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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

sabato 27 aprile 2013

Ecco il governissimo.....

Ce l'hanno fatta. Alfano che giura insieme a Fassina, la Bonino che sorride nella foto di rito con Quagliariello, Lupi e Franceschini che collaborano in consiglio dei ministri. Renzi, D'Alema e Berlusconi che benedicono l'operazione. Torna in mente il monito di Nanni Moretti a Piazza Navona, sono passati 12 anni ma sembra ieri.
Chi tra questi ministri avrà coraggio di fare la legge sul conflitto di interessi, sulle frequenze televisive, sulla RAI, sugli esodati, per la patrimoniale, il reddito garantito e la difesa del lavoro, il ripristino dell'art. 18 e dello statuto dei lavoratori, i diritti civili, il welfare, la scuola e la sanità pubblica, la riduzione delle spese militari con il ritiro dai teatri di guerra e degli F35, il rilancio dell'edilizia sulla ricostruzione di scuole ed edifici pubblici, blocco delle opere inutilmente costose come la TAV e il Ponte sullo stretto ? (Franco Moretti tramite Ileana Piazzoni)
Beatrice Lorenzin, da attivista di Forza Italia a ministro della sanità !
nata a Roma, il 14 ottobre 1971
Titolo di studio: diploma di liceo classico
Nell'indignazione totale, nessuno parla della questione della sanità, il cui ministro designato è Beatrice Lorenzin. E QUALCOSINA mi dice che ciò potrebbe portare ulteriori tagli al SSN, ormai in ginocchio da anni, le cui asl sono già state più volte commissariate.
La cura non è più un diritto. Ammalarsi, neppure.
Nichi Vendola presidente di SEL, replica agli attacchi nei suoi confronti sia da parte giornali che da esponenti del Pd.
«Non nutro - dice il leader di Sel - nessun sentimento di odio nei confronti del leader del PdL, ma penso onestamente che la politica non possa tradire una così grande attesa di cambiamento per sottoporre all'Italia l'ennesima stagione di trasformismo ed emergenzialismo. Se il dissenso, quale quello che io esprimo, viene considerato pericoloso e degno di censura morale, se si considera lecito praticare la denigrazione di chi non si piega, vuol dire che siamo ad un punto critico della vicenda italiana»
«Chiedo ai dirigenti del Pd un atto di responsabilità: si eviti la campagna di sospetti, di bugie, di offese. Io non ho inteso minimamente lucrare sulla crisi del partito democratico. Mi sono espresso a nome di Sel per una opposizione costruttiva e responsabile, il mio partito non è mai venuto meno alla parola data«.
»Allora - conclude Vendola - è utile mantenere la dialettica politica nei limiti della civiltà, senza mai mancare di rispetto alla verità, senza ledere la dignità di chi è stato alleato».

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