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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

lunedì 15 dicembre 2008

Roma allagata, e si continua a costruire ovunque

Capannoni costruiti nelle aree golenali dell'Aniene

Quanto è accaduto e sta accadendo a Roma è un disastro annunciato da anni. Si sono condonate intere zone costruite abusivamente ad alto rischio di inondazione come quelle alla foce del Tevere o nelle aree di esondazione dell'Aniene. Nelle stesse aree di esondazione, una volta tutelate da vincoli di inedificabilità le varie Autorità di Bacino hanno  permesso di edificare "legalmente" con la ridicola prescrizione di alzare, con terra di riporto, l'impostazione degli edifici oggi sommersi dall'acqua  lungo le aree golenali dell'Aniene e del Fosso di Pratolungo.
Si è permesso di costruire e di densificare anche nei quartieri consolidati senza tener conto che le fognature erano state realizzate per cubature minori e pertanto in molti quartieri le caditoie nei periodi grande piovosità non raccolgono più l'acqua piovana, ma anzi funzionano da emittrici d'acqua - l'esempio di questi giorni è il parco di Villa Doria Pamphili che sta funzionando come "area di esondazione" di tutto il vecchio sistema fognante dei quartieri limitrofi, dove si continua  ad aumentare le cubature e si cancellano le aree verdi (come in tutta Roma) con i  Pup (parcheggi interrati privati).
Con il nuovo Piano regolatore doveva diventare prescrittiva la residua rete ecologica della città: recupero e messa in sicurezza dei fossi, tutela assoluta delle aree golenali e delle aree di esondazione dei due fiumi e dei fossi, divieto di cementificare o asfaltare  nelle zone già a rischio nei terreni sia pubblici che privati. Purtroppo ancora oggi si continua  costruire senza alcuna di queste regole visto che il nuovo piano permette quasi tutto e comunque ci sono sempre le "deroghe" della Regione Lazio.  

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