La presenza dei crocifissi a scuola, nelle aule, costituisce “una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni” e una violazione alla “libertà di religione degli alunni”. E’ quanto ha stabilito martedì 3 novembre la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana di origine finlandese. Penso che sia un’ottima sentenza per cominciare ad affermare la libertà di religione per tutti, a partire dai bambini.(Giuliana Sgrena)
La richiesta di togliere il crocifisso dalle aule scolastiche e dagli edifici pubblici non è una novità, i laici del nostro paese lo chiedono da decenni: la novità oggi invece è che il conformismo filo- clericale dilaga e quasi tutti i politici e i media hanno preso posizione contro la sentenza della Corte e le istituzioni europee. Molti rappresentanti del centro destra fanno propria la visione leghista, e mistificano la sentenza come se fosse un cedimento ad altre religioni, soprattutto all'Islam.
Leggi l'articolo di Stefano Rodotà
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