncio di elezioni nel giro di pochi mesi è velleitario, vista l’assenza di una società civile organizzata, ed è possibile che si trasformi in un processo che poco ha a che fare con la democrazia; è grave la proposta dei vincitori di governare il paese con la Sharia, la legge islamica.
L’Italia chieda che le Nazioni Unite verifichino i crimini contro l’umanità compiuti dalle parti in conflitto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento