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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

lunedì 25 maggio 2009

Potature primaverili senza criterio


Gli alberi e la vegetazione di Villa Pamphili sono irriconoscibili, per come sono stati potati e capitozzati e per come è stato distrutto il sottobosco. Al nostro blog arrivano molte proteste. Pubblichiamo un intervento di Gloria.
La capitozzatura è il danno più serio che si possa infliggere ad un albero, perchè può generare colonne interne di legno cariato, il cui effetto si manifesterà solo anni dopo, in coincidenza con periodi siccitosi o altri stress. Per ironia, molti tagliano i loro alberi perché così pensano di renderli più sicuri! In alcuni regolamenti comunali la capitozzatura è vietata perché possibile fattore di rischio per la cittadinanza.
La capitozzatura rende pericoloso l'albero in quattro modi:
CARIE. Il capitozzo apre la strada all'invasione degli organismi cariogeni. Un albero riesce ancora a difendersi quando vengono rimosse le branche laterali, ma gli è impossibile contenere la diffusione della carie quando viene capitozzato. Come risultato si avrà la perdita di branche o dell'intero albero, nel giro di alcuni anni.
FAME. Molto semplicemente: le foglie di un albero fabbricano il suo cibo. La ripetuta rimozione di fogliame - la fonte dell'alimentazione - letteralmente affama l'albero. Ciò lo rende più suscettibile, ad esempio, ai marciumi radicali, causa comune di crollo d'alberi.
RAMI DEBOLI. I nuovi rami originati dai succhioni saranno debolmente inseriti e facilmente potranno spezzarsi per il vento o il carico della neve, anche molti anni dopo, quando sono ormai diventati grandi e pesanti. Questi rami non avranno mai più l'integrità strutturale di quelli originali.
RESISTENZA AL VENTO. La densa ricrescita di succhioni renderà la chioma molto pesante e molto meno permeabile ai venti. Questo aumenta la possibilità di schianti in caso di tempeste. Una potatura di diradamento al contrario permette al vento di passare attraverso la chioma, riducendone così "l'effetto vela".

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