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lunedì 13 luglio 2009

Malagrotta, iniziata la chiusura: ci vorranno cinque anni


Dieci dei 170 ettari totali che compongono la discarica a partire dal 15 giugno chiudono i battenti. L’operazione terminerà nel 2015, quando verrà completato il cosiddetto “capping” della discarica, che consistono nel chiudere gli invasi esauriti. Il progetto prevede che le montagne di rifiuti vengano coperte con circa un milione di metri cubi di argilla e altri tre milioni di metri cubi di terra e che poi su di esse vengano piantati 2.500 alberi per ettaro: olmi, lecci, querce e pini. Il costo del progetto è di oltre 100 milioni di euro. Parla di presa in giro il presidente del comitato Malagrotta Sergio Apollonio: “E’ una presa in giro, questa tempistica è inverosimile e tecnicamente non credibile. Evidentemente non la si vuole chiudere o non sì è trovato un sito alternativo”. Apollonio spiega che “quando abbiamo saputo dell’inizio dei lavori di chiusura della discarica abbiamo pensato a una svolta storica per il nostro territorio, da anni martoriato dai veleni della discarica più grande d’Europa, ma ora apprendere che ci vorranno dai 4 ai 5 anni ci delude terribilmente. Inoltre il gassificatore sta per entrare in funzione senza i controlli necessari e si sommerà alla raffineria, alle cave, all’inceneritore dei rifiuti ospedalieri e al traffico di mezzi pesanti che ogni giorno siamo costretti a sopportare. Ma, evidentemente, le istituzioni non badano alla salute dei cittadini”.

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