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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

venerdì 26 aprile 2013

Sel incontra Letta e dice no: Larghe intese risposta sbagliata al paese

Nel giorno del 25 aprile, Nichi Vendola respinge il paragone tra le larghe intese che potrebbero sostenere un possibile governo guidato da Enrico Letta e quelle che animarono il comitato di liberazione nazionale.
“Il Cln era un luogo in cui convivevano diversità straordinariamente lontane e per certi versi inconciliabili. Solo un soggetto non c’era: i fascisti”, dice il leader di Sel rispondendo a un cronista. “Ecco, se avessimo dovuto ispirarci a quella esperienza- osserva Vendola- erano altri gli alleati da cercare visto che il nostro tema è uscire dal ciclo del berlusconismo”. Com’è noto, il 25 aprile 1945 l’esecutivo del comitato di liberazione nazionale dell’alta Italia proclamò ufficialmente l’insurrezione contro l’occupazione nazifascisti.
25 aprile a Milano: Pisapia con Vendola.
“Noi abbiamo da poche ore festeggiato la vittoria nelle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia. Speriamo fra qualche giorno di festeggiare la vittoria del centrosinistra nella capitale e negli altri enti in cui c’è il voto. Il centrosinistra è un blocco che dà speranza. Globalmente il centrosinistra è un campo di macerie. Siamo impegnati a ricostruire il campo del centrosinistra, non a regredire verso una politica di testimonianza”.
Il leader di Sel insieme al capogruppo alla Camera Gennaro Migliore e la senatrice Loredana De Petris sono stati i primi ad incontrare Enrico Letta che intende chiudere le consultazioni con i partiti in giornata. Chiara la posizione di Sel. “Noi abbiamo stima e amicizia nei confronti di Letta, ma il recinto in cui si muove questo progetto e’ il contrario di quello delineato con ‘Italia Bene comune’, che voleva chiudere il ciclo ventennale del berlusconismo e aprirne uno nuovo, ma questa operazione e’ il contrario di quanto era scritto in quel documento”, ha dichiarato Vendola alla fine dell’incontro.
“Abbiamo indicato al presidente incaricato le priorita’ – ha aggiunto Vendola – che sono la crisi sociale, la condizione drammatica della scuola pubblica e la necessita’ di rinegoziare le politiche europee di austerita’. Abbiamo chiesto la riforma della politica, l’abolizione dei rimborsi elettorali e del Porcellum”. Secondo Vendola e’ possibile dare “una prova di responsabilita’ sulla riforma della legge elettorale: basta una semplice norma che cancelli questa legge e ripristini il Mattarellum”, ha ribadito.

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