A Roma come in altre città medici ed operatori della salute hanno dato vita al "Noi non segnaliamo day". Gli operatori del servizio sanitario nazionale hanno chiesto l'abrogazione della norma (comma 5 del pacchetto sicurezza) che prevede l'obbligo per i medici di strutture pubbliche di segnalare gli immigrati irregolari alle autorità competenti. Il vice presidente della Regione Lazio, Esterino Montino, ha definito il provvedimento "un atto di estrema gravità" insieme a direttori sanitari di Aziende ospedaliere, come San Camillo- Forlanini e San Gallicano, professionisti, operatori, associazioni e sanitari contrari all'impostazione del governo in materia di accesso alle cure mediche.
Intanto sono molti gli immigrati preoccupati di essere segnalati come clandestini, tanto da disertare i Pronto soccorso e gli ambulatori pubblici della penisola. Le notizie diffuse nelle ultime settimane sull'emendamento al pacchetto sicurezza che consente ai medici di segnalare i clandestini alle forze dell'ordine, li ha allarmati e in parte allontanati dagli ospedali. Nelle dieci strutture sanitarie di Roma e Milano contattate dall'ADNKRONOS SALUTE si è infatti registrato un calo degli accessi di stranieri tra il 10% e il 15% e in alcune strutture del Nord ha sfiorato il 50%.
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