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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

giovedì 26 aprile 2012

Chiude l'ambulatorio di via Pascarella

La protesta  indetta dalla Fp Cgil di Roma ovest, è l’ultimo atto per salvare un presidio sanitario molto frequentato nel territorio Portuense-Monteverde, dove ogni giorno giungono circa 300 cittadini per sottoporsi a prelievi o visite specialistiche. Verrà trasferito in una struttura privata,  da S. IANNÒ da Paese Sera on line
In 200 per dire no alla chiusura del poliambulatorio di via Cesare Pascarella e per difendere la sanità pubblica. Il presidio di stamane, indetto dalla Fp Cgil di Roma ovest, è l’ultimo atto per salvare un presidio sanitario molto frequentato nel territorio Portuense-Monteverde, dove ogni giorno giungono circa 300 cittadini per sottoporsi a prelievi o visite specialistiche. La struttura di via Pascarella è stata dichiarata inadeguata due anni fa dai vigili del fuoco; l’Asl, dopo aver speso 200mila euro per interventi di ristrutturazione, ha deciso di trasferire i servizi nella clinica privata Di Liegro.
QUAL È IL PIANO AZIENDALE? - A quattro giorni dalla chiusura, prevista per il prossimo 30 aprile, nessuno, né i medici né gli utenti, conoscono qual è il piano aziendale: quali servizi saranno trasferiti e soprattutto dove. “La cosa più assurda – spiega Enrico Gregorini, della Cgil Roma ovest – è che si vuole mettere a disposizione dei residenti un pulmino che trasferisca l’utenza da via Pascarella alle strutture del Di Liegro. Privando il territorio, sia del XV che del XVI municipio, di un presidio sanitario che funziona”. Il rischio, denunciato dal sindacato ... è che così si rischia di gonfiare ancora una volta le tasche dei privati. “Ma c’è un’altra cosa inspiegabile: l’Asl Rm D pagherebbe la convenzione con la clinica privata, mantenendo gli uffici in via Pascarella, dove spende 650 mila euro l’anno di affitto.
SPOSTARE LA STRUTTURA AL FORLANINI - La richiesta del sindacato e degli operatori è semplice: spostare di qualche metro la struttura e portarla nel complesso che prima ospitava il Forlanini, oggi confluito nel San Camillo. “Quegli spazi - continua Gregorini – sono già predisposti per ospitare strutture ospedaliere. In più l’Asl potrebbe puntare sul Forlanini, risparmiando i 2 milioni di euro che annualmente è costretta a pagare per gli affitti della struttura privata. Soldi da reinvestire nel nuovo edificio”. L’obiettivo è quello di evitare che un territorio perda il suo punto di riferimento sanitario, mantenendo l’unicità degli interventi. Mentre scriviamo, i sindacati e i lavoratori sono stati ricevuti dall’Asl per presentare le loro proposte.......  Il prossimo appuntamento in difesa del poliambulatorio è per venerdì  al Municipio XVI, dove il consiglio sarà tutto incentrato sul trasferimento dei locali alla clinica Di Liegro.    

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