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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

mercoledì 5 agosto 2009

La regione Lazio e la pillola Ru486


Con la registrazione nel prontuario farmaceutico e dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale le Regioni sono tenute a garantire l’utilizzo del farmaco.
“Nei presidi sanitari della nostra Regione, e nel rispetto della sensibilità di ognuno - dice Alessandra Tibaldi, assessore regionale al Lavoro, pari opportunità e politiche giovanili, - sarà assicurata la somministrazione della Ru486 per l’interruzione di gravidanza. Peraltro la somministrazione è già in atto in 26 ospedali del Piemonte e della Toscana dal 2005, dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Provincia autonoma di Trento dal 2006, della Puglia dal 2007″.
“L’interruzione di gravidanza per via farmacologica entro la settima settimana di gestazione - prosegue Tibaldi - garantisce alle donne una tecnica meno invasiva; proprio per questo l’Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera all’utilizzo della RU486. Inoltre la somministrazione sarà effettuata soltanto all’interno degli ospedali secondo quanto stabilito dalla legge 194. Colpisce come ancora oggi si assista ad un attacco nei confronti di un diritto acquisito per legge e si possa mettere in discussione la libertà di scelta delle donne di decidere sul proprio corpo per una maternità consapevole. Per parte nostra ci impegniamo, con l’assessore alla Sanità e le consigliere regionali, a potenziare la rete dei consultori nella nostra regione affinché siano punti di riferimento per l’educazione sessuale, la contraccezione e la prevenzione“.

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