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Il blog per le elezioni municipali e comunali del circolo SEL "Fabrizio Giovenale".

sabato 15 agosto 2009

Ancora sul presidio antirazzista di Monteverde


Foto dal blog di Gaetano Capone
note di Silvia Cristofori dell'Osservatorio sul Razzismo e le Diversità “M.G.Favara”, attivo presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi Roma Tre, un laboratorio impegnato in un ampio progetto interdisciplinare di ricerca, divulgazione e didattica.
Nel corso del sit-in sei ragazzi sui venti anni, che abitano nelle case popolari, guardano con aria non molto partecipe il gruppo dei solidali antirazzisti. Quando questo si scioglie solo tre o quattro persone intervenute al presidio cercano di parlare con i giovani osservatori apparentemente scettici, che si mostreranno però immediatamente molto desiderosi di dire la loro.
Innanzitutto sono d’accordo nel condannare l’aggressore e nel dire che chi dice “sporco negro” è un razzista. Tuttavia ritengono che se al posto di un congolese avesse citofonato un italiano, questi si sarebbe preso ugualmente le botte. Insomma secondo loro il picchiatore non è tanto un razzista quanto uno fuori di testa e pure un po’ vigliacco se ha chiamato i rinforzi per il pestaggio. Furti, incidenti dovuti all’ubriachezza, ma su tutto gli stupri: questi sono gli argomenti che scaldano la conversazione sul tema della migrazione. Per loro il punto della questione non è che gli immigrati sono più delinquenti degli italiani. “Se io faccio qualcosa vado in galera, loro no!”. Insomma a quanto pare il crimine in Italia rimane impunito in due casi “se sei ricco oppure se sei immigrato”. Nel corso del contraddittorio mi comincio ad accorgere che non vogliono tanto persuadere la controparte del fatto che il razzismo è una brutta cosa, ma gli immigrati se ne devono andare. Piuttosto ritraggono gli immigrati come un gruppo di privilegiati. Se sono pronti a rivedere molte delle posizioni iniziali, la loro logica argomentativa sembra sempre seguire la strategia della concorrenza delle vittime: “Noi pure non troviamo casa e il lavoro fa schifo. Ma quando qui ci buttano le buste d’acqua e gli oggetti in testa perché secondo loro facciamo casino, voi non venite a fare la manifestazione con lo striscione ‘Monteverde antirazzista’” .

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