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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

sabato 26 giugno 2010

Sepe, Balducci e Bertolaso: un'alleanza nata all'ombra di un parcheggio

Nella foto i lavori per costruire il parcheggio sotto il Gianicolo. Ecco perchè sembravano invincibili.....
L'ex soprintendente La Regina: "Cercai di fermarli, erano caterpillar. Quello è territorio italiano, l'hanno fatto passare per Vaticano". La maxi struttura sotto il Gianicolo costata 85 miliardi di lire e da 10 anni sotto utilizzata.
Le radici del "sistema Bertolaso" affondano nella terra del Giubileo, l'Anno Santo aperto nel 1994 e celebrato a Roma nel 2000, il padre dei Grandi eventi della modernità italiana. E il parcheggio della collina di Santo Spirito al Gianicolo, con le sue devastazioni archeologiche, le elusioni dei pareri degli uffici scomodi, la mancanza di un controllo su appalto e cantiere e (pure) un probabile falso storico, diventa l'opera che segna la nascita della turbo Protezione civile applicata all'ordinario. Il battesimo, appunto, del "metodo Bertolaso".

Nel suo ufficio l'ex soprintendente ai Beni archeologici Adriano La Regina, nel Duemila granitico oppositore "della coppia Rutelli-Bertolaso" (il sindaco di Roma e il vicecommissario straordinario di Governo per il Giubileo), estrae da un dossierone nove pagine intestate ai Beni culturali. È la sua relazione, inedita, con la quale il 22 novembre 1999 dichiarava un falso tutta la costruzione amministrativa che aveva definito l'area del futuro parcheggio del Gianicolo "nello Stato Vaticano", "sito in territorio vaticano", "in territorio vaticano". La copia che allunga, in particolare, è quella inviata all'attenzione del dottor Guido Bertolaso: "Ma lui è andato avanti senza colpo ferire, un caterpillar".
di Corrado Zunino, da Repubblica del 26 giugno

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