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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

giovedì 17 settembre 2009

Forte Bravetta diventa parco

È stato riconsegnato alla cittadinanza il parco di Forte Bravetta, per oltre sessanta anni abbandonato all'incuria; presenti, oltre ai rappresentanti del comune, il presidente dell'Anpi Massimo Rendina, il presidente dell'Anfim Rosetta Stame, il presidente dell'XVI municipio Fabio Bellini.
La presidente del Consiglio provinciale di Roma, Giuseppina Maturani ha affermato: "Oggi è un giorno importante per la città di Roma. L'inaugurazione del parco e la sua titolazione alle vittime del nazifascismo, restituisce dignità e decoro ad un luogo simbolo della lotta per la libertà e la democrazia. La Provincia, insieme al Municipio e a tutte le associazioni a partire dall'Anfim e dall'Anpi, promuoverà, coinvolgendo i giovani e le scuole, tutte quelle attività a sostegno della memoria dei tragici fatti avvenuti in questo luogo".
In effetti aprirà al pubblico una minima parte del parco, poichè non sono stati fatti i lavori per mettere in sicurezza l'area, come la bonifica dell'amianto degli edifici militari e la recinzione del fossato.

“Serve un progetto che preveda una riutilizzazione del Forte nel quadro di grande scelte urbanistiche, per dotare il quadrante sud occidentale di Roma di servizi sociali e culturali che diano a questi quartieri la dignità di città; per costituire un luogo della memoria dove le varie associazioni che testimoniano e documentano il fascismo di ieri e di oggi, possano collocare e rendere accessibili i loro archivi; per costruire un "luogo" dove si sappia conoscere il passato per vivere il presente e progettare un futuro sostenibile di corresponsabilità e di condivisione.
Si deve individuare una struttura di gestione del Forte che sappia integrarsi, anche sotto l’aspetto economico, con le attività produttive del Parco di Valle dei Casali, di cui il Forte, lo ricordo fa parte.
Non dimentichiamo che accanto agli impianti militari esiste un parco di una decina di ettari, di grande pregio che, pur vincolati dalla legge regionale per Valle dei Casali, rimarranno a rischio.” (Antonio Thiery)

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