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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

martedì 6 dicembre 2011

Una chiara analisi delle misure "anti-crisi"



Misure anti-crisi: CGIL, 12 dicembre sciopero generale, al via presidi in tutta Italia

Mi sarei aspettato, per una volta, che a pagare fossero coloro che mai o poco hanno pagato nella loro vita. In che modo? Patrimoniale sulle grandi proprietà. Lotta all'evasione fiscale con la collaborazione tra comuni, Agenzia delle Entrate, Ministero dell'Economia, Guardia di Finanza attraverso l'incrocio di tutti i dati in loro possesso. Tassazione sulle transazioni finanziarie almeno al 23 per cento, che è quello che paga un precario con 800 e uro al mese. Eliminazione degli sprechi e dei privilegi.
Tutto questo non c'è.

C'è solo un pacato e leggero accenno di possibile equità: con, a esempio la tassa sulle imbarcazioni di lusso o gli elicotteri privati. A pagare i costi della crisi saranno i ceti medio-bassi, i pensionati, la piccola e media impresa, il mondo dell'artigianato e del commercio. Pagheranno due volte: da una parte posticipando l'età di uscita dal lavoro a fronte di pensioni sempre più magre, pagando più cara la benzina, sopportando l'aumento delle imposte comunali e regionali reso indispensabile dai tagli agli enti locali.
Dall'altra i cittadini pagheranno in termini di minori servizi erogati dai Comuni: scuola, servizi sociali, trasporto pubblico, cultura, sicurezza del territorio, manutenzione di strade, marciapiedi ed edifici pubblici, sport. Non è possibile chiedere lacrime e sangue a chi non ha più nulla da piangere ed è già anemico.
Massimo Zedda, sindaco di Cagliari.

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