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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

mercoledì 12 novembre 2008

Sequestrato dalla magistratura l’inceneritore di Malagrotta

 Roma  con la "monnezza" alla gola 
 La discarica di Malagrotta doveva  chiudere alla fine del 2007, ma continua a funzionare  con le proroghe. La società E. Giovi srl, ente gestore della discarica di Malagrotta di cui Manlio Cerroni è titolare, ogni giorno smaltisce 4 mila tonnellate di rifiuti prodotti dagli oltre due milioni e mezzo di cittadini romani, più quelli di Ciampino e Fiumicino e della Città del Vaticano. 
 La discarica   garantisce  incassi da capogiro:  per ogni chilo smaltito il Comune di Roma versa alla società E. Giovi 0,044 euro con un introito minimo di 44 milioni di euro all'anno, mentre i cittadini di Roma Ovest, dal lontano 1985, sono costretti a chiudersi in casa per gli odori nauseabondi. 
I 35.000 abitanti di Massimina- Malagrotta,  organizzati in comitati, si battono da anni  contro la discarica: vivono in una zona  a forte rischio ambientale,  in un territorio devastato dalle cave e sopportano, oltre alla discarica di 160 ettari, la più grande d'Europa, un inceneritore di rifiuti ospedalieri,  un bitumificio, un depuratore, un cementificio e una raffineria con i depositi di carburante e di gas. 

Per l'urbanista Vezio De Lucia,  una concentrazione smisurata: "Troppi impianti in quell'area e tutti in mano a una sola persona".
  Ma adesso è arrivato un nuovo ecomostro, l'inceneritore chiamato gassificatore, dove presto verranno bruciate  circa 4.500 tonnellate al giorno di rifiuti-ecoballe.
Secondo il Comitato Malagrotta,  l'impianto produrrà   diossina e  30 tonnellate al giorno di fanghi da smaltire in discariche speciali e altre 40 tonnellate di scorie metalliche e minerali, ma   per otto anni frutterà alla società Giovi srl decine di milioni di euro all'anno. 
Una scelta dissennata quindi,  mentre a Roma la raccolta differenziata arriva appena al  19 per cento e l'AMA vuole sospendere i pochi tentativi  di raccolta porta a porta realizzati con successo in alcuni quartieri perché troppo costosi. 

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