http://selroma12.blogspot.it/
Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

martedì 29 ottobre 2013

 Questo blog è stato dismesso anche per il cambio da 16 a 12  del numero del municipio e sostituito da:

http://sinistraroma12.blogspot.it/
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martedì 8 ottobre 2013

Il destino di Sel non è il Pd

Il leader di Sinistra ecologia e libertà (Sel), Nichi Vendola, intervistato dal Manifesto ha preso le distanze dal Partito democratico (Pd): «Il Pd non è il destino di Sel. Può essere un alleato qualora ce ne siano le condizioni. E le condizioni non sono quelle vergognose di un'alleanza in continuità con le politiche del governo Monti. Facendo anche la scenetta ipocrita di contestarle nei dibattiti pubblici: oggi non se ne trova uno, nel Pd, che difenda la legge Fornero».
PARTIAMO DA AGENDA DELLA REALTÀ - Vendola ha continuato:   «Faremo un'opposizione ancora più determinata a questo governo. Non scimmiottiamo le pratiche teatrali e populiste sul modello dei 5 stelle. Ma questo non può significare deragliare dal binario dell'opposizione. Essere sinistra di governo è una grande sfida. Perché finora ha significato essere la sinistra delle compatibilità, qualche volta della resa. Partiamo dall'agenda della realtà».
Quanto all'incontro con Matteo Renzi, il governatore della Puglia ha spiegato: «Gli ho chiesto di non rendere la discussione una compilazione di proposte shock. Abbiamo bisogno di confrontarci su una visione».
PD HA PRESO IN DOTE BERLUSCONISMO - Sulle ultime vicende del Cavaliere, il leader di Sel ha commentato: «Il politichese solleva solo cortine fumogene. Si è tentato di separare Berlusconi dal berlusconismo costruendo una mitizzazione negativa tutta legata alla persona, piuttosto che un'analisi critica dell'intero ciclo culturale. Con un esito paradossale: che il viale del tramonto del Cavaliere si compie con Berlusconi che lascia in dote al centrosinistra il berlusconismo».
SINISTRA NON CONIUGA SPERANZA CON CONCRETEZZA- Vendola ha concluso: «Da quanti anni il centrosinistra fa il tifo per il migliore del centrodestra, da Fini in poi, e cerchiamo di migliorare il centrodestra? Lo sguardo non mai è sul perché il centrosinistra perde le partite fondamentali in tutta Europa. Questo riformismo gira a vuoto perché gli manca la capacità di coniugare la speranza con scelte concrete».

lunedì 7 ottobre 2013

Circolo SEL Roma 12 ex 16: iniziative della settimana

Questo blog è in via di dismissione: è stato sostituito da http://selroma12.blogspot.it/
Iniziative della settimana
1) Il sindaco Ignazio Marino incontrerà i cittadini martedì 15 ottobre in occasione della chiusura della discarica di Malagrotta, alle 17.30 nel piazzale all’incrocio di via della Pisana e via di Malagrotta.
2) "SE La sinistra" ... martedì 8 ottobre alle 18 al circolo di Testaccio in via Nicola Zabaglia 24 assemblea con i deputati di SEL Airaudo (Fiom) e Marcon (Sbilanciamoci).
Dalla crisi del governo Letta potrebbe nascere un nuovo quadro politico. Ma la nostra attenzione deve essere rivolta, prima di tutto e indipendentemente dagli sviluppi della situazione o dal congresso del PD, alla crisi sociale ed economica che tutti i giorni colpisce la vita di milioni di cittadini ed ai quali è necessario dare urgenti risposte.
3)sabato 12 ottobre, piazza della Repubblica h. 14: manifestazione nazionale per la Costituzione promossa da Landini, Rodotà ed altri.
La dignità delle persone, la giustizia sociale e la solidarietà verso i deboli e gli emarginati, la legalità e l’abolizione dei privilegi, l’equità nella distribuzione dei pesi e dei sacrifici imposti dalla crisi economica, la speranza di libertà, lavoro e cultura per le giovani generazioni, la giustizia e la democrazia in Europa, la pace: questa sta nella nostra costituzione.
4) sabato 12 ottobre, Castel di Guido, h. 16,30, sarà inaugurata la TARGA DELLA MEMORIA per ricordare gli internati del campo di lavoro istituito dal fascismo tra il 1942 ed il 1943.
5) Tessera SEL 2013: va rinnovata entro il 15 ottobre per poter partecipare al congresso. Potete farlo (a 15 €)direttamente sul sito https://www.sinistraecologialiberta.it/tesseramento2013/ aderendo al circolo Fabrizio Giovenale- Municipio Roma 12 ex 16.

mercoledì 29 maggio 2013

Elezioni amministrative 2013: buoni i risultati di SEL

Sel viene premiata per aver tenuto la linea “no al Pdl” in Parlamento e per essere rimasta, nonostante le delusioni, nello schieramento del centrosinistra col Pd negli enti locali, dove non c’è il pasticcio del Senato a spingere al “governo delle larghe intese”.
Dichiarazioni di Nichi Vendola
– “Le elezioni amministrative mettono in campo la qualità del personale politico, l’identikit del sindaco ideale e chiedono alla politica di planare sulla terra della concretezza.
- “L'astensionismo è un dato clamoroso che segnala il profondo disincanto nei confronti dei partiti e su cui tutti dobbiamo riflettere. Ma quelli che dicono che ha vinto il governo delle larghe intese dicono una cosa paradossale: una parte degli elettori si è astenuta proprio perché ha visto governare insieme due coalizioni contrapposte.”
Roma, elezioni comunali: candidati di SEL che hanno raccolto più voti:
1 Gemma Azuni 5.430
2 Luigi Nieri 4.810
3 Gianluca Peciola 4.338
4 Andrea Alzetta 1.728
5 Imma Battaglia 1.220
6 Susanna Marietti 1.008
7 Annam. Cesaretti 1.004
Municipio 12 (ex 16) - Risultati elezioni comunali
Ignazio Marino 29.358 46,53 %
Partito democratico 15.383 29,50 %
Sinistra ecol. liberta' 3.972 7,62 %
Centro democratico 700 1,34 %
Lista civica marino 4.086 7,84 %
Movimento 5 stelle 6.040 11,58 %
Sandro Medici sindaco 1.558 2,47 %
Repubblica romana 465 0,89 %
Rifondazione comunista 587 1,13 %
Risultati elezioni Municipio 12 (ex 16)
Maltese presidente 30.903 50,17 %
Partito democratico 15.894 29,23 %
Lista Marino sindaco 5.797 10,66 %
Sinistra Ecol. Libertà 4.467 8,21 %

domenica 28 aprile 2013

Dal comunicato dei dissidenti PD

Pd, il dietrofront dei "dissidenti"
"Ok a fiducia per governo Letta"
Puppato: "Votiamo sì, non c'era altra scelta"
Puppato, Gozi e Zampa - che avevano manifestato perplessità verso un esecutivo col Pdl - hanno espresso il loro appoggio al nuovo premier, chiedendo che vengano realizzate riforme importanti. Civati smentisce di aver firmato: "Deciderò solo domani, dopo aver parlato con i colleghi"
......vogliamo realizzare una democrazia maggioritaria attraverso un parlamento monocamerale; una democrazia che funzioni, capace di decidere in modo legittimo e rapido, anche modificando i regolamenti parlamentari; e vogliamo una legge elettorale maggioritaria che restituisca ai cittadini la capacità di scegliere i propri eletti e di chiedere conto di quello che fanno attraverso collegi uninominali.
Vogliamo che il nuovo governo risponda all'emergenza sociale, dei troppi giovani senza lavoro e senza formazione che hanno già perso la fiducia nel nostro Paese, dei tantissimi lavoratori in cassa integrazione, di tutti gli esodati che attendono ancora una risposta, delle famiglie italiane che non riescono più ad arrivare a fine mese, delle imprese italiane che lottano e soffrono a causa di lentezze burocratiche, di regole astruse e del penalizzante sistema della corruzione, dell' assenza di una vera politica industriale rivolta ad un futuro finalmente verde e sostenibile.
Vogliamo una vera politica economica e sociale che rompa con i tagli lineari e con il rigore cieco e controproducente. Lo abbiamo visto anche nell'ultimo anno: troppa austerità uccide. Dovremo cioè finalmente avviare una nuova politica di crescita cominciando a dare concreta attuazione a quel Piano per la crescita e l'occupazione deciso un anno fa e mai avviato. Gli italiani hanno compiuto sforzi e sacrifici senza precedenti per ritrovare la stabilità. Ora sta a noi agire con vera coerenza e pieno rispetto di questi sforzi, avviando con decisione vere politiche di sviluppo su scala nazionale e soprattutto su scala europea.
Pippo Civati (? ha smentito), Sandro Gozi, Laura Puppato, Sandra Zampa
Link per leggere l'intero documento

sabato 27 aprile 2013

Ecco il governissimo.....

Ce l'hanno fatta. Alfano che giura insieme a Fassina, la Bonino che sorride nella foto di rito con Quagliariello, Lupi e Franceschini che collaborano in consiglio dei ministri. Renzi, D'Alema e Berlusconi che benedicono l'operazione. Torna in mente il monito di Nanni Moretti a Piazza Navona, sono passati 12 anni ma sembra ieri.
Chi tra questi ministri avrà coraggio di fare la legge sul conflitto di interessi, sulle frequenze televisive, sulla RAI, sugli esodati, per la patrimoniale, il reddito garantito e la difesa del lavoro, il ripristino dell'art. 18 e dello statuto dei lavoratori, i diritti civili, il welfare, la scuola e la sanità pubblica, la riduzione delle spese militari con il ritiro dai teatri di guerra e degli F35, il rilancio dell'edilizia sulla ricostruzione di scuole ed edifici pubblici, blocco delle opere inutilmente costose come la TAV e il Ponte sullo stretto ? (Franco Moretti tramite Ileana Piazzoni)
Beatrice Lorenzin, da attivista di Forza Italia a ministro della sanità !
nata a Roma, il 14 ottobre 1971
Titolo di studio: diploma di liceo classico
Nell'indignazione totale, nessuno parla della questione della sanità, il cui ministro designato è Beatrice Lorenzin. E QUALCOSINA mi dice che ciò potrebbe portare ulteriori tagli al SSN, ormai in ginocchio da anni, le cui asl sono già state più volte commissariate.
La cura non è più un diritto. Ammalarsi, neppure.
Nichi Vendola presidente di SEL, replica agli attacchi nei suoi confronti sia da parte giornali che da esponenti del Pd.
«Non nutro - dice il leader di Sel - nessun sentimento di odio nei confronti del leader del PdL, ma penso onestamente che la politica non possa tradire una così grande attesa di cambiamento per sottoporre all'Italia l'ennesima stagione di trasformismo ed emergenzialismo. Se il dissenso, quale quello che io esprimo, viene considerato pericoloso e degno di censura morale, se si considera lecito praticare la denigrazione di chi non si piega, vuol dire che siamo ad un punto critico della vicenda italiana»
«Chiedo ai dirigenti del Pd un atto di responsabilità: si eviti la campagna di sospetti, di bugie, di offese. Io non ho inteso minimamente lucrare sulla crisi del partito democratico. Mi sono espresso a nome di Sel per una opposizione costruttiva e responsabile, il mio partito non è mai venuto meno alla parola data«.
»Allora - conclude Vendola - è utile mantenere la dialettica politica nei limiti della civiltà, senza mai mancare di rispetto alla verità, senza ledere la dignità di chi è stato alleato».

venerdì 26 aprile 2013

Sel incontra Letta e dice no: Larghe intese risposta sbagliata al paese

Nel giorno del 25 aprile, Nichi Vendola respinge il paragone tra le larghe intese che potrebbero sostenere un possibile governo guidato da Enrico Letta e quelle che animarono il comitato di liberazione nazionale.
“Il Cln era un luogo in cui convivevano diversità straordinariamente lontane e per certi versi inconciliabili. Solo un soggetto non c’era: i fascisti”, dice il leader di Sel rispondendo a un cronista. “Ecco, se avessimo dovuto ispirarci a quella esperienza- osserva Vendola- erano altri gli alleati da cercare visto che il nostro tema è uscire dal ciclo del berlusconismo”. Com’è noto, il 25 aprile 1945 l’esecutivo del comitato di liberazione nazionale dell’alta Italia proclamò ufficialmente l’insurrezione contro l’occupazione nazifascisti.
25 aprile a Milano: Pisapia con Vendola.
“Noi abbiamo da poche ore festeggiato la vittoria nelle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia. Speriamo fra qualche giorno di festeggiare la vittoria del centrosinistra nella capitale e negli altri enti in cui c’è il voto. Il centrosinistra è un blocco che dà speranza. Globalmente il centrosinistra è un campo di macerie. Siamo impegnati a ricostruire il campo del centrosinistra, non a regredire verso una politica di testimonianza”.
Il leader di Sel insieme al capogruppo alla Camera Gennaro Migliore e la senatrice Loredana De Petris sono stati i primi ad incontrare Enrico Letta che intende chiudere le consultazioni con i partiti in giornata. Chiara la posizione di Sel. “Noi abbiamo stima e amicizia nei confronti di Letta, ma il recinto in cui si muove questo progetto e’ il contrario di quello delineato con ‘Italia Bene comune’, che voleva chiudere il ciclo ventennale del berlusconismo e aprirne uno nuovo, ma questa operazione e’ il contrario di quanto era scritto in quel documento”, ha dichiarato Vendola alla fine dell’incontro.
“Abbiamo indicato al presidente incaricato le priorita’ – ha aggiunto Vendola – che sono la crisi sociale, la condizione drammatica della scuola pubblica e la necessita’ di rinegoziare le politiche europee di austerita’. Abbiamo chiesto la riforma della politica, l’abolizione dei rimborsi elettorali e del Porcellum”. Secondo Vendola e’ possibile dare “una prova di responsabilita’ sulla riforma della legge elettorale: basta una semplice norma che cancelli questa legge e ripristini il Mattarellum”, ha ribadito.

sabato 20 aprile 2013

L'8 maggio cantiere per una sinistra di governo

È sotto gli occhi di tutti che stanno tessendo la tela delle larghe intese. Silvio Berlusconi è il vero vincitore. Si tratta di un'ipotesi sciagurata, il contrario di quello chiesto dal voto, la restaurazione e non il cambiamento. Noi non ci stiamo. Nichi Vendola
L'8 maggio a Roma convocheremo la prima assemblea di popolo per lanciare questo nuovo percorso, questo cantiere per una sinistra di governo, larga e popolare. Non abbiamo nessuna intenzione di tornare indietro, di resuscitare la Sinistra Arcobaleno o di relegarci in un minoritarismo testimoniale. Da ora siamo impegnati a ricostruire, ricostruire ricostruire.
Barca? Tutti coloro che dopo lo schianto del Pd sono interessati, sono benvenuti. Sel intende andare avanti per l'adesione al gruppo del Partito socialista europeo all'Europarlamento.
Nichi Vendola

Rodotà e Vendola sull'elezione del Capo dello stato

Video - intervista a Vendola
Ho letto che ci sono vertici del Pd irritati nei miei confronti perché non avrei mai detto che la mia candidatura non era di parte. Ma se c'è stato qualcosa cui hanno tenuto molto i parlamentari del M5S in questi giorni, è proprio dire che la mia non era una scelta interna, che non apparteneva alla loro parte politica. E' aperta a tutti, lo hanno spiegato più volte e molto bene. Per questo non l'ho sottolineato.
Leggendo queste cose che trasudano un po' ipocrisia la mia reazione è questa: ma come? Io sono un signore che loro conoscono molto bene da alcuni anni. Esistono molti strumenti oggi per tenersi in contatto: telefono, sms, e-mail. Se volevano un chiarimento, perché non li hanno usati?
In questi giorni non mi ha telefonato nessuno dal Pd. Perciò mi sono irritato. Perché vedo in questa vicenda una grande ipocrisia. Io ho lavorato tanti anni con quelle persone. Quando ha fatto loro comodo, il telefono è stato molto utilizzato.
Stefano Rodotà
Mi auguro che non si trascini anche il capo dello Stato in questo marasma. Noi ci aspettiamo una conferma da Napolitano del suo diniego a farsi trascinare in questo teatrino. Ci hanno fatto del male, ci hanno scorticati vivi, ora scelgano e lascino stare Napolitano. Riconfermare lui non vuol dire risolvere la crisi, ma trascinare anche lui nel marasma.
Se il Pd non converge su Rodotà Presidente della Repubblica, andrà incontro a un suicidio perfetto.
Nichi Vendola

mercoledì 17 aprile 2013

Il nuovo presidente, di Michele Serra

"Semplificando brutalmente (a volte è necessario): per la corsa al Quirinale la sinistra deve scegliere se accontentare Berlusconi oppure accontentare Cinque Stelle. Così richiede il tripolarismo imperfetto uscito dal voto. La prima scelta (accontentare Berlusconi) equivale a un suicidio politico non solo per la sinistra, ma per l’intero assetto politico repubblicano.
Sarebbe la fotografia di una vecchia classe di potere che si barrica nel Palazzo nella speranza di reggere ancora qualche mese o anno. La seconda (non scontentare Cinque Stelle) è ad alto rischio, perché le intenzioni e la natura stessa di quel movimento sono in parte imperscrutabili.
Ma lascerebbe aperto un varco verso quel “cambiamento” che lo stesso Bersani, giustamente, considera sinonimo di “responsabilità”: niente è più irresponsabile, nella presente situazione, che decidere di non cambiare nulla. So che è molto comodo sputare sentenze senza mettersi nei panni degli altri. Ma fossi Bersani non avrei dubbi.
A rischio di mettermi contro mezzo partito, accetterei di votare Rodotà o Gabanelli e sfiderei Grillo a trarne le conseguenze. La sinistra italiana ha quasi sempre scelto di rischiare poco, ed è rischiando poco che si è infiacchita e ha perduto molte battaglie. Qui il rischio è altissimo: ma la posta in gioco è cercare di venirne fuori da vivi, e finalmente con il vento in faccia."

domenica 14 aprile 2013

Nichi Vendola all'assemblea nazionale di SEL

Vendola ha sgonfiato le aspettative di chi pensava a un grande abbraccio o a un terremoto a sinistra. «Ho detto con una battuta che propongo lo scioglimento del Pd che significa aprire una discussione in cui tutti si mettano in gioco. Non bisogna guardare con ansia alle percentuali elettorali bensì alla possibilità di cambiare la società italiana».
Il leader di Sel ha parlato del manifesto politico di Fabrizio Barca: «Apprezzo molto», ha detto, «la sua esortazione ad aprire una discussione sul tema partito che è entrato in una crisi strutturale».
«L'Italia sta crepando, e gli amministratori pubblici sono diventati i curatori fallimentari», ha aggiunto Vendola , a commento degli ultimi dati sulla cassa integrazione a marzo.
«In realtà Grillo rischia di operare contro la domanda di cambiamento che ha voluto suscitare. Ed è su questo», ha detto, «che noi dobbiamo concentrare la nostra politica» Vendola si è rivolto quindi a Matteo Renzi: «A lui dico non vogliamo inseguire Grillo e nessun tipo di indulgenza verso ciò che non ci piace, ma la domanda del Movimento 5 stelle costituisce la base sulla quale ricostruire il Paese».
«BERLUSCONI? L'AUTORE DEL PIÙ GRANDE DISASTRO SOCIALE DEL PAESE» Vendola ha replicato anche a Berlusconi, che dal palco di Bari lo ha citato e preso in giro: «Non mi aspettavo elogi».
«Berlusconi è l'autore del più grande disastro sociale e culturale del Paese. Il dolore del Mezzogiorno è frutto delle politiche della classe berlusconiana dirigente più corrotta». «Berlusconi oggi scoprirà», ha aggiunto, «che la Puglia è diventata nel mondo un brand di qualità».
BERSANI PENSA E FA CIÒ CHE DICE.
«Con il suo no ribadito al governissimo Bersani si conferma una persona seria, un protagonista della vita pubblica eccentrico che dice ciò che pensa e fa ciò che dice», ha detto Vendola. «Spero che tutti si accorgano per il bene dell'Italia che c'è una chance verso un governo non di sopravvivenza e delle nomenclature», ha aggiunto, «ma un governo che capisca le sofferenze del mondo del lavoro e che le nuove generazioni non hanno più tempo di aspettare».
Bersani, ha detto ancora il governatore pugliese, «è la principale garanzia sulla scena politica italiana che vive e cresce e che rappresenta un'opzione verso il cambiamento reale».
SUL QUIRINALE METODO BOLDRINI.
Il leader di Sel si è detto infine «contento di poter costruire con il Pd un percorso che ci porterà ad eleggere al Quirinale un custode della Costituzione e non un custode dei sogni proibiti della classe dirigente».
«Noi abbiamo il diritto-dovere di avanzare un nome seguendo l'impostazione che ha portato all'elezione di Grasso e Boldrini alla presidenza di Senato e Camera. Dobbiamo dare un messaggio forte al Paese - dice - e no alle oligarchie».

martedì 9 aprile 2013

13 aprile h. 9,30: arriva la misticanza

L'orto sociale è un esperimento di orto collettivo che si propone come obbiettivo diffondere un diverso rapporto con il cibo collegandolo a stili di vita che abbiano come principio un'economia basata sull'auto produzione e il micro reddito,utilizzando il circuito dei soci come comunità che interagisce ,scambia , propone prodotti e produttori. Gli ortaggi del nostro orto sono coltivati in modo naturale senza uso di concimi chimici e insetticidi. Usiamo l'alternanza delle coltivazioni come sistema di arricchimento del terreno,inoltre grazie alla vicinanza di prati incolti promiscui di insetti predatori e la coltivazione di misture di piante con capacità repellenti, non usiamo nessuna forma di pesticida.




ARRIVA LA MISTICANZA

Orto della Cooperativa "Il Parchetto",

Via di Villaverde 

Aranova (Fiumicino)

lunedì 8 aprile 2013

Ignazio Marino candidato a sindaco di Roma

 "Una bella vittoria di Roma bene comune. Oltre 100mila persone hanno creduto allo strumento delle primarie. Se i dati saranno confermati si tratta di una grande vittoria di Marino". Cosi' Luigi Nieri, membro della Presidenza nazionale Sel,  nella sede del comitato Marino. Originariamente candidato, Nieri si era ritirato dalle primarie per sostenere il senatore Pd. "Sostenere Marino - ha aggiunto- e' stata una scelta giusta per avere un candidato autorevole in grado di battere Alemanno".

domenica 7 aprile 2013

Manifestazione contro le discariche


SULLA MANIFESTAZIONE DI IERI CONTRO DISCARICHE E INCENERITORI.
Troppo lunga e con parecchia tensione: è difficile capire quello che è successo ieri ma tutto ciò viene da molto lontano; in Italia c'è un'estrema destra fascista che cerca sempre di rimediarsi una poltrona dal sindaco amico di turno o dal presidente amico di turno, un'estrema destra che ha messo persone nei consigli di amministrazione delle municipalizzate. Chiamiamoli inciuci con i poteri.
Dall'altra un'estrema sinistra che aveva organizzato la manifestazione di ieri. E' stata un pò troppo lunga la strada, ma mi è sembrata una manifestazione sincera che ha messo fuori le manipolazioni dei partiti, tutti compreso il 5 stelle.
Alberto Barbattini

venerdì 5 aprile 2013

Laura Boldrini sui suicidi di Civitanova Marche



Triplice suicidio a Civitanova Marche,  “Il grido contro le povertà non è raccolto”

"Le amministrazioni dicono di non aver risorse; le opere di volontariato gratuito non reggono l’impatto di cifre importanti. Se qualcuno si ritrova solo è la fine”

E’ una notizia sconvolgente quella che arriva da Civitanova, il segno della disperazione e della solitudine in cui la crisi può far sprofondare le persone. E’ una tragedia che colpisce l’intera comunità nazionale e che mi ferisce ancor più perché è avvenuta nella mia Regione, nelle Marche che per lungo tempo sono state modello di sviluppo, quello delle piccole imprese industriali e artigiane, da sempre motore della nostra economia. 

C’è un dato in più, che addolora e commuove in questo dramma: il fatto che Romeo Dionisi e Anna Maria Sopranzi avessero scelto per un senso di vergogna di non rivolgersi ai servizi sociali del Comune, benché invitati a farlo. E’ la prova di un devastante impatto psicologico che l’emergenza economica provoca nella vita di uomini e donne, e che troppo spesso non cogliamo dietro le statistiche di ogni giorno.

Il lavoro dignitoso deve tornare ad essere un diritto fondamentale della persone, come sancito dalla nostra Costituzione. E intanto questa crisi va accompagnata da misure di rilancio economico e da strumenti di protezione sociale. Domattina sarò a Civitanova per esprimere ai familiari delle vittime e alla comunità cittadina il mio dolore.
Laura Boldrini

giovedì 4 aprile 2013

Alle primarie del Municipio 16 votiamo Baldetti


Marino e Nieri a Tor Bella Monaca

Il tour delle periferie di Luigi Nieri con Ignazio Marino non si ferma. Stamattina sono stati a Tor Bella Monaca per incontrare i cittadini e, in particolare, i ragazzi diversamente abili del Centro di Integrazione Sociale. La Roma che verrà, dovrà ruotare intorno ai problemi di chi è più esposto alle difficoltà. La nostra Roma sarà la città dei servizi e dei diritti anche per i cittadini disabili. Primi impegni: abbattimento delle barriere architettoniche e regole severe per chi non rispetta o garantisce l'accessibilità per i diversamente abili.

domenica 31 marzo 2013

Porcellum per decreto, di Gad Lerner


Ottima idea, il governo abolisca il Porcellum per decreto

Ottima idea, il governo abolisca il Porcellum per decreto

Ottima l’idea riproposta oggi sul “Corriere della Sera” dal costituzionalista Michele Ainis (nella foto): il governo Monti, visto che Napolitano dà ragione a Grillo e lo conferma nella pienezza dei suoi poteri, abolisca per decreto-legge il Porcellum, ripristinando le regole elettorali precedenti (Mattarellum). Lo abbiamo chiesto invano con 1 milione e 200 mila firme per referendum nel 2011; lo ha chiesto di nuovo Beppe Grillo nei giorni scorsi, garantendo così il voto favorevole dei suoi M5S in Parlamento a un simile decreto. Voglio proprio vedere se adesso il Pd di Bersani (e di Renzi) si tirerebbe indietro come purtroppo ha fatto in passato, quando glielo chiedevano con insistenza Arturo Parisi e tanti altri fra noi.
Credo pochissimo nell’utilità delle Commissioni di Saggi istituite da Napolitano e formate solo da “maschi ultracinquantenni”, come ricorda oggi “L’Amaca” di Michele Serra. Al loro interno si distingue la coppia Violante & Quagliariello che aveva già fatto di tutto per evitare il ritorno al Mattarellum per via referendaria. Se dunque il governo Monti ha ancora il potere di agire per decreto, faccia oggi quel che avrebbe dovuto fare ieri: ci restituisca la legge elettorale di prima.


venerdì 29 marzo 2013

Forte Bravetta: documento dei giovani del centrosinistra del Municipio XVI

Il Forte Bravetta rappresenta una realtà storica per troppo tempo sottovalutata nella città di Roma. Costruito dopo la conquista di Roma da parte dei Savoia insieme ad altri 12 forti per proteggere la città dal ritorno dei Francesi, il Forte è tristemente noto soprattutto per i fatti accaduti durante il nazifascismo. Fra l’11 ottobre 1943 e il 3 giugno 1944 fu teatro delle esecuzioni ordinate dal Tribunale militare di Guerra germanico. Almeno 77 patrioti sono stati uccisi (tanti ne riporta la lapide da poco restaurata all’ingresso).
Il Forte, passato dal Demanio al Comune nel 2009, ancora non ha la rivalutazione che merita. Il Comitato Forte Bravetta, con il supporto del Municipio XVI, tra il 2009 e il 2011 ha portato avanti una battaglia per l’apertura del Parco. Ad oggi circa dieci ettari sono a disposizione della cittadinanza tutto il giorno. E’ una prima grande vittoria, ma il Forte merita molto di più.
Un’esigenza sentita soprattutto dai ragazzi del quartiere, che necessitano di spazi culturali e di aggregazione.
L’impegno dovrà essere di creare un progetto articolato per la graduale riqualificazione dell’area e dell’apertura del monumento.
- Sfruttare da subito gli spazi all’aperto (come la suggestiva Piazza d’Armi dove venivano fucilati i partigiani) per iniziative culturali tipo cinema all’aperto e letture
- Graduale riqualificazione dei caseggiati dei militari esterni al monumento aprendoli alle associazioni con sale convegni e una biblioteca. Ideale sarebbe creare una biblioteca di quartiere in cui poter raccogliere libri anche da parte del pubblico, per creare un vero luogo di aggregazione ed interscambio
- Iniziare a progettare da subito l’apertura di un Museo sulla Resistenza romana e contro la pena di morte all’interno del Forte.
Per noi il Forte rappresenta non solo uno spazio da rivalutare, ma una vera e propria sfida culturale: ridare identità ad un quartiere e ad una periferia che mancano di spazi di aggregazione e soprattutto consegnare una casa per il ricordo dei sacrifici di chi ci ha donato la libertà.
giovani pd e sel municipio xvi

giovedì 28 marzo 2013

Il sostegno di SEL ad Ignazio Marino

L'Assemblea provinciale di Roma di Sinistra Ecologia e Libertà ha deciso, a larghissima maggioranza, il sostegno a Ignazio Marino alle primarie per il Sindaco di Roma. Un ragionamento pienamente coerente con la linea politica che stiamo perseguendo da tempo, volto alla costruzione di un centro-sinistra di governo alternativo alle destre e al blocco di interessi che ha contraddistinto il modello di sviluppo degli ultimi venti anni di questo territorio.
Una scelta che ha trovato prima il punto di caduta su Zingaretti in Regione e ora su Marino per Roma. Una candidatura forte in grado di unire la coalizione intorno ai temi cari alla sinistra: questione etica, sobrietà e merito, diritti civili, innovazione tecnologica, consumo di suolo zero e conversione ecologica dell’economia.”
“Un ringraziamento va a Luigi Nieri per la decisione lungimirante di ritirarsi dalla competizione. Nieri ha saputo cogliere il punto politico che porta oggi Sel a convergere sulla candidatura di Marino.
L'assemblea ha voluto altresì rivolgere a Gemma Azuni l'invito a riconsiderare la sua candidatura alle primarie e scegliere di dare il suo contributo per rendere la candidatura di Marino ancora più forte e praticabili le istanze di cambiamento che caratterizzano l'iniziativa di Sel, contro ogni minoritarismo.

domenica 24 marzo 2013

Primarie: appello di Vendola a SEL di Roma

"Da questa difficile situazione sociale e politica si uscirà solo se riusciremo a fare tutti un passo in avanti. A chi ha sempre fatto politica con onestà, anteponendo l'interesse dei cittadini al proprio, come Nichi Vendola e Luigi Nieri, viene naturale cercare la soluzione giusta per provare a costruire un futuro diverso alle nostre città e al nostro Paese. Ora mettiamocela tutta!" Ileana Piazzoni
“Anche se la vita politica italiana è concentrata sulle fibrillazioni successive alle politiche, penso che si debba porre l’attenzione al più presto alle elezioni amministrative a Roma. Cinque anni fa la vittoria di Alemanno arrivò a sorpresa e mostrò l’inconsistenza del progetto di centrosinistra di allora. Oggi come allora, le elezioni a Roma sono decisive sia per il futuro di una città abbandonata dal suo Sindaco uscente, sia per un centrosinistra che deve dimostrare, in ogni sede, di essere l’unica forza in grado di governare con competenza, responsabilità e libertà da condizionamenti di gruppi di interesse economico”.
“Sel – prosegue Vendola – ha messo in campo dall’inizio figure ben rappresentative di queste istanze, mi riferisco in particolare a Luigi Nieri. In seguito è entrato nel dibattito politico delle Primarie Ignazio Marino, di cui ho seguito, questa mattina, con grande attenzione la presentazione del progetto per Roma. Ne ho apprezzato, in particolare, alcuni passaggi che ritengo coincidano con le idee che Sel ha per Roma.
Penso ai riferimenti alla trasparenza, alla partecipazione, alla semplificazione, alle periferie, al cemento zero, al Parco archeologico dei Fori imperiali, agli asili nido. Ha parlato di una città per i bambini e i giovani, ha illustrato il suo impegno in tema di diritti civili. Un progetto che delinea finalmente una città diversa da quella che, in questi anni, ha amministrato Alemanno. Credo che anche questo progetto rappresenti al meglio lo spirito della coalizione Italia Bene Comune: uno spirito costruttivo di collaborazione che guarda al bene comune di una città troppo importante per essere teatro di schermaglie politiciste.
La coalizione di centrosinistra deve agire nell’interesse delle cittadine e dei cittadini di Roma ed è per questo che io credo ci siano tutti gli spazi perché SEL possa appoggiare Ignazio Marino nella difficile sfida per riportare Roma dove merita. Con questo spirito – conclude Vendola – chiedo a Sel di Roma e a Luigi Nieri di mettersi a disposizione di un progetto più largo ed inclusivo capace di rappresentare al meglio la sostanza di Italia bene comune. Roma è troppo importante per disperdere energie preziose per la sua rinascita. Dobbiamo vincere a Roma e dobbiamo farlo insieme”.

giovedì 21 marzo 2013

Boldrini e Grasso si dimezzano lo stipendio

Pietro Grasso prenderà 9.300 euro netti,invece di 18.600 euro netti mensili, il 50%. Alcune voci, ritenute «irrinunciabili» dagli uffici parlamentari, non sono state abolite, ma altre voci sono state cancellate: via la diaria di soggiorno, 3.500 euro, via il rimborso forfettario delle spese generali, 1650 euro e le spese per l’esercizio di mandato, 4.180. Tutte cifre nette. Grasso rinuncia anche all’appartamento a Palazzo Giustiniani e a tre autisti. E ha dimezzato anche il budget per lo staff, da 1 milione e 500mila euro a 750mila annui. A Palazzo Madama il presidente Grasso eliminerà i rimborsi spese a forfait: saranno possibili solo quelli con ricevute giustificabili come spese istituzionali.
LE CIFRE PARLANO CHIARO
Anche Laura Boldrini in totale un importo netto mensile di 12.500 euro, cinquemila in meno (il 30%) dei precedenti 17.760 per l’indennità parlamentare (indicata per legge) e per la diaria di soggiorno (voce «irrinunciabile»). Il taglio sarà già del 50% sul rimborso spese per l’esercizio del mandato parlamentare: 1.845 euro rispetto a 3.690; altro taglio della metà all’indennità alla carica di presidente: 1.900 anziché 3.800.
Non solo, azzerate le spese di viaggio, niente rimborso delle spese telefoniche e rinuncia dell’alloggio di servizio a Montecitorio. Per lo staff e i collaboratori la cifra è scesa a 1 milione di euro lordi, da 1 milione 400mila euro. Già asciugata la «mazzetta» dei giornali: sul tavolo della neo presidente ogni mattina solo quattro quotidiani tutti stranieri, il resto è on line. Pranzo nel self service di Montecitorio anziché al ristorante.

martedì 19 marzo 2013

Luigi Nieri candidato a sindaco di Roma

Carissime, carissimi,
mercoledì 20 marzo, alle ore 11.30, presenterò alla stampa la mia candidatura alle Primarie del centrosinistra per il Sindaco di Roma ed illustrerò in quell'occasione le nostre proposte per Roma.
Oggi, infatti, abbiamo regolarmente consegnato le firme a sostengo della mia candidatura, superando abbondantemente la soglia richiesta dal regolamento delle Primarie. Vi ringrazio di cuore per gli sforzi profusi in queste settimane di raccolta.
Adesso viene il bello, entriamo nel vivo della sfida!
Per ragionare insieme del lavoro da fare nelle prossime settimane, vi aspetto nel pomeriggio di mercoledì 20, a partire dalle ore 17.30, alla Casa Comune, che si trova sul Lungotevere Ripa, 6. Con l'occasione distribuiremo anche un po' di materiali informativi sul programma che abbiamo costruito insieme per Roma.
A presto, Luigi Nieri

sabato 16 marzo 2013

Laura Boldrini presidente della Camera dei deputati

Laura Boldrini, deputata di SEL, presidente della Camera. Non si è mai sentito un discorso come il suo nel Parlamento italiano. Forse solo i costituenti hanno raggiunto questa sensibilità e concretezza. Una donna di un altro pianeta rispetto ad una Irene Pivetti.
IL MESSAGGIO DI PIETRO INGRAO
Cara Presidente,
in un momento di cosi' grave incertezza per il nostro Paese la tua elezione è un segnale di speranza, per l’Italia e per il suo ruolo nel mondo. Condivido il senso profondo delle tue parole, il richiamo ai valori fondanti della Repubblica nata dall’antifascismo, la difesa dei diritti di cittadinanza, l’impegno dalla parte degli ultimi.
L’Italia è attesa a grandi sfide per le quali c’è bisogno della passione, della moralità e dell’intelligenza di persone come te.
Nata a Macerata, 51 anni, una figlia, laureata in giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma. Nel 1989 ho cominciato la mia carriera all'Onu, lavorando per quattro anni alla FAO, dove mi sono occupata della produzione video e radio. Dal 1993 al '98 ho lavorato presso il Programma Alimentare Mondiale (WFP) come portavoce per l'Italia.
Dal 1998 al 2013 sono stata Portavoce dell'Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) per l'Europa Meridionale. In questi ultimi venti anni, lavorando per conto delle agenzie delle Nazioni Unite, ho svolto diverse missioni in luoghi di crisi, tra cui Ex-Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda.
Ho ricevuto alcuni riconoscimenti, tra i quali: la Medaglia Ufficiale della Commissione Nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2004), il Premio Consorte del Presidente delle Repubblica (2006), il Premio giornalistico alla carriera Addetto Stampa dell'Anno del Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti (2009), il Premio Renato Benedetto Fabrizi dell'ANPI (2011). Nell'aprile del 2010 ho pubblicato per Rizzoli "Tutti Indietro". Scrivo per diverse testate e tengo un blog su Repubblica.it e su Huffington Post. Con Nichi Vendola durante la campagna elettorale.

giovedì 14 marzo 2013

Nichi Vendola: il rischio di una drammatica deriva del nostro Paese.

Qui trovi il link per leggere l'intero intervento.
Lunedì 11 marzo- Presidenza nazionale di SEL- Conclusioni di Nichi Vendola
Il rischio di una drammatica deriva del nostro Paese.
Non credo che potremo trovare un sentiero utile alla nostra ricerca guardandoci l’ombelico, come una parte grande di questa discussione ha fatto. Credo che tra le cose buone della cultura politica della sinistra che ci dovremo portare anche nel futuro, c’è la critica ai limiti del soggettivismo, l’incapacità di connettere le vicende di un soggetto di dimensioni assai modeste, di connettere le sue propensioni, le sue scelte, i suoi successi o insuccessi ad un contesto più generale. E non credo che faremo bene se isolassimo la nostra discussione da quello che ora dopo ora sta accadendo in Italia.

mercoledì 13 marzo 2013

Luigi Nieri sulla riduzione del numero dei Municipi

Luigi Nieri,  candidato alle primarie del centrosinistra per il Sindaco di Roma, sulla riduzione del numero dei Municipi:
«Riforma dannosa, centrodestra mosso solo da profitto politico»
L'unico criterio che sembra aver guidato il centrodestra di Alemanno  nel progetto di riforma dei Municipi è il tentativo di trarre dalla riorganizzazione il maggior profitto politico possibile . Non ci sono ragioni logiche per arrecare un danno così grande ai cittadini. Che servizi e tempi di risposta avranno, ad esempio, i cittadini di Municipi popolosissimi accorpati, come il IX e il X, ad esempio? 
Razionalizzare le risorse e ridurre gli sprechi è necessario, specie in un momento di crisi come quello attuale. Ma con la creazione di maxi Municipi come questo, si allontanano le istituzioni dalle persone e si moltiplicano i problemi e le inefficienze. Così com'è, questa riforma, dunque, si muove più nel solco dei tagli lineari a spesa e servizi che verso il miglioramento dell'efficienza. Per fortuna, l'epoca Alemanno volge al termine».   

martedì 12 marzo 2013

Rileggere Trilussa

Trilussa in tv ha un merito, rileggere Trilussa.
- Conterò poco, è vero:
- diceva l’Uno ar Zero -
ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
Sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento?
Centomila.
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso.

domenica 10 marzo 2013

L'economia secondo Grillo


Grillo si vanta  che al suo programma   hanno collaborato i più grandi economisti. Ma ecco cosa pensano di lui quelli che   cita  dai palchi di tutta Italia:
«Apprendo con sorpresa dai giornali italiani che starei lavorando sul programma di Beppe Grillo. Ma quando mai? Non lo conosco, non l'ho mai incontrato e non sarò mai il suo consigliere. Per quanto mi riguarda, il suo movimento è espressione di una forma di regressione democratica» (Jean Paul Fitoussi, 6 marzo 2013).

«Gli osservatori stranieri sono terrificati dalle elezioni italiane, e giustamente: anche se l'incubo del ritorno di Berlusconi non si è materializzato,­ lo stesso Berlusconi, Grillo o i due insieme potrebbero destabilizzare non solo l'Italia, ma l'intera Europa. Il M5S? Ha una piattaforma economica incoerente» (Paul Krugman, 7 marzo).

«Stiglitz non sta fornendo nessuna consulenza economica a Beppe Grillo» (Eamon Kircher-Allen, Collaboratore di Joseph Stiglitz alla Columbia University, 9/3/2013 ). 
In realtà al programma ci starebbe lavorando Mauro Gallegati, professore all'università della Marche, e le sue ricette stranamente coincidono con quelle di  Ichino e    della Fornero.

mercoledì 6 marzo 2013

Hasta siempre, presidente Chavez!

GIANNI MINÁ: "Hugo Chávez ha lasciato questo mondo.
Credo che, indipendentemente da qualunque considerazione ideologica, bisogna dare atto a questo uomo di avere preso per mano il Venezuela facendolo diventare uno dei Paesi protagonisti del riscatto e del rinascimento in corso nel continente latinoamericano. Ha riscattato il Venezuela dall'analfabetismo, dalla mancanza di assistenza sanitaria, dall'abbandono a cui questo Paese era stato condannato dai governanti che lo avevano preceduto.
E nessuno, se è in buona fede, può negare che ha rispettato la democrazia. Ora speriamo che il vicepresidente Maduro e tutta la nazione bolivariana, sappiano condurre il Venezuela nel solco tracciato da Hugo Chávez." La demonizzazione di Chávez - di Eduardo Galeano
Hugo Chávez è un demonio. Perché? Perché ha alfabetizzato due milioni di venezuelani che non sapevano né leggere né scrivere pur vivendo in un paese che possiede la ricchezza naturale più importante del mondo che è il petrolio. Io ho vissuto in quel paese per qualche anno e so molto bene come era. Lo chiamavano “Venezuela Saudita” a causa del petrolio. C’erano due milioni di bambini che non potevano andare a scuola perchè non avevano i documenti. Poi è arrivato un governo, questo governo diabolico, demoniaco, che fa cose elementari come dire: “I bambini devono essere ammessi a scuola con o senza documenti”.
Era la fine del mondo: ecco una prova del fatto che Chávez è un cattivo, un cattivissimo. Visto che possiede questa ricchezza, e che grazie al fatto che a causa della guerra in Iraq il petrolio è carissimo, lui vuole approfittarne a fini di solidarietà.
Vuole aiutare i paesi sudamericani, specialmente Cuba: Cuba gli manda i medici, lui paga con il petrolio. Ma anche quei medici sono stati una fonte di scandalo. Dicono che i medici venezuelani erano furiosi per la presenza di quegli intrusi che lavoravano nei quartieri poveri. Al tempo in cui io vivevo là come corrispondente di Prensa Latina, non ho mai visto un medico.
Adesso invece i medici ci sono. La presenza dei medici cubani è un’altra prova del fatto che Chávez sta sulla Terra di passaggio, perché appartiene all’inferno. Per questo, quando si leggono le notizie bisogna tradurre tutto. Il demonismo ha quest’origine: giustificare la macchina diabolica della morte.
Eduardo Galeano
(Tratto da Latinoamerica n. 121)

martedì 5 marzo 2013

Corbellerie sul fascismo

"Chiediamo al Movimento 5 stelle di risparmiarci ulteriori corbellerie e stupidaggini storiche", è il tono perentorio della Fiom-Cgil di Bologna su Facebook.
"I lavoratori - prosegue la nota - certamente sono stanchi, delusi e frustrati da tanti anni di malgoverno, ma non c'è affatto bisogno di sfinirli ulteriormente insultando la loro intelligenza con simili amenità".
Alla neodeputata, si legge nel post, "ricordiamo che il fascismo salì al potere grazie al finanziamento di grossi potentati economici e, non ultimo, bruciando e devastando innumerevoli Camere del lavoro e picchiando i lavoratori. Ricordiamo a Lombardi che il fascismo (di cui si decanta proprio l'"altissimo senso dello Stato"), salì al potere esattamente con un colpo di Stato (si legga la storia della marcia su Roma) e che poco dopo assassinò Giacomo Matteotti".
"Nel primo semestre del 1921, le squadre d'azione fasciste assaltarono 17 tipografie, 59 case del popolo, 119 camere del lavoro, 107 cooperative, 83 leghe contadine, 141 sezioni e circoli socialisti, 100 circoli di cultura e 53 circoli operai. Le vittime degli scontri, nel solo 1921, sono stimate in circa 500 morti e migliaia di feriti. (da Wikipedia)

Per un governo nuovo, giovane e di sinistra.

lunedì 4 marzo 2013

Il programma proposto da Bersani

Nichi Vendola: "Dobbiamo convivere col terremoto politico.
Ma invece di vederne solo le macerie, io propongo di coglierne anche le novità e le possibilità" ha concluso il presidente della Regione Puglia e se l'intesa Pd-grillini fallisse l'ipotesi di un 'governo del presidente' "non esiste. E non solo perché, tatticamente, toglie forza all'ipotesi A". La crisi come occasione per un avanzamento sociale e civile.
- Una legge contro la corruzione e contro la mafia;
- Una sul conflitto d'interessi;
- Misure per una politica più sobria e meno cara;
- Riforma dei partiti;
- Interventi immediati su urgenza sociale ed economia;
- Interventi sui diritti, come quello di cittadinanza per gli immigrati e quelli per le coppie gay;
- Interventi su scuola e il diritto allo studio.

sabato 2 marzo 2013

Vendola a Bersani: non acconciamoci a sopravvivere

«Proponi una squadra di governo di altissimo profilo. Sarebbe sbagliato acconciarsi a vivere questo passaggio secondo una logica di sopravvivenza, come se volessimo aggrapparci per resistere». 
È il messaggio che Nichi vendola manda all'alleato Pier Luigi Bersani durante l'intervista rilasciata a Riccardo Iacona che andrà in onda domani nel corso di Presadiretta. «Questo è un passaggio importante», ha aggiunto Vendola, «è un punto di cesura netto rispetto alla storia che abbiamo conosciuto. E ci sono dei rischi gravi: ma c'è un potenziale straordinario in questo passaggio. Si vedrà la composizione di una Parlamento pieno di giovani e con tante ragazze, con tante, tante, tante donne. l'Italia delle storielle di Berlusconi diventerà immediatamente un dagherrotipo ingiallito». 

L'errore del centro sinistra in campagna elettorale è stato «quello di avere il torcicollo. Di aver guardato a Monti invece di guardare sotto ai propri piedi, dove stava montando un terremoto», ha detto Vendola durante l'intervista. «E nella società c'era una rabbia che era stata tutta indirizzata verso Monti», ha aggiunto Vendola, «perché Berlusconi era stato veramente un grande furbo, si era tolto di scena: il caimano è andato nei fondali della palude, ha messo sul palcoscenico Monti e la responsabilità del disastro che aveva provocato lui l'ha attribuita tutta a Monti. Il PD - conclude il leader di Sel - ha pagato per intero questo prezzo, regalando 3 milioni e mezzo di voti a una domanda di cambiamento, non di galleggiamento, di cambiamento».
Dall'Unità del 2 febbraio

Le virtù del buon politico, di Massimo Gramellini


Anticipando il probabile duello finale dei prossimi mesi, Grillo ha attaccato Renzi dandogli della «faccia come il c.» (in comproprietà con Bersani) e del «politico di professione». Per lui e per una parte dei suoi elettori le due definizioni sono sinonimi. Tralascio ogni giudizio sull’uso del turpiloquio, uno dei tanti lasciti di questo ventennio che ancora prima delle tasche ci ha immiserito i cuori, portandoci a considerare normale e persino simpatico che un leader politico si esprima come un energumeno. Ma vorrei sommessamente segnalare che essere professionisti della politica non è una vergogna né una colpa.
 E’ 
colpevole, e vergognoso, essere dei professionisti della politica ladri e incapaci.  In questi ultimi decenni ne abbiamo avuti un’infinità e la stampa porta il merito ma anche la responsabilità di averli resi popolari, preferendo esibire i fenomeni acchiappa audience piuttosto che il lavoro serio ma noioso di tanti membri delle commissioni parlamentari.
 

Dando agli elettori la percezione che tutti i politici fossero uguali a Fiorito o a Scilipoti e che chiunque potesse fare meglio di loro. Non è così. Il «chiunquismo» è una malattia anche peggiore del qualunquismo e porta le società all’autodistruzione. Questa idea che tutti possono fare politica, scrivere articoli di giornale, gestire un’azienda o allenare una squadra di calcio è una battuta da bar che purtroppo è uscita dai bar per invaderci la vita e devastarcela.  

venerdì 1 marzo 2013

8 punti per l'Italia


Basta con le ipotesi raccapriccianti di un governissimo Pd-Pdl. Io mi sono assunto la responsabilità di rompere un tabù: è con Grillo che bisogna parlare. Se presentiamo un'ipotesi di governo che faccia camminare l'Italia verso una radicale svolta economica, sociale, etica, sarà lui a dover spiegare perché lo impedisce. E se questa proposta non funziona, si dica al M5S di provarci. Nichi Vendola



  • Giovedì 21 marzo  in Parlamento e nelle piazze

  • Andare a rivotare senza aver fatto 10 riforme possibili sarebbe un delitto contro l'intero popolo italiano.
    Senza inciuci e senza furbizie, ora in parlamento c'è una maggioranza riformatrice che su alcune cose è già d'accordo.
    Un esempio su tutti:
    Il dimezzamento dei parlamentari, il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari, il tetto alle pensioni d'oro e anche d'argento, il reddito di cittadinanza.

    Il sostegno all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili, lo sviluppo della ricerca e delle opportunità per i giovani, i diritti dei Gay e le Unioni Civili, i referendum consultivi alla svizzera, il contrasto alla corruzione e ai conflitti di interesse e...........quanto potrà emergere dal basso in un confronto costruttivo per ridare un futuro di onestà e pulizia all'Italia.
     Jacopo Fo e Fabio Roggiolani