http://selroma12.blogspot.it/
Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

mercoledì 30 novembre 2011

Via di Bravetta 417: 9 ettari di proprietà della Provincia occupati da abusivi.


Ultime notizie sui 9 ettari di terreno, di proprietà della Provincia di Roma, situati a Bravetta nella Valle dei Casali.

 La redazione del blog  rende noto il comunicato dell'Ufficio Legale della Provincia di Roma. La  sentenza  sottrae ai cittadini il terreno di Bravetta  ed è un grave attacco ai   beni pubblici. Grazie a cavilli legali,  all'incuria ed alla superficialità dei soggetti politici e amministrativi competenti per la gestione del patrimonio e per gli interessi dell'Ente, i cittadini vengono privati  dell'unico spazio  di proprietà pubblica della Riserva Regionale della Valle dei Casali.

Con sentenza n. 14662, pubblicata in data 7.7.2011, della cui pubblicazione è stato dato avviso dalla Cancelleria del Tribunale nel Settembre scorso, il Tribunale Civile di Roma, sez. V, Giudice Dr. Tedeschi, ha dichiarato l'usucapione dei terreni in favore di Di Cola Domenico.
P.S: Il giudice del tribunale civile di Roma ha dato all'occupante il "legittimo" possesso del terreno, rigettando l'opposizione dell'avvocato della Provincia



 Le tre riserve naturali Acquafredda, Tenuta dei Massimi e Valle dei Casali  rappresentano una vera e propria cintura esterna della Capitale, un polmone che, fra iniziative dei comitati di cittadini, sta sempre più rivelandosi oggetto di una lotta significativa. Storie che hanno alle spalle problemi diversi, tuttavia rappresi attorno all’esigenza concorde di difendere e garantire l’accessibilità agli spazi verdi.

Il Comitato  Valle dei Casali: – Paese Sera ha incontrato alcuni membri del Comitato   Valle dei Casali, impegnati ormai da diverso tempo contro l’ombra speculativa che imperversa sull’area. “Questa è l’unica porzione pubblica della Riserva Regionale della Valle dei Casali: circa nove ettari di terreno. Si tratta di un piccolo polmone verde che dal 1980 è proprietà della Provincia, ma che, in verità, non è mai stato aperto al pubblico, e versa  in una  situazione di totale abbandono”. La zona in questione si trova all’altezza di via Bravetta 417, accanto ai residui dell’ex-residence Roma: pochi ettari su cui si proiettano aspettative e valanghe di problemi.


C’è un’idea di sistema pubblico – sostiene  un architetto che collabora con il comitato  – che parte dal Buon Pastore, comprende questa zona e arriva fino al Forte Bravetta (da poco acquisito dal Comune) attraverso un camminamento. Al di là di alcuni campi sportivi da regolarizzare, il vero problema è un altro.

 C’è un occupante abusivo, un "contadino"   che non permette l’accessibilità allo spazio pubblico. Ha fatto causa di usucapione contro la Provincia di Roma, rivendicando la proprietà dei nove ettari e arrivando a ostacolare fisicamente le nostre iniziative. Dobbiamo portare alla luce questo discorso, anzitutto per denunciare l’inerzia da parte della Provincia nei confronti di una sua importante proprietà.
 Un anno fa siamo andati in commissione Ambiente della Provincia per sollevare il problema, ma da allora non è successo assolutamente niente. Si rischia dunque di perdere l’unico punto pubblico della Valle dei Casali per gli interessi speculativi di un singolo privato”.

Gli scheletri dell’EX RESIDENCE - Il quadro delle tensioni sul territorio si completa con la questione dell’ex-residence Roma. Da anni è in pista un accordo di programma con il costruttore Mezzaroma per la demolizione degli scheletri delle cinque palazzine sgombrate nell’agosto 2007. Ci si aspetta ancora, dopo la delibera comunale 47/2007, un piano di riqualificazione degli stabili e dell’intera zona: qualcosa capace di mettere a disposizione dei cittadini più servizi, qualcosa che, dopo quattro anni, non c’è. I residenti non stentano a farsi sentire.

“Quando abbiamo fatto la manifestazione a fine maggio scorso – ci racconta un membro del comitato – ci siamo trovati di fronte a una partecipazione   massiccia, nonostante la scarsa propaganda, e l'adesione di molte associazioni ”. Sullo sfondo emergono chiaramente i segni di un ripensamento collettivo del territorio: “Intendiamo proporre una gestione dell’area affidata anche ai cittadini, insieme a pratiche capaci di avvicinare e sensibilizzare i ragazzi alla natura”. Politiche “family friendly” contro abusivismo e speculazione. 

Il coro degli universitari al Morgagni

Venerdì 2 dicembre alle ore 21 il Coro Franco Maria Saraceni degli Universitari di Roma parteciperà alla XV edizione di "Morgagni ore 21", nell'ambito della manifestazione "Morgagnicult - eventi culturali aperti ai cittadini":

Il Morgagni ore 21 è un progetto del liceo Morgagni di Roma giunto alla sua 15a edizione. 

  Il Coro Saraceni, diretto dal M° Emiliano Randazzo, eseguirà un programma di polifonia con brani di Claudio Monteverdi e Wolfgang Amadeus Mozart.
Ingresso libero.  Indirizzo: Via Fonteiana, 125, Roma.

Presidio di cittadini in via Innocenzo X

I manifestanti,  preoccupati per i lavori in corso nell' area Ex-Fleming, dove la Sovrintendenza ai beni culturali del Comune   ha bocciato un progetto per la costruzione di un complesso residenziale, hanno esposto uno striscione con lo slogan: "Lavori in corso per l'ecomostro?"   .  Il quartiere ha dimostrato in questi mesi avversione per questo  scempio ambientale e sembrava che il parere negativo  della Sovrintendenza  avesse  scongiurato il pericolo di nuove colate di cemento a Monteverde. Allora perché continuano a  sbancare  il  terreno ed  abbattere   gli alberi? 

Crisi economica: recessione, debito, deficit, inflazione

Una crisi che sembra senza uscita: l'Ocse, l'organizzazione dei paesi più industrializzati, nelle previsioni per il 2012 parla di recessione per l'Italia.
Non saremo gli unici a tirare la cinghia, ci faranno compagnia Portogallo la Grecia e l'Ungheria. La Francia e tutti i paesi con l'euro arrancano zavorrate da questi paesi in maggiore difficoltà.
Due sono le ricadute più allarmanti di questa prospettiva:
• la disoccupazione: nell’outlook dell’Ocse il tasso dei senza lavoro in Italia salirà dall’8,1% di quest'anno all’8,3% nel 2012 e all’8,6% nel 2013;
• la crisi del debito pubblico: la riduzione del Pil peggiora anche la situazione del debito pubblico perché meno crescita significa meno prelievo fiscale e quindi meno soldi nelle casse dello Stato. E lo spettro del default /della bancarotta continua ad agitarsi.

lunedì 28 novembre 2011

Lucio Magri è morto ieri, a 79 anni.

Fu tra gli animatori del gruppo di dirigenti comunisti dissidenti che diede vita nel 1969 alla rivista del "manifesto" e due anni dopo al quotidiano.
Politico lucido e colto, ha lasciato un segno nella storia della sinistra italiana. Fu segretario del Partito di Unità Proletaria (PdUP) fondato nel 1974, che nel 1984 confluì nel PCI.
Nel 2009 ha pubblicato "Il sarto di Ulm" (il Saggiatore, Milano), che ripercorre la storia del partito comunista in Italia.

Appuntamenti del municipio 16

MERCOLEDì 30 ALLE ORE 10 iniziativa a VIA INNOCENZO X per richiamare l'attenzione sul fatto che gli operai continuano a lavorare sull'area (per la realizzazione di tre palazzine di 6 piani al posto di un piccolo edificio scolastico e di un asilo) anche dopo che la sovrintendenza ha espresso parere negativo sul progetto.

Parliamo di crisi e di cure- martedì 29 novembre · 17.30 - 20.30 a Planetarietà, via Paola Falconieri 84, un circolo di SEL del Municipio 16 organizza un incontro con Claudio Fava e Gemma Azuni.


Disponibili presso il GAS- gruppo d'acquisto di Massimina di via Ildebrando della Giovanna 63 - arance navel e clementine biologiche. Prezzi modici. Sostenete gli agricoltori strozzati dai passaggi parassitari. Prenotatevi anche per le prossime settimane

sabato 26 novembre 2011

Strumenti per capire la crisi economica

Come salvare il bilancio dello Stato e perché farlo il prima possibile
Nel corso dell’ultimo anno, il debito pubblico italiano ha toccato il suo picco storico, e così ha fatto la montagna di interessi che lo Stato deve agli investitori internazionali. Una situazione insostenibile, che oggi più che mai mette in pericolo la tenuta stessa del sistema economico nazionale -a rischio default-, e con questo il benessere di tutti i cittadini.
Questo libro -breve ed esaustivo- spiega che tuttavia è possibile riportare il debito pubblico a un livello “sostenibile”, come impongono il buon senso e gli accordi internazionali. L’autore analizza le possibili soluzioni: servono lotta all’evasione, una riforma del fisco che garantisca giustizia per tutti i cittadini e una decisa opposizione alla speculazione finanziaria.
Ma soprattutto un modo nuovo di pensare la politica e il sistema economico, non per ragioni “elettorali” -delle quali il debito pubblico è stato più volte strumento- ma per guardare al futuro con fiducia.

Alessandro Volpi è docente di Storia contemporanea e di Geografia politica ed economica della Facoltà di Scienze politiche dell’università di Pisa. Dal 2008 è assessore al Bilancio, alle Finanze e al Patrimonio del Comune di Massa. Per Altreconomia ha pubblicato “Mappamondo postglobale” (2006).
Edizioni AltrEconomia pag. 120 - 13 euro

venerdì 25 novembre 2011

Intervista a Jeremy Rifkin


"Per uscire dalla crisi l’austerità e lo sviluppo non bastano, deve cambiare il modello economico: ma siate fiduciosi, ce la potete fare".
Prof. Rifkin, qual è la sua ricetta per l’Italia e per l’Europa?
«L’austerità va accompagnata da quattro princìpi: coltivare la qualità della vita che in Europa è la più alta del mondo, assicurare la pace sociale, il lavoro, e che nessuno venga lasciato indietro».

Lei sostiene che «se ce l'ha fatta la Germania, ce la può fare anche l'Italia».
«Ai catastrofisti anti-globalizzazione rispondo che non si può tornare indietro. Asserragliarsi in una “Little Italy” senza euro è fuori questione. Ma il nuovo governo dovrà muoversi oltre la politica, oltre la destra e la sinistra, categorie che allontanano i giovani, che sono stufi di queste divisioni. Dico no a una politica chiusa e centralizzata, occorre una politica aperta e distribuita. I giovani sono abituati con Internet a condividere, i governi imparino da loro».

Cos’è per lei la “terza rivoluzione industriale”?

«Serve un nuovo modello non più basato sul petrolio, perché non ce lo possiamo più permettere, ma sull’energia verde, un’Internet dell’energia».

Che cosa intende?


«Dobbiamo fare con le risorse energetiche quello che hanno fatto i personal computer nell’informatica: hanno democratizzato l'informazione, consentendo a tutti di avere accesso a un laptop e a una connessione a Internet, che prima erano risorse esclusive. In Italia e in Europa ognuno di noi dovrà essere in grado di generare il proprio fabbisogno, dalla propria casa e dal proprio ufficio. Un sistema energetico che non sia fossile e che sia democratico, ampliabile e di facile accesso, che integri tutte le risorse alternative, in questo senso assimilabile a Internet».

Qual è il suo messaggio ai nuovi e vecchi politici che governano l’Italia?

«Quello che l’Arabia Saudita è stata fino adesso per il petrolio nel mondo può esserlo l’Italia per l’energia rinnovabile in Europa, perché avete il sole, il vento, le onde del mare, il calore geotermico dell’entroterra e l’energia idroelettrica dalle Alpi. Avete una grande occasione, non sprecatela».
Il suo ultimo libro «La Terza Rivoluzione Industriale», pubblicato da Mondadori.

IL 26 NOVEMBRE IN PIAZZA PER L’ACQUA.


Il movimento per l’acqua si prepara a lanciare la campagna nazionale “Obbedienza civile”, ovvero una campagna che, obbedendo al mandato del popolo italiano, produrrà in tutti i territori e con tutti i cittadini percorsi autorganizzati e collettivi di riduzione delle tariffe dell’acqua, secondo quanto stabilito dal voto referendario.

giovedì 24 novembre 2011

Il governo Monti e l'economia

I primi interventi sull’economia del Governo Monti sono: a) metter mano alle pensioni ed ai contratti di lavoro e quindi indebolire lavoratori e Cgil; b) dismettere il patrimonio pubblico, soprattutto i terreni agricoli, e quindi fare il sacco dei beni dello stato. Non ci vuole molto a capire che non ci aspetta nulla di buono.


Un programma prudente quello di Monti: fedeltà ai vincoli europei, continuità con le manovre fatte da Tremonti nel 2011, tassazione della proprietà (e reintroduzione dell’ICI).
Nessuna parola su: ambiente,impoverimento del paese, crescenti diseguaglianze; parole ambigue su pensioni e mercato del lavoro; un programma liberista ed anche vago.
Rigore nella spesa pubblica. A questo punto si potrebbe fare qualche osservazione: come mai di ridurre la spesa militare e quella per le grandi opere non c’è traccia nel suo discorso? Spendere 15 miliardi per 131 caccia bombardieri non è proprio una scelta coerente.

mercoledì 23 novembre 2011

Sequestrata discarica Testa di Cane


E alla fine sono arrivati i sigilli per fermare l’arroganza della gestione della discarica di Malagrotta.
Erano mesi che il Comitato Malagrotta gridava contro i lavori che si stavano svolgendo a Testa di Cane. Lavori che chiunque poteva giudicare come finalizzati a diventare una nuova discarica anzi, il naturale prolungamento della discarica di Malagrotta ma molto più vicino all’abitato, alle nuove case costruite da poco tempo e per lo più, ovviamente, invendute.
Il 23 luglio scorso Sergio Apollonio e Maurizio Melandri, a nome del Comitato Malagrotta hanno presentato un esposto al NOE dei Carabinieri con tanto di documentazione fotografica.
Il Comitato Malagrotta ha poi inoltrato richiesta di chiarimenti a tutte le Istituzioni interessate: XVI Municipio, Comune di Roma, Regione Lazio ed anche al Prefetto, nominato Commissario per la chiusura di Malagrotta.

martedì 22 novembre 2011

Continua la lunga primavera egiziana

Il Cairo, piazza Tahrir, oggi h. 16

Egitto, il governo si dimette. Terzo giorno di scontri in Piazza Tahrir, decine di morti uccisi da colpi di arma da fuoco e oltre 1.700 feriti. I manifestanti chiedono le dimissioni dei vertici militari.



L'Egitto è il più grande paese arabo con 100 milioni di abitanti, gestito in modo ferocemente classista. Gli analfabeti sono circa 40 milioni e l'economia è ancora basata sull'agricoltura, praticata lungo il corso del Nilo, e sul turismo, che da mesi è fermo. Il tenore di vita è molto basso, la disoccupazione è generalizzata, la mortalità infantile è elevata. Milioni di giovani uomini e donne senza prospettive sono i protagonisti di questa lunga "primavera".
Negli ultimi decenni è stata impedita l'esistenza di qualsiasi partito politico, per cui gli islamici, con la loro rete di associazioni che partono dalle moschee, sono l'unica forza organizzata.

lunedì 21 novembre 2011

Castel di Guido: una iniziativa molto partecipata

Purtroppo siamo riusciti a mettere insieme solo poche foto della castagnata di sabato 19 novembre a Castel di Guido, anche perchè è sceso subito il buio. Le poche immagini disponibili non riescono quindi a rendere l'atmosfera di grande partecipazione che ha caratterizzato l'iniziativa. Un ringraziamento a tutti coloro che si sono prodigati per la riuscita della castagnata: Antonietta, Carlo, Andrea, Gianna, Alberto, Libero e tanti altri....................

Si prepara il fuoco per le castagne e le salsicce

In molti hanno partecipato alla visita guidata del borgo e delle stalle ed hanno fatto acquisti di carne e latticini presso lo spaccio aziendale

L'allevamento zootecnico è costituto dal pascolo brado di circa 400 capi bovini di razza Maremmana in purezza per la produzione di carne e da circa 200 capi di bovini di razza Frisona per la produzione del latte con una media giornaliera al secchio di circa 100 vacche.
Sui pascoli aziendali sono inoltre presenti, mediamente, circa 1.000 capi di ovini da latte soprattutto di razza Sarda, condotti da pastori locali con contratti di affitto d'erbe stagionali.

venerdì 18 novembre 2011

Castagnata a Castel di Guido- sabato 19 novembre


L'Associazione “Castel di Guido .. ed altro” organizza la Castagnata nel Borgo antico e vi aspetta numerosi:
- oltre al cartoccio di caldarroste cotte a fuoco vivo di legna, potrete trovare un panino con la salciccia alla brace, un bicchiere di buon vino, visitare le sale del museo della Civiltà contadina e la mostra fotografica della associazione Medraptors sulla fauna della tenuta.

Per chi può arrivare prima, alle 15 c'è la visita guidata del borgo e del museo.

giovedì 17 novembre 2011

Oggi h. 20 concerto del coro della scuola di Musica di Donna Olimpia

La Scuola popolare di musica Donna Olimpia ed il Municipio XVI invitano ad assistere allo spettacolo LA SEDICESIMA NOTTE - Amore e Morte ai tempi di Shakespeare - Musiche di Matthew Locke e Christopher Gibbons con il Coro polifonico della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia diretto da Fabrizio Cardosa.
Venerdi 18 novembre h.20 nella sede del Municipio, Sala Consiliare Via Fabiola 14.

Ecco perchè quello di Monti non può essere il nostro Governo


di Luigi Nieri
Quello nato ieri non è il nostro Governo. Non lo è per il modo in cui è nato, per la storia professionale di chi lo compone e per il programma economico che immagino intenderà attuare. Ma soprattutto non voglio minimamente che questo possa essere il Governo di riferimento delle forze democratiche e di sinistra nelle prossime elezioni generali. Immagino che qualcuno stia già lavorando alla truffa, alla grande coalizione con il terzo polo nel nome della normalità.

La società italiana ha bisogno di chiarezza, di risposte differenziate dalla politica. La sinistra deve avere un programma e una squadra di governo coerenti alla propria mission politica che ben può essere sintetizzata nelle seguenti tre parole chiave: uguaglianza, solidarietà, libertà. Fatta questa lunga ma significativa premessa, intendo inserire elementi di analisi ulteriore all’interno della discussione pubblica.
Per leggere tutto l'articolo vai sul sito http://www.linkontro.info/

Nichi Vendola sul governo Monti.

Siamo delusi perché nel discorso di Monti oggi in Senato abbiamo visto contiguità. Ma da oggi in poi, senza faziosità e senza settarismo, valuteremo di volta in volta le scelte del governo. Sull'annunciata riforma delle pensioni il giudizio è critico, ci aspettavamo coraggio sulla patrimoniale e l'idea di smantellare la contrattazione collettiva nel mondo del lavoro è un segnale di continuità con la politica più recente. Per non parlare della Riforma Gelmini, cui Monti intende dare attuazione: non è il modo migliore per agganciare le nuove generazioni.

domenica 13 novembre 2011

Con Monti fino al 2013 ?

Bisogna intervenire sulla struttura della ricchezza, non solo per ragioni di giustizia sociale, ma anche per stimolare la crescita e ridurre il debito. Noi lo sosterremo se sara’ un governo di scopo e a termine: tre mesi per fare la patrimoniale, tassare le rendite e tagliare le spese militari. E la vera emergenza sono poverta’ e precarieta’. O si colpiscono i ricchi o i poveri: tertium non datur.... Nichi Vendola


Berlusconi alla fine si è dimesso, ma con un'ipoteca sul governo Monti: abbiamo i numeri per staccare la spina quando ci pare, ha detto prima di salire al Quirinale. Il Pdl chiede un governo che realizzi il programma imposto dall'Ue e che Monti non si candidi alle prossime elezioni. I berlusconiani più oltranzisti a proposito del governo Monti parlano di "colpo di stato".
La scelta di Monti è fatta per tranquillizzare i mercati finanziari e nelle intenzioni di Napolitano il governo non ha limiti brevi alla sua durata. Poiché la crisi è tutt'altro che attenuata, il mondo economico aspetta una stabilizzazione del quadro politico italiano almeno fino alla fine della legislatura. D'altro canto applicare quanto la Bce ha chiesto con i 39 punti non è cosa da poco e di poco tempo.

sabato 12 novembre 2011

Ancora Vendola su Monti premier


"Io non accetto di farmi militarizzare dalle grandi banche internazionali che hanno provocato apposta la speculazione sull'Italia proprio per riuscire a dirigere il nostro Paese da fuori. Se Monti e il Pd dovessero accettare questo schema allora sarebbe non solo la sconfitta della sinistra ma di tutta l'Italia. Io non intendo farmi eterodirigere da organismi economico-finanziari non eletti da nessuno: la BCE, il Fondo monetario, la stessa Commissione UE non sono eletti dal popolo. In Italia, possiamo discutere come risanare i nostri conti o dobbiamo solo ubbidire come soldatini? Se Monti intende essere il volto perbene di chi opera la macelleria sociale, allora neanche comincio a discutere", aggiungendo in un successivo post:
"Non vorrei neanche immaginare un governo di tecnici, sostenuto dal Partito Democratico, dal Terzo Polo e con l'astensione del Pdl perché rischierebbe di essere un governo che fa le cose che non è riuscito a completare Berlusconi, in continuità col passato, un governo che consente alla destra di rifarsi una verginità e alla sinistra di suicidarsi. A uno scenario fantapolitico del genere, la mia risposta non può che essere quella della ribellione".

Governo, Vendola: "Fiducia a Monti per poche cose e poco tempo"


Fiducia ad un governo tecnico, che lui chiama "di scopo" che faccia in un tempo ristretto alcune cose urgenti, una "patrimoniale pesante", la tassazione delle rendite finanziarie, l'abbattimento delle spese militari. Queste le condizioni di Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà per sostenere il governo che con tutta probabilità sarà guidato da Mario Monti.
Vendola definisce Monti "una persona rispettabile, cosa non da poco oggi in Italia". "Ma – prosegue – essere una persona decente non è condizione sufficiente per essere classe dirigente. L' altra condizione è che bisogna essere eletti". Quindi o governo che dia "un segnale chiaro" o elezioni a gennaio. Se invece si riuscirà a realizzare un governo "di scopo", si potrà andare alle urne in primavera, secondo il leader del Sel.
La via per uscire dalla crisi, secondo Vendola, sta nel "rispettare la Costituzione seguendo l'esempio del Presidente della Repubblica che – ha sottolineato – è stato in questi giorni ''un faro nella buia notte italiana". "Ha tenuto in piedi il dialogo tra le forze politiche e gli dobbiamo tutti essere grati. Ma il resto tocca alla politica, che si deve prendere le sue responsabilità'' e costruire il governo che faccia "poche cose in poco tempo", dando un segnale che ci muove sulla base della "giustizia sociale".

Chi fa cadere Berlusconi

Bce, Fondo monetario internazionale, Wall Street vogliono farci pagare tutti i costi della crisi. I 39 punti dell’U.E. colpiscono i diritti, le condizioni sociali, la democrazia dei lavoratori italiani.

Sarebbe incomprensibile che caduto il Governo Berlusconi, che tanti danni ha fatto al nostro paese, la soluzione politica finisse con mettere in difficoltà le basi per un'alternativa di centrosinistra. L'unico modo per evitarlo è una proposta politica comune sulle scelte da fare, poche e chiare. (G. P.)

di Giorgio Cremaschi
Non illudiamoci, non è stata l’opposizione, non è stato il movimento di lotta, non è stato neppure il referendum e la protesta di milioni di persone a far cadere Berlusconi. Sono l’Unione Europea delle banche e della finanza, il capitalismo internazionale che hanno sfiduciato il Presidente del Consiglio. Il capitalismo internazionale non sopporta più Berlusconi, lo considera inefficiente, inefficace, controproducente e lo vuole mandare a casa. Ma non certo per fare un favore a noi. Noi non abbiamo mai sopportato Berlusconi, da un tempo infinito abbiamo sperato di mandarlo a casa, anche quando tutte e tutti coloro che oggi lo abbandonano lo riverivano come il massimo della novità e dell’efficienza.


Noi però oggi corriamo il rischio di pagare tutta la bolletta, tutto il conto che Berlusconi ci lascia. I 39 punti contenuti nella nuova lettera dell’Unione Europea al governo italiano sono altrettanti diktat che colpiscono al cuore i nostri diritti, le nostre condizioni sociali, la nostra democrazia. Per questo dobbiamo già combattere i nuovi padroni, la Bce, il Fondo monetario internazionale, Wall Street. Essi vogliono farci pagare tutti i costi della loro crisi. Prepariamoci a lottare più di prima contro la dittatura della finanza e delle banche in Italia e in Europa.
Si preparano giorni difficili per il nostro paese commissariato. La riconquista dei diritti e della libertà richiede sia il rovesciamento di Berlusconi, sia il rifiuto dei 39 punti dell’Unione Europea e di tutti i vincoli che, così come in Grecia, distruggono anche la Costituzione e la civiltà nel nostro paese.

giovedì 10 novembre 2011

Cantiere in via Donna Olimpia sequestrato dal Municipio 16

E' stato posto sotto sequestro dai vigili urbani del XVI Municipio il cantiere per la costruzione di un parcheggio interrato che ormai da anni rende più complicata la vita ai fabbricati vicini ed a tutti gli abitanti del quartiere. E' positivo che le pretese dei costruttori dell'ecomostro di Donna Olimpia vengano ridimensionate.


Apprendiamo che il cantiere è stato posto sotto sequestro, per gravi irregolarità e difformità (già costruite) rispetto a quanto autorizzato. .......
........ una situazione di assoluta illegalità, di scempio urbanistico visibile ad occhio nudo, con piloni enormi di cemento che hanno invaso lo spazio una volta riservato al marciapiede, con piani e piani scavati al di sotto del terreno e in contiguità con una collinetta dove insistono palazzi e risiedono decine di famiglie, è sconsiderato, grave, irresponsabile.
Gemma Azuni, consigliere comunale di SEL

Mario Monti salvatore della patria ?


Intervento di Vincenzo G.

Come volevasi dimostrare. L'iniziativa di Napolitano è funzionale al governo di emergenza. Per chiarirci non un governo tra le forze progressiste e moderate, cioè tradotto in politica centrosinistra più terzo polo, che avrebbe una maggioranza, ma un governo dal PdL al PD, tagliando forse da un lato la Lega e dall'altro l'IDV. Come un governo del genere, sulla base delle richieste che la BCE avanza e che rispondono ad un logica ben precisa e non condivisibile dalle forze di sinistra, possa non fare una politica di macelleria sociale, alla greca, è un mistero.
Un anno di questo governo sarebbe un disastro,
in primo luogo perché non risolverebbe i nodi strutturali della crisi, sopratutto quella italiana, e in secondo luogo assegnerebbe al centro sinistra un ruolo assolutamente subalterno. Vi immaginate su questa base le elezioni il prossimo anno? Qui non si tratta di tattica e strategia. Ma a coloro che hanno sempre pagato i costi della crisi, lavoratori dipendenti, pensionati, ceto medio, che gli andiamo a dire: mandate giù l'aumento dell'età pensionabile, una deregolazione ulteriore del mercato del lavoro, un attacco ai beni comuni (in barba al referendum), perché tra un anno, nel 2013, vedrete, il centrosinistra avvierà un secondo tempo.
Ma quale tempo?
E quanto voti prenderebbe una coalizione di centrosinistra che vedrebbe compromesso in maniera talmente profonda il rapporto con il suo elettorato? Ce lo vedete un governo dal PdL al PD, passando per l'UDC che fa, ad esempio la patrimoniale pesante (cioè non una misura congiunturale ma strutturale), che taglia le spese militari per destinare risorse allo sviluppo, che rende il lavoro precario più oneroso per le imprese rispetto ai contratti a tempo indeterminato?

lunedì 7 novembre 2011

Libia, la “guerra giusta” della Nato


La guerra in Libia, dapprima motivata con la tutela dei civili e poi in sostegno ai ribelli, ha avuto come conclusione gli scempi compiuti su Gheddafi ed i suoi figli.
L’intervento internazionale ha usato in modo strumentale la protezione dei civili per legittimare la guerra; le forze armate italiane hanno agito al di fuori del mandato delle Nazioni Unite ed al di fuori della Costituzione.
Adesso si apre per la Libia un capitolo pieno di rischi e la possibilità di un conflitto tra le varie tribù è elevato. L’annuncio di elezioni nel giro di pochi mesi è velleitario, vista l’assenza di una società civile organizzata, ed è possibile che si trasformi in un processo che poco ha a che fare con la democrazia; è grave la proposta dei vincitori di governare il paese con la Sharia, la legge islamica.
L’Italia chieda che le Nazioni Unite verifichino i crimini contro l’umanità compiuti dalle parti in conflitto.

domenica 6 novembre 2011

Crisi finanziaria: via il governo Berlusconi


La speculazione finanziaria ha portato ad una crisi economica che incide pesantemente sul tessuto produttivo, con gravi perdite dei posti di lavoro, contrazione dei redditi e rischio di bancarotta per gli stessi stati.
L'economia italiana ha prodotto risultati deludenti nell'ultimo decennio. Eppure i fattori di crescita sono migliorati: sono aumentati gli investimenti in capitale umano e quelli in ricerca e sviluppo, e si è intervenuti sul mercato del lavoro. A peggiorare notevolmente sono stati gli indicatori della gestione del paese: efficacia del governo, rispetto della legge e lotta alla corruzione. Questa la zavorra che impedisce all'Italia di crescere e liberarsene non sarà facile.
L'ingresso nell’euro ha permesso all'Italia di abbattere il costo del debito, con un miglioramento del bilancio e una riduzione del rapporto debito/Pil, benché lo sforzo di aggiustamento si sia affievolito.
A partire dal 2008, con il quarto governo Berlusconi, il rapporto inverte la marcia e ritorna ai livelli di partenza, mentre l'avanzo primario crolla, bruciando quindici anni di progressi. Non stupisce perciò che i tassi siano aumentati.
L'attuale governo ha perso ogni credibilità internazionale: la speranza per l’Italia è che Berlusconi abbia le ore contate e si dimetta.

martedì 1 novembre 2011

AFFITTI IN NERO, Roma

Guarda il video delle Iene sugli affitti in nero
Straordinari i primi risultati della campagna nazionale contro gli affitti truffa: a Roma finora rimarranno nelle tasche degli inquilini che hanno registrato i contratti in nero 315 mila euro al mese, 3,7 milioni di euro all’anno e l’Agenzia delle entrate ha incassato almeno 500.000 euro.

In merito alla “Campagna nazionale contro i canoni neri” promossa dall’Unione Inquilini in seguito all’entrata in vigore dell’art 3 commi 8 e 9 del decreto legislativo 23 del 2011 “In poco più di due mesi circa 450 inquilini,lavoratori,studenti,giovani e immigrati,hanno registrato contratti in nero.
In base al decreto legislativo 23 del 2011 gli inquilini che registrano i contratti in nero, anche di camere, presso le Agenzie delle entrate, hanno dal momento della registrazione un contratto di anni 4+4 e un canone annuo pari a tre volte la rendita catastale dell’unità immobiliare occupata.
I dati relativi a queste prime registrazioni sono straordinari:
1) la media di riduzione dell’affitto rispetto al canone a nero non è mai inferiore al 70%;
2) la media del risparmio mensile, per registrazione, sul canone a nero è di circa 700 euro;
Gli inquilini hanno ottenuto così un triplo risultato: a) la stabilità abitativa con un contratto regolare di 8 anni; 2) un canone basso; 3) sono state sottratte risorse agli speculatori che affittano case con contratti a nero e senza registrazione, ottenendo al contempo un innalzamento del reddito e una migliore qualità della vita avendo più soldi a disposizione.
La campagna contro i canoni neri funziona e produce effetti concreti, invitiamo gli interessati che subiscono i canoni neri a ribellarsi, non c’è bisogno di cause, possono informarsi presso la nostra sede centrale di Roma in Via Cavour 101 primo piano int.4, tel. 06/4745711 – e mail unioneinquilini@virgilio.it sito weB: www.unioneinquilini.it.”