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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

mercoledì 16 gennaio 2013

Marchionne e la Fiat sempre più "americani"

Melfi: la Fiat ha annunciato la Cassa integrazione a rotazione per gli operai dello stabilimento. Una delle due linee di produzione deve essere fermata per poter avviare i lavori necessari alle nuove produzioni. La Fiom ha   annunciato   la richiesta di due anni di Cigs per gli operai di Melfi  “esprimendo forte preoccupazione”. Eppure il premier Mario Monti aveva visitato lo stabilimento due giorni prima delle dimissioni e della discesa in campo. La Cgil già allora lo aveva contestato fuori dai cancelli, chiusi in faccia al sindacato da Marchionne che in quella occasione aveva annunciato un miliardo di investimenti per Melfi con la produzione della Jeep e della nuova 500.
Un finimondo.  Il primo a mettere le carte in tavola è stato Giorgio Airaudo, ex sindacalista Fiom candidato con Sel. “Se avremo i voti per governare dovremo stringere un accordo con Fiat come accaduto in Russia, Serbia, Brasile e Usa”. Marchionne è avvisato.


E poi "su Cassino non si sa nulla e l'Irisbus e Termini Imerese vengono chiusi"

Commenta Maurizio Landini, segretario della FIOM:
" Ieri a Pomigliano la Fiat ha fatto firmare un accordo in cui si dice che chi è in cassa integrazione non potrà tornare a lavorare per eccedenza di organico. Oggi siamo in presenza di un annuncio di cassa integrazione straordinaria senza dire che ne sarà tra due anni. Siamo di fronte a un ridimensionamento occupazionale con la testa sempre più spostata verso gli Stati Uniti. Non ci dicono che fine farà la Punto, ma si annunciano nuovi modelli di cui non si conosce la portata del mercato.  Siamo preoccupati perché leggiamo i fatti. Monti a Melfi ha dato la benedizione alla riduzione della presenza della Fiat nel nostro Paese."

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