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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

lunedì 20 aprile 2009

Ucciso un cigno a Villa Pamphili

Nella foto della primavera 2008 la coppia di cigni nel laghetto 
di Villa Pamphili con i 5 pulcini appena nati

Il maschio della coppia di cigni che lo scorso anno aveva allevato con successo tre piccoli cigni nel laghetto del parco, è stato ritrovato morto, senza testa. Probabilmente è stato aggredito mentre covava, e nel  nido c’erano ancora tre uova  delle sette depositate a fine marzo dalla femmina.  Molti   frequentatori abituali del parco seguivano con attenzione la covata dei cigni e provvedevano ogni giorno a nutrirli, soprattutto  con insalata e pane. Il nido si  trovava sulla sponda sud del laghetto,  perfettamente occultato tra le canne e le erbe palustri. 

La macabra scoperta è stata fatta lunedì pomeriggio 20 aprile dal signor Geremia, detto affettuosamente  il “nonno dei cigni” per l’attenzione e la cura con cui da sempre segue la coppia di splendidi uccelli. Tra una decina di giorni si sarebbero schiuse le grandi uova  dal guscio grigiastro, arricchendo Villa Pamphili di sette pulcini, che avrebbero fatto la gioia di tanti bimbi che da tutti i quartieri di Roma visitano il parco per osservare gli uccelli acquatici.
Si tratta del terzo caso di cigno ucciso in pochi anni, probabilmente da cani, non si sa se randagi o al seguito di qualche padrone poco attento;  l’esemplare morto è stato comprato tre anni fa presso un allevatore di Modena per 270 €,  grazie ad una colletta effettuata dalla signora Birgit tra i cittadini che frequentano il parco.

 Il  cigno è una specie monogama (anche in cattività) e, specialmente nel periodo del corteggiamento  diventa  aggressivo verso chiunque invada il suo territorio. Le coppie si formano nel tardo autunno. Il nido viene costruito nella vicinanza dell’acqua, ben protetto dalla vegetazione. La femmina depone in primavera da 5 a 8 uova che cova per circa 35 giorni. Alla nascita i piccoli sono già in grado di nuotare e vengono accuditi amorevolmente dai genitori.  

2 commenti:

stefania ha detto...

dobbiamo pretendere più controlli su frequentatori e comportamenti nei parchi e vigilare sia sull'abbandono degli animali, comprese tartarughe acquatiche nei laghetti, sia su atti di disturbo da parte di animali lasciati liberi dai padroni e da parte di persone, tra cui bambini che spesso lanciano sassi senza che i genitori intervengano

Paola ha detto...

Siamo sicuri che il cigno è stato ucciso da un cane? è stata ritrovata la testa? è stata fatta un'indagine sull'accaduto?
Bisogna anche tener conto che atti di vandalismo e sadismo verso gli animali del parco non sono infrequenti: vengono messi bocconi avvelenati contro le volpi e i gatti e anni fa sono state prese a bastonate una famiglia di volpi (mamma e cuccioli) ritrovate morte.
Io personalmente ho trovato una grande tartaruga ala quale avevano amputato le quattro zampe, e che è morta di stenti.
Serve più vigilanza, informazione e cura verso gli animali (e gli alberi---altro capitolo) del parco che non è solo pubblico ma è anche una riserva naturalistica da salvaguardare e rispettare.

Paola di Monteverede