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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

domenica 28 aprile 2013

Dal comunicato dei dissidenti PD

Pd, il dietrofront dei "dissidenti"
"Ok a fiducia per governo Letta"
Puppato: "Votiamo sì, non c'era altra scelta"
Puppato, Gozi e Zampa - che avevano manifestato perplessità verso un esecutivo col Pdl - hanno espresso il loro appoggio al nuovo premier, chiedendo che vengano realizzate riforme importanti. Civati smentisce di aver firmato: "Deciderò solo domani, dopo aver parlato con i colleghi"
......vogliamo realizzare una democrazia maggioritaria attraverso un parlamento monocamerale; una democrazia che funzioni, capace di decidere in modo legittimo e rapido, anche modificando i regolamenti parlamentari; e vogliamo una legge elettorale maggioritaria che restituisca ai cittadini la capacità di scegliere i propri eletti e di chiedere conto di quello che fanno attraverso collegi uninominali.
Vogliamo che il nuovo governo risponda all'emergenza sociale, dei troppi giovani senza lavoro e senza formazione che hanno già perso la fiducia nel nostro Paese, dei tantissimi lavoratori in cassa integrazione, di tutti gli esodati che attendono ancora una risposta, delle famiglie italiane che non riescono più ad arrivare a fine mese, delle imprese italiane che lottano e soffrono a causa di lentezze burocratiche, di regole astruse e del penalizzante sistema della corruzione, dell' assenza di una vera politica industriale rivolta ad un futuro finalmente verde e sostenibile.
Vogliamo una vera politica economica e sociale che rompa con i tagli lineari e con il rigore cieco e controproducente. Lo abbiamo visto anche nell'ultimo anno: troppa austerità uccide. Dovremo cioè finalmente avviare una nuova politica di crescita cominciando a dare concreta attuazione a quel Piano per la crescita e l'occupazione deciso un anno fa e mai avviato. Gli italiani hanno compiuto sforzi e sacrifici senza precedenti per ritrovare la stabilità. Ora sta a noi agire con vera coerenza e pieno rispetto di questi sforzi, avviando con decisione vere politiche di sviluppo su scala nazionale e soprattutto su scala europea.
Pippo Civati (? ha smentito), Sandro Gozi, Laura Puppato, Sandra Zampa
Link per leggere l'intero documento

sabato 27 aprile 2013

Ecco il governissimo.....

Ce l'hanno fatta. Alfano che giura insieme a Fassina, la Bonino che sorride nella foto di rito con Quagliariello, Lupi e Franceschini che collaborano in consiglio dei ministri. Renzi, D'Alema e Berlusconi che benedicono l'operazione. Torna in mente il monito di Nanni Moretti a Piazza Navona, sono passati 12 anni ma sembra ieri.
Chi tra questi ministri avrà coraggio di fare la legge sul conflitto di interessi, sulle frequenze televisive, sulla RAI, sugli esodati, per la patrimoniale, il reddito garantito e la difesa del lavoro, il ripristino dell'art. 18 e dello statuto dei lavoratori, i diritti civili, il welfare, la scuola e la sanità pubblica, la riduzione delle spese militari con il ritiro dai teatri di guerra e degli F35, il rilancio dell'edilizia sulla ricostruzione di scuole ed edifici pubblici, blocco delle opere inutilmente costose come la TAV e il Ponte sullo stretto ? (Franco Moretti tramite Ileana Piazzoni)
Beatrice Lorenzin, da attivista di Forza Italia a ministro della sanità !
nata a Roma, il 14 ottobre 1971
Titolo di studio: diploma di liceo classico
Nell'indignazione totale, nessuno parla della questione della sanità, il cui ministro designato è Beatrice Lorenzin. E QUALCOSINA mi dice che ciò potrebbe portare ulteriori tagli al SSN, ormai in ginocchio da anni, le cui asl sono già state più volte commissariate.
La cura non è più un diritto. Ammalarsi, neppure.
Nichi Vendola presidente di SEL, replica agli attacchi nei suoi confronti sia da parte giornali che da esponenti del Pd.
«Non nutro - dice il leader di Sel - nessun sentimento di odio nei confronti del leader del PdL, ma penso onestamente che la politica non possa tradire una così grande attesa di cambiamento per sottoporre all'Italia l'ennesima stagione di trasformismo ed emergenzialismo. Se il dissenso, quale quello che io esprimo, viene considerato pericoloso e degno di censura morale, se si considera lecito praticare la denigrazione di chi non si piega, vuol dire che siamo ad un punto critico della vicenda italiana»
«Chiedo ai dirigenti del Pd un atto di responsabilità: si eviti la campagna di sospetti, di bugie, di offese. Io non ho inteso minimamente lucrare sulla crisi del partito democratico. Mi sono espresso a nome di Sel per una opposizione costruttiva e responsabile, il mio partito non è mai venuto meno alla parola data«.
»Allora - conclude Vendola - è utile mantenere la dialettica politica nei limiti della civiltà, senza mai mancare di rispetto alla verità, senza ledere la dignità di chi è stato alleato».

venerdì 26 aprile 2013

Sel incontra Letta e dice no: Larghe intese risposta sbagliata al paese

Nel giorno del 25 aprile, Nichi Vendola respinge il paragone tra le larghe intese che potrebbero sostenere un possibile governo guidato da Enrico Letta e quelle che animarono il comitato di liberazione nazionale.
“Il Cln era un luogo in cui convivevano diversità straordinariamente lontane e per certi versi inconciliabili. Solo un soggetto non c’era: i fascisti”, dice il leader di Sel rispondendo a un cronista. “Ecco, se avessimo dovuto ispirarci a quella esperienza- osserva Vendola- erano altri gli alleati da cercare visto che il nostro tema è uscire dal ciclo del berlusconismo”. Com’è noto, il 25 aprile 1945 l’esecutivo del comitato di liberazione nazionale dell’alta Italia proclamò ufficialmente l’insurrezione contro l’occupazione nazifascisti.
25 aprile a Milano: Pisapia con Vendola.
“Noi abbiamo da poche ore festeggiato la vittoria nelle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia. Speriamo fra qualche giorno di festeggiare la vittoria del centrosinistra nella capitale e negli altri enti in cui c’è il voto. Il centrosinistra è un blocco che dà speranza. Globalmente il centrosinistra è un campo di macerie. Siamo impegnati a ricostruire il campo del centrosinistra, non a regredire verso una politica di testimonianza”.
Il leader di Sel insieme al capogruppo alla Camera Gennaro Migliore e la senatrice Loredana De Petris sono stati i primi ad incontrare Enrico Letta che intende chiudere le consultazioni con i partiti in giornata. Chiara la posizione di Sel. “Noi abbiamo stima e amicizia nei confronti di Letta, ma il recinto in cui si muove questo progetto e’ il contrario di quello delineato con ‘Italia Bene comune’, che voleva chiudere il ciclo ventennale del berlusconismo e aprirne uno nuovo, ma questa operazione e’ il contrario di quanto era scritto in quel documento”, ha dichiarato Vendola alla fine dell’incontro.
“Abbiamo indicato al presidente incaricato le priorita’ – ha aggiunto Vendola – che sono la crisi sociale, la condizione drammatica della scuola pubblica e la necessita’ di rinegoziare le politiche europee di austerita’. Abbiamo chiesto la riforma della politica, l’abolizione dei rimborsi elettorali e del Porcellum”. Secondo Vendola e’ possibile dare “una prova di responsabilita’ sulla riforma della legge elettorale: basta una semplice norma che cancelli questa legge e ripristini il Mattarellum”, ha ribadito.

sabato 20 aprile 2013

L'8 maggio cantiere per una sinistra di governo

È sotto gli occhi di tutti che stanno tessendo la tela delle larghe intese. Silvio Berlusconi è il vero vincitore. Si tratta di un'ipotesi sciagurata, il contrario di quello chiesto dal voto, la restaurazione e non il cambiamento. Noi non ci stiamo. Nichi Vendola
L'8 maggio a Roma convocheremo la prima assemblea di popolo per lanciare questo nuovo percorso, questo cantiere per una sinistra di governo, larga e popolare. Non abbiamo nessuna intenzione di tornare indietro, di resuscitare la Sinistra Arcobaleno o di relegarci in un minoritarismo testimoniale. Da ora siamo impegnati a ricostruire, ricostruire ricostruire.
Barca? Tutti coloro che dopo lo schianto del Pd sono interessati, sono benvenuti. Sel intende andare avanti per l'adesione al gruppo del Partito socialista europeo all'Europarlamento.
Nichi Vendola

Rodotà e Vendola sull'elezione del Capo dello stato

Video - intervista a Vendola
Ho letto che ci sono vertici del Pd irritati nei miei confronti perché non avrei mai detto che la mia candidatura non era di parte. Ma se c'è stato qualcosa cui hanno tenuto molto i parlamentari del M5S in questi giorni, è proprio dire che la mia non era una scelta interna, che non apparteneva alla loro parte politica. E' aperta a tutti, lo hanno spiegato più volte e molto bene. Per questo non l'ho sottolineato.
Leggendo queste cose che trasudano un po' ipocrisia la mia reazione è questa: ma come? Io sono un signore che loro conoscono molto bene da alcuni anni. Esistono molti strumenti oggi per tenersi in contatto: telefono, sms, e-mail. Se volevano un chiarimento, perché non li hanno usati?
In questi giorni non mi ha telefonato nessuno dal Pd. Perciò mi sono irritato. Perché vedo in questa vicenda una grande ipocrisia. Io ho lavorato tanti anni con quelle persone. Quando ha fatto loro comodo, il telefono è stato molto utilizzato.
Stefano Rodotà
Mi auguro che non si trascini anche il capo dello Stato in questo marasma. Noi ci aspettiamo una conferma da Napolitano del suo diniego a farsi trascinare in questo teatrino. Ci hanno fatto del male, ci hanno scorticati vivi, ora scelgano e lascino stare Napolitano. Riconfermare lui non vuol dire risolvere la crisi, ma trascinare anche lui nel marasma.
Se il Pd non converge su Rodotà Presidente della Repubblica, andrà incontro a un suicidio perfetto.
Nichi Vendola

mercoledì 17 aprile 2013

Il nuovo presidente, di Michele Serra

"Semplificando brutalmente (a volte è necessario): per la corsa al Quirinale la sinistra deve scegliere se accontentare Berlusconi oppure accontentare Cinque Stelle. Così richiede il tripolarismo imperfetto uscito dal voto. La prima scelta (accontentare Berlusconi) equivale a un suicidio politico non solo per la sinistra, ma per l’intero assetto politico repubblicano.
Sarebbe la fotografia di una vecchia classe di potere che si barrica nel Palazzo nella speranza di reggere ancora qualche mese o anno. La seconda (non scontentare Cinque Stelle) è ad alto rischio, perché le intenzioni e la natura stessa di quel movimento sono in parte imperscrutabili.
Ma lascerebbe aperto un varco verso quel “cambiamento” che lo stesso Bersani, giustamente, considera sinonimo di “responsabilità”: niente è più irresponsabile, nella presente situazione, che decidere di non cambiare nulla. So che è molto comodo sputare sentenze senza mettersi nei panni degli altri. Ma fossi Bersani non avrei dubbi.
A rischio di mettermi contro mezzo partito, accetterei di votare Rodotà o Gabanelli e sfiderei Grillo a trarne le conseguenze. La sinistra italiana ha quasi sempre scelto di rischiare poco, ed è rischiando poco che si è infiacchita e ha perduto molte battaglie. Qui il rischio è altissimo: ma la posta in gioco è cercare di venirne fuori da vivi, e finalmente con il vento in faccia."

domenica 14 aprile 2013

Nichi Vendola all'assemblea nazionale di SEL

Vendola ha sgonfiato le aspettative di chi pensava a un grande abbraccio o a un terremoto a sinistra. «Ho detto con una battuta che propongo lo scioglimento del Pd che significa aprire una discussione in cui tutti si mettano in gioco. Non bisogna guardare con ansia alle percentuali elettorali bensì alla possibilità di cambiare la società italiana».
Il leader di Sel ha parlato del manifesto politico di Fabrizio Barca: «Apprezzo molto», ha detto, «la sua esortazione ad aprire una discussione sul tema partito che è entrato in una crisi strutturale».
«L'Italia sta crepando, e gli amministratori pubblici sono diventati i curatori fallimentari», ha aggiunto Vendola , a commento degli ultimi dati sulla cassa integrazione a marzo.
«In realtà Grillo rischia di operare contro la domanda di cambiamento che ha voluto suscitare. Ed è su questo», ha detto, «che noi dobbiamo concentrare la nostra politica» Vendola si è rivolto quindi a Matteo Renzi: «A lui dico non vogliamo inseguire Grillo e nessun tipo di indulgenza verso ciò che non ci piace, ma la domanda del Movimento 5 stelle costituisce la base sulla quale ricostruire il Paese».
«BERLUSCONI? L'AUTORE DEL PIÙ GRANDE DISASTRO SOCIALE DEL PAESE» Vendola ha replicato anche a Berlusconi, che dal palco di Bari lo ha citato e preso in giro: «Non mi aspettavo elogi».
«Berlusconi è l'autore del più grande disastro sociale e culturale del Paese. Il dolore del Mezzogiorno è frutto delle politiche della classe berlusconiana dirigente più corrotta». «Berlusconi oggi scoprirà», ha aggiunto, «che la Puglia è diventata nel mondo un brand di qualità».
BERSANI PENSA E FA CIÒ CHE DICE.
«Con il suo no ribadito al governissimo Bersani si conferma una persona seria, un protagonista della vita pubblica eccentrico che dice ciò che pensa e fa ciò che dice», ha detto Vendola. «Spero che tutti si accorgano per il bene dell'Italia che c'è una chance verso un governo non di sopravvivenza e delle nomenclature», ha aggiunto, «ma un governo che capisca le sofferenze del mondo del lavoro e che le nuove generazioni non hanno più tempo di aspettare».
Bersani, ha detto ancora il governatore pugliese, «è la principale garanzia sulla scena politica italiana che vive e cresce e che rappresenta un'opzione verso il cambiamento reale».
SUL QUIRINALE METODO BOLDRINI.
Il leader di Sel si è detto infine «contento di poter costruire con il Pd un percorso che ci porterà ad eleggere al Quirinale un custode della Costituzione e non un custode dei sogni proibiti della classe dirigente».
«Noi abbiamo il diritto-dovere di avanzare un nome seguendo l'impostazione che ha portato all'elezione di Grasso e Boldrini alla presidenza di Senato e Camera. Dobbiamo dare un messaggio forte al Paese - dice - e no alle oligarchie».

martedì 9 aprile 2013

13 aprile h. 9,30: arriva la misticanza

L'orto sociale è un esperimento di orto collettivo che si propone come obbiettivo diffondere un diverso rapporto con il cibo collegandolo a stili di vita che abbiano come principio un'economia basata sull'auto produzione e il micro reddito,utilizzando il circuito dei soci come comunità che interagisce ,scambia , propone prodotti e produttori. Gli ortaggi del nostro orto sono coltivati in modo naturale senza uso di concimi chimici e insetticidi. Usiamo l'alternanza delle coltivazioni come sistema di arricchimento del terreno,inoltre grazie alla vicinanza di prati incolti promiscui di insetti predatori e la coltivazione di misture di piante con capacità repellenti, non usiamo nessuna forma di pesticida.




ARRIVA LA MISTICANZA

Orto della Cooperativa "Il Parchetto",

Via di Villaverde 

Aranova (Fiumicino)

lunedì 8 aprile 2013

Ignazio Marino candidato a sindaco di Roma

 "Una bella vittoria di Roma bene comune. Oltre 100mila persone hanno creduto allo strumento delle primarie. Se i dati saranno confermati si tratta di una grande vittoria di Marino". Cosi' Luigi Nieri, membro della Presidenza nazionale Sel,  nella sede del comitato Marino. Originariamente candidato, Nieri si era ritirato dalle primarie per sostenere il senatore Pd. "Sostenere Marino - ha aggiunto- e' stata una scelta giusta per avere un candidato autorevole in grado di battere Alemanno".

domenica 7 aprile 2013

Manifestazione contro le discariche


SULLA MANIFESTAZIONE DI IERI CONTRO DISCARICHE E INCENERITORI.
Troppo lunga e con parecchia tensione: è difficile capire quello che è successo ieri ma tutto ciò viene da molto lontano; in Italia c'è un'estrema destra fascista che cerca sempre di rimediarsi una poltrona dal sindaco amico di turno o dal presidente amico di turno, un'estrema destra che ha messo persone nei consigli di amministrazione delle municipalizzate. Chiamiamoli inciuci con i poteri.
Dall'altra un'estrema sinistra che aveva organizzato la manifestazione di ieri. E' stata un pò troppo lunga la strada, ma mi è sembrata una manifestazione sincera che ha messo fuori le manipolazioni dei partiti, tutti compreso il 5 stelle.
Alberto Barbattini

venerdì 5 aprile 2013

Laura Boldrini sui suicidi di Civitanova Marche



Triplice suicidio a Civitanova Marche,  “Il grido contro le povertà non è raccolto”

"Le amministrazioni dicono di non aver risorse; le opere di volontariato gratuito non reggono l’impatto di cifre importanti. Se qualcuno si ritrova solo è la fine”

E’ una notizia sconvolgente quella che arriva da Civitanova, il segno della disperazione e della solitudine in cui la crisi può far sprofondare le persone. E’ una tragedia che colpisce l’intera comunità nazionale e che mi ferisce ancor più perché è avvenuta nella mia Regione, nelle Marche che per lungo tempo sono state modello di sviluppo, quello delle piccole imprese industriali e artigiane, da sempre motore della nostra economia. 

C’è un dato in più, che addolora e commuove in questo dramma: il fatto che Romeo Dionisi e Anna Maria Sopranzi avessero scelto per un senso di vergogna di non rivolgersi ai servizi sociali del Comune, benché invitati a farlo. E’ la prova di un devastante impatto psicologico che l’emergenza economica provoca nella vita di uomini e donne, e che troppo spesso non cogliamo dietro le statistiche di ogni giorno.

Il lavoro dignitoso deve tornare ad essere un diritto fondamentale della persone, come sancito dalla nostra Costituzione. E intanto questa crisi va accompagnata da misure di rilancio economico e da strumenti di protezione sociale. Domattina sarò a Civitanova per esprimere ai familiari delle vittime e alla comunità cittadina il mio dolore.
Laura Boldrini

giovedì 4 aprile 2013

Alle primarie del Municipio 16 votiamo Baldetti


Marino e Nieri a Tor Bella Monaca

Il tour delle periferie di Luigi Nieri con Ignazio Marino non si ferma. Stamattina sono stati a Tor Bella Monaca per incontrare i cittadini e, in particolare, i ragazzi diversamente abili del Centro di Integrazione Sociale. La Roma che verrà, dovrà ruotare intorno ai problemi di chi è più esposto alle difficoltà. La nostra Roma sarà la città dei servizi e dei diritti anche per i cittadini disabili. Primi impegni: abbattimento delle barriere architettoniche e regole severe per chi non rispetta o garantisce l'accessibilità per i diversamente abili.