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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

martedì 30 giugno 2009

Uccelli del parco: le cornacchie dominano Villa Pamphili


Nella villa sono numerosissime e sono diventate una calamità per gli altri uccelli: fanno strage di uova e di nidiacei, sia dei passeracei che dei piccoli canori, solo i pappagalli riescono a difendersi. Le cornacchie (Corvus corone cornix)- espressione di un ambiente totalmente modificato dall'uomo- godono di una situazione favorevole grazie all’eclettismo alimentare e alla capacità di adattamento. Vivono in gruppi di qualche decina di individui, sono intraprendenti e onnivore: mangiano semi, frutta, bacche, ortaggi, insetti, lombrichi, micromammiferi, anfibi, uova, pulcini, persino piccoli di tartaruga terrestre, e rifiuti di origine umana. Un tempo questi corvidi erano presenti nelle nostre campagne solo in inverno, ma negli ultimi decenni sono diventate stanziali e si fermano in Italia tutto l’anno registrando un notevole incremento di densità.
Lunga circa 45 cm,la cornacchia pesa circa mezzo chilo ed ha un robusto becco nero; in marzo costruisce il nido sui rami più robusti degli alberi e depone circa 4-5 uova, che cova per 3 settimane.
Alcune regioni (Emilia, Lombardia) hanno autorizzato piani di abbattimento principalmente per tutelare le covate dei galliformi (fagiani, starne) nidificanti a terra e delle nidiate di lepre all’interno di Zone di Ripopolamento e Cattura, delle di Zone di Rifugio e delle Aree di rispetto.
Così pure i danni provocati dalle cornacchie alle produzioni agricole sono una delle concause che determinano la necessità di intervenire mediante piano di controllo.

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